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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Ottobre 2011
 
   
  ORIENTAMENTO FVG: FARE RETE PER UN TARGET SEMPRE PIÙ VASTO

 
   
  Udine, 5 ottobre 2011 - "Il target delle politiche di orientamento si sta allargando sempre di più e non è diretto solo al mondo della scuola ma anche all´università, al lavoro, la famiglia, i giovani quindi le nuove metodologie devono prevedere risposte articolate e in grado di incrociare tutti i servizi sul territorio". E´ questa secondo l´assessore regionale all´Istruzione, università, ricerca, famiglia, associazionismo e cooperazione, Roberto Molinaro, la prospettiva su cui lavorare in futuro nel settore dell´orientamento. Un settore in cui la Regione Friuli Venezia Giulia investe molto sia in termini di risorse umane - "una quarantina di operatori sul territorio che rispondono alla direzione centrale a Trieste", ha ricordato Molinaro - che di progettualità. L´occasione per approfondire le buone prassi in cui l´amministrazione regionale è già all´avanguardia nel panorama italiano è stato ieri il convegno "Transizioni e domanda di orientamento", organizzato nell´auditorium di Udine dal Servizio Istruzione Università e Ricerca, tramite le strutture dell´orientamento del Cor (Centro regionale orientamento) di Pordenone e del Cor dell´Alto Friuli. Il convegno si inserisce in un contesto non solo regionale ma nazionale relativo alle politiche dell´orientamento e proprio in vista del Forum internazionale dell´orientamento - organizzato dalla Conferenza delle regioni - che si terrà a Genova il 17 novembre, il momento di lavoro ospita, nella sessione pomeridiana parallela, un focus group a cui parteciperanno le Regioni e le Province autonome in tema di orientamento. La Regione Friuli Venezia Giulia porterà come "fiore all´occhiello" il progetto regionale V.a.i. (Valorizzazione Accoglienza Integrata), risultato vincitore della sezione ´Qualità e semplificazione´ del Premio innovazione 2007, premio che ha voluto promuovere la sperimentazione di soluzioni innovative integrate, in vista del miglioramento dei servizi rivolti al cittadino. Tale Progetto (realizzato in via sperimentale nei Centri regionali di orientamento di Pordenone e dell´Alto Friuli a partire dall´annualità 2008) si è rivolto a giovani e adulti al fine di garantire interventi orientativi e di supporto alla costruzione del proprio progetto di vita nelle fasi di transizione formativa e lavorativa a fronte di situazioni personali di esclusione sociale e dispersione scolastica. "Abbiamo reso operativa una rete integrata tra vari servizi pubblici presenti sul territorio del Pordenonese e dell´ Alto Friuli, mettendo a disposizione di questi target le proprie prestazioni attraverso un modello integrato di accoglienza degli utenti, per favorire il loro ´accesso facilitato´ ai servizi specialistici già presenti all´interno della rete stessa", ha spiegato una delle referenti, Rita Giannetti, coordinatrice del Cor di Pordenone. "Il progetto V.a.i. Ha già sperimentato in tre anni esperienze importanti - ha commentato Molinaro - dimostrando che le attività di orientamento sono una delle opportunità del territorio e devono essere svolte in rete con il maggior numero di agenzie di servizi al cittadino". L´obiettivo generale è la costruzione di un sistema in rete fra i vari servizi pubblici aderenti al V.a.i., attraverso un modello condiviso di accoglienza e accesso facilitato ai servizi specialistici presenti all´interno della rete stessa, al fine di erogare efficacemente le prestazioni già esistenti e contribuire al miglioramento della qualità dei servizi rivolti ai cittadini della Regione Friuli Venezia Giulia. "Un´università è quanto più virtuosa quanto più riesce ad occupare nel mondo del lavori i suoi laureati e uno degli indicatori principali dell´efficienza di un ateneo è il suo collegamento virtuoso con il territorio". Lo ha affermato il presidente dell´Agenzia di valutazione del sistema universitario italiano, Stefano Fantoni, intervenendo in videoconferenza al convegno in corso nell´auditorium della Regione a Udine "Transizioni e domanda di orientamento", riflessione sui nuovi paradigmi culturali e le sfide per il futuro sulla base dell´esperienza del progetto V.a.i. E in prospettiva dello svolgimento del Forum dell´orientamento di Genova. Sono tre i passi importanti per l´assistenza agli studenti, secondo Fantoni: un preingresso, un riorientamento se necessario "in itinere" e, infine, orientamento in uscita. Il convegno, introdotto dall´assessore regionale Roberto Molinaro e moderato da Patrizia Pavatti, direttore di staff della Direzione istruzione, università, ricerca, famiglia, associazionismo e cooperazione, si è avvalso nella prima sessione del contributo di numerosi relatori: Marco Cantalupi, ricercatore dell´Agenzia regionale del lavoro ha ricordato i principali dati riguardanti l´occupazione giovanile e la domanda di qualifiche professionali in Friuli Venezia Giulia; Rita Giannetti e Gabriella Zoff, coordinatrici dei Centri di orientamento regionali di Pordenone e dell´Alto Friuli hanno illustrato le ricadute del progetto V.a.i. (Valorizzazione Accoglienza Integrata); Erminio Grazioso è intervenuto in rappresentanza della Regione Liguria che ospiterà prossimamente il Forum nazionale. Per discutere del lavoro di rete nella sessione parallela pomeridiana si sono confrontati Roberto Chiesa, consulente del progetto Vai e rappresentante dell´associazione Itinere, l´assessore comunale del Comune di Pordenone, Romor, e di Tolmezzo, Mario Cuder. Focus sul lavoro di rete nella relazione scuola-servizi-famiglie per la prevenzione del disagio scolastico e nella risposta a persone con bisogni lavorativi, invece, quello affrontato negli interventi di Paola Zebi, assistente sociale del distretto urbano dell´Ass 6, di Miralda Lisetto, responsabile dell´ambito urbano Pordenone 6,5, di Antonella Nazzi, responsabile del servizio sociale dei comuni dell´ambito 3.1, di Laura Decio, dirigente dell´istituto scolastico "G. Marchetti" di Gemona.  
   
 

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