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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Gennaio 2007
 
   
  PROGETTO DELL´UE PUBBLICA LE LINEE GUIDA PER GLI SCIENZIATI SULLA COMUNICAZIONE CON I MEDIA

 
   
   Bruxelles, 17 gennaio 2007 - Nell´ambito del progetto Messenger finanziato dall´Ue è stata elaborata una nuova serie di linee guida formulate per fornire agli scienziati uno strumento che li aiuti a comunicare con efficacia con i media. È ampiamente risaputo che se si vuole un impegno significativo del pubblico nei dibattici scientifici, quest´ultimo deve essere informato. È inoltre riconosciuto che la maggior parte delle persone segue le ultime notizie scientifiche non attraverso le pubblicazioni scientifiche con revisione tra pari, ma attraverso la stampa popolare e i programmi televisivi. Lo scopo delle linee guida è aiutare gli scienziati a comunicare i risultati della loro ricerca ad un pubblico più vasto, evitando nel contempo le potenziali insidie derivanti dal lavorare con i media. Una recensione sui media realizzata dai partner del progetto, il Social Issues Research Centre e la School of Communications Research di Amsterdam, ha evidenziato che in Europa la copertura scientifica è in prevalenza accurata ed informativa. Tuttavia, si sono verificati casi in cui i risultati della ricerca sono stati amplificati in modo esagerato, o semplicemente fraintesi dai giornalisti, provocando talvolta una diffusa preoccupazione pubblica. È esemplare il caso del vaccino Mmr (morbillo, parotite e rosolia) nel Regno Unito; un´osservazione di un medico durante una conferenza stampa, che ha portato a credere che il vaccino fosse collegato all´autismo e al morbo di Crohn, ha suscitato una diffusa apprensione pubblica sulla sicurezza del vaccino, al punto che numerosi genitori hanno rifiutato di fare vaccinare i propri figli. Il primo consiglio riportato nelle linee guida incoraggia semplicemente gli scienziati a prestare attenzione a come il loro lavoro viene illustrato dai media, osservando in particolare se alcune questioni vengono presentate in modo da suscitare preoccupazione. I partner del progetto inoltre hanno raccomandato agli scienziati di approfittare dell´opportunità di conoscere i giornalisti e di cercare di capire meglio come operano i media. Gran parte delle linee guida è dedicata alla comunicazione dei rischi e dei vantaggi. «Per uno scienziato, un rischio è semplicemente la probabilità statistica che un evento si verifichi, moltiplicata per il pericolo presentato del fenomeno stesso», scrivono gli autori. «Tuttavia, non si tratta di quello che le persone normali, e anche gli scienziati quando sono "fuori servizio", pensano dei rischi». Le linee guida raccomandano di descrivere i rischi e i vantaggi in modo comprensibile, e di indicare chiaramente i rischi assoluti in modo da potere comprendere adeguatamente i rischi accresciuti. Inoltre, i rischi possono riguardare un ristretto gruppo di persone e i vantaggi possono essere superiori ai rischi. In questo contesto gli autori forniscono l´esempio di un farmaco che, se assunto in dosi massicce, può tradursi in un rischio maggiore di attacchi cardiaci. Nella comunicazione con i media, lo scienziato in questione si era premurato di sottolineare che il rischio riguardava soltanto le persone che assumevano normalmente dosi elevate; molto spesso questi soggetti pativano un dolore talmente acuto che per loro il piccolo aumento del rischio era superato dal fatto che il farmaco migliorava considerevolmente la loro qualità di vita. La relazione raccomanda inoltre agli scienziati di dialogare con gli addetti ai rapporti con la stampa e alle comunicazioni del proprio istituto prima di comunicare con i media. «Molti di questi funzionari hanno un passato nel mondo del giornalismo o delle pubbliche relazioni e spesso hanno un´idea precisa sul modo in cui operano i media», scrivono gli autori. «La loro esperienza può essere di inestimabile valore nel momento della preparazione del materiale per la divulgazione al pubblico e dovrebbe essere sfruttata in ogni evenienza. » Infine, i partner del progetto auspicano che il loro lavoro contribuisca a rafforzare la fiducia negli scienziati. «La fiducia dei cittadini europei negli scienziati rimane alta, ma non è incondizionata», ammoniscono. «Il cammino verso la fiducia passa attraverso una migliore comunicazione, abbinata ad un maggiore impegno e ad un dialogo più aperto fra le comunità scientifiche e la società civile, un processo nel cui ambito i mezzi di comunicazione di massa sono chiamati a svolgere un ruolo fondamentale. » ì http://www. Messenger-europe. Org/ .  
   
 

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