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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Ottobre 2011
 
   
  LIBERATI IERI SU LUNGOMARE DI BARI GABBIANI CURATI DA OSS. FAUNISTICO"

 
   
  Bari, 5 ottobre 2011 - Il tratto del lungomare di Bari, di fronte alla Presidenza della Regione Puglia, è stato ieri lo scenario suggestivo della liberazione di un gabbiano comune e di quattro gabbiani reali, a cura dell’Osservatorio Faunistico della Regione Puglia. I cinque gabbiani hanno potuto riprendere il volo grazie alle cure e alle terapie di riabilitazione effettuate dal personale specializzato dell’Osservatorio (struttura tecnica regionale del Servizio Caccia e Pesca - Area Politiche di Sviluppo Rurale) e porteranno l’anello Ispra che, oltre a consentirne il riconoscimento, fornirà informazioni utili sugli spostamenti garantendone il continuo monitoraggio. Negli ultimi 50 giorni, l’Osservatorio Faunistico della Regione ha accettato 580 esemplari appartenenti alla fauna selvatica autoctona; per molti di essi sono stati necessari interventi di chirurgia e di terapia medico-veterinaria intensiva. Dopo le opportune cure e le fasi riabilitative, ne sono stati liberati 480 in tutto il territorio regionale, di cui 300 della specie protetta dei falchi grillai. “Quello di stamattina è stato un evento straordinario e significativo – ha dichiarato l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno che ha assistito alla liberazione - che evidenzia l’attenzione della Regione per la tutela dell’ambiente nei suoi valori più elevati. Gli ultimi dati che rileviamo dalla diminuzione delle patologie della fauna selvatica, in cura presso il nostro Osservatorio Faunistico, ci confortano perché indicano un miglioramento complessivo delle condizioni ambientali”. E’stata notata, ad esempio, una sensibile riduzione di soggetti affetti da sindrome botulino-simile rispetto agli anni precedenti, dato sensibile che rivela un miglioramento della gestione ambientale poiché si tratta di patologie legate alla eutrofizzazione delle acque. “Continueremo – sottolinea Stefàno - in questo impegno che consideriamo prioritario perché riguarda la salute di tutti i cittadini e la salvaguardia del nostro ecosistema, patrimonio comune a tutti i Pugliesi”.  
   
 

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