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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Ottobre 2011
 
   
  TOSCANA, BILANCIO 2012, ROSSI: “TAGLI CATASTROFICI, 200 MILIONI IN MENO ALL’APPELLO”

 
   
  Firenze, 5 ottobre 2011 – “E’ ora di parlare il linguaggio della verità. Nel 2011 siamo riusciti a mantenere lo stesso livello di spesa e a salvare lo stato sociale. Abbiamo contenuto l’effetto dei tagli trovando risorse con una politica improntata sul rigore e sull’equità, riqualificando la spesa, eliminando sprechi e spese improduttive, riducendo le spese di funzionamento della Regione, facendo sul serio la lotta all’evasione fiscale. Abbiamo sopperito con risorse nostre ai tagli fatti dal governo anche su materia di competenza del governo stesso. Ma ora dobbiamo dire le cose come stanno: per l’anno prossimo ci mancano 200 milioni: se lo stato non ne reintegra almeno 100 il Trasporto pubblico locale andrà in ginocchio, treni e pullman rischiano di dimezzarsi”. Si è espresso così il presidente Enrico Rossi, presentando ieri alla stampa i documenti preliminari del bilancio 2012 e della finanziaria, che vengono consegnati al consiglio regionale. Il presidente ha rivendicato gli sforzi compiuti nei mesi scorsi per far quadrare i conti senza penalizzare i servizi, nonostante un taglio da parte del governo di 360 milioni, destinati a salire a 500 nel 2012. “Abbiamo usato tutte le leve disponibili, trovato 130 milioni per il Tpl, risorse per i giovani, 60 milioni per il fondo per la non autosufficienza, azzerato dal governo, 30 milioni per i cassintegrati, 5 e mezzo per 90 classi di scuola per l’infanzia, 5 per il diritto allo studio universitario, un milione per gli istituti culturali statali, 6 e mezzo per l’emergenza abitativa. Abbiamo spostato gli investimenti sulla sanità, per poter spendere le risorse disponibili. Abbiamo riorganizzato, sfrondato. Ma davanti un taglio di 500 milioni è una catastrofe”. “Secondo i nostri calcoli — ha proseguito il presidente — mancheranno all’appello 200 milioni. Stimiamo di poterne ricavare un centinaio con la spending rewiev, a cui intendiamo sottoporre il nostro bilancio e quello degli enti collegati, e dalla lotta all’evasione fiscale. Ma il governo deve assicurarci gli altri 100. Per la sanità l’incremento previsto del fondo di 68 milioni non ce la può fare a compensare la spesa. Interverremo con una operazione analoga a quella che, anni fa, ha istituito le Asl, dimezzato gli ospedali e i osti letto, trovando nella dimensione dell’Area vasta la possibilità di una programmazione che garantisca la massima qualità dei servizi e la massima razionalizzazione della spesa, eliminando doppioni e ridondanze e insistendo sulla specializzazione.” “Quanto il Trasporto pubblico locale – ha proseguito il presidente Rossi – dopo averlo salvato abbiamo lanciato la gara unica che ci permetterà di superare i 14 contratti di servizio. Dispiace che una riforma così importante sia contrastata, ma ci riusciremo”. Rigore, equità e sviluppo sono i cardini della Finanziaria che la giunta intende proporre*. *”Abbiamo completato il monitoraggio delle opere strategica, secondo quanto prescritto dalla legge n.35 — ha detto il presidente Rossi — e a fine novembre avremo individuato le opere in ritardo. Daremo una bella sveglia alla Toscana. L’attività di monitoraggio riguarderà anche l’accordo con Autostrade per le terze corsie, gli accordi per l’attraversamento Tav di Firenze, mentre ci impegneremo entro il 2012 sui progetti per la Fi-pi-li e la Firenze Siena.”. “Altri capitoli importanti riguardano il pacchetto di iniziative per la green economy, la vendita di parte del patromonio di Edilizia residenziale pubblica a prezzi di mercato e non di rendita catastale, e quello per la valorizzazione e la gestione unitaria del patrimonio immobiliare non strumentale delle Asl, anche con la costituzione di consorzi o società. A differenza di quanto avviene a livello nazionale noi non abbiamo bisogno di vendere per ripianare i conti. Ma, dopo aver anticipato nel caso ad esempio dei 4 nuovi ospedali, i valori delle alienazioni, vogliamo attivare i capitali privati, rianimare un comparto edilizio in crisi e riempire i vuoti lasciati nelle città con interventi di qualità.” “E’ escluso un aumento delle tasse — ha concluso il presiedente Rossi — Non colpiremo lavoro e impresa. Un discorso diverso riguarda la compartecipazione al costo dei servizi. Abbiamo introdotto l’Isee, che deve diventare lo strumento generale per un accesso equo, che chiami a dare di più che ha di più, finalizzando il ricavato. Purtroppo al momento non credo che possa garantirci entrate in grado di scongiurare quella catastrofe di cui parlavo all’inizio”.  
   
 

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