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Notiziario Marketpress di
Venerdì 07 Ottobre 2011 |
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BARCOLANA: UFFICIALMENTE INAGURATO LO STAND DELL´ERSA
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Trieste - "Tipicamente friulano o tipicamente triestino? Una polemica che lascia il tempo che trova. Per la Barcolana l´Ersa è uno sponsor come qualunque altro". Lo ha detto Vincenzo Spina, presidente della Società velica Barcola-grignano, storico sodalizio che organizza da 43 anni la regata più affollata dell´Adriatico, nel corso dell´inaugurazione ufficiale, il 7 ottobre sulle rive a Trieste, dello stand dell´Ersa. Al brindisi augurale erano presenti, tra gli altri, l´assessore regionale al Turismo, Federica Seganti, che ha portato il saluto del collega all´agricoltura Claudio Violino, il vice ministro alle Infrastrutture Roberto Castelli, in veste di regatante, il direttore dell´Ersa Mirko Bellini, il presidente della carsica Alleanza Contadina, Marc Fabec, a evidenziare il connubio ´tipicamente regionale´ tra prodotti tipici triestini e friulani. "In questi giorni, e soprattutto durante la regata, lo stand - ha evidenziato Seganti - alterna degustazioni, con l´abbinamento tra cibi e vini, a incontri particolarmente interessanti: con i produttori, che si confrontano con i consumatori, e con sportivi o uomini dello spettacolo". Tra essi Totò Schillaci e Aldo Montano, domani pomeriggio. In particolare, ha ricordato l´assessore regionale al turismo, proprio domenica, alle 12.30, a regata presumibilmente conclusa almeno per le imbarcazioni più veloci, è in programma un aperitivo con uno straordinario abbinamento tra i vini e i prodotti del Carso e del Collio. "Sono convinto che anche questa 43esima edizione sarà un grande successo" ha detto dal canto suo Castelli, notando che "oggi Trieste si presenta nella sua veste più famosa, quella della bora" e sottolineando che "qui si vive il vero spirito della vela, vi partecipano tutti, dai semplici appassionati ai grandi campioni". "Manifestazioni come questa - ha aggiunto - consentono anche di presentare quella che è una della grandi ricchezze del nostro Paese, i prodotti tipici, che nessuno ci puo´ rubare. Siamo in piedi grazie all´export, e una delle voci più importanti dell´export è rappresentato proprio dall´agroalimentare". |
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