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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Ottobre 2011
 
   
  DE FILIPPO A TOTAL: COINVOLGERE IMPRESE E MAESTRANZE LUCANE LA DECISIONE DOPO UN INCONTRO CON L’ANCE A SEGUITO DI UNA DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA CHE ESCLUDE LE COMPAGNIE DAL RISPETTO DELLE NORME SUGLI APPALTI PUBBLICI

 
   
  Potenza, 11 ottobre 2011 - “Se le estrazioni di petrolio in Basilicata producessero occasioni di lavoro essenzialmente per aziende e addetti non lucani sarebbe il paradosso. Per questo riteniamo che Total Italia, per i lavori necessari all’entrata in produzione del giacimento di Tempa Rossa, debba sfruttare tutte le opportunità offerte dalla legge per privilegiare imprese e lavoratori lucani, a partire dalla Decisione di esecuzione della Commissione europea dello scorso 24 giugno che esclude il settore della prospezione di petrolio e gas dall’obbligo di applicazione delle procedure sugli appalti pubblici”. Con questa motivazione, il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha inviato una lettera a Total per promuovere un protocollo d’intesa finalizzato al coinvolgimento di imprese e personale lucani per i lavori relativi alla concessione di cui la compagnia francese è capofila a partire dai lavori di realizzazione del centro oli, per i quali è prevista una spesa di 750 milioni di euro. La decisione del presidente ha fatto seguito ad un incontro avuto in mattinata dalla Giunta regionale (oltre a De Filippo c’erano gli assessori all’Ambiente Agatino Mancusi, Alle infrastrutture Rosa Gentile, e alle attività produttive Erminio Restaino) con una delegazione dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Basilicata guidata dal presidente Antonio Giuzio e dal direttore generale Giuseppe Carriero.in cui i costruttori edili hanno sollecitato proprio un intervento in tal senso. “Abbiamo già provato a confrontarci con Total – ha detto Giuzio – ma senza ottenere altri risultati che non un generico impegno a sensibilizzare al coinvolgimento dei lucani l’azienda che si aggiudicherà i lavori di costruzione. Ma ciò che chiediamo noi non è una ‘segnalazione’ ma di poter partecipare a queste attività, ovviamente nel rispetto della trasparenza e delle regole di mercato”. “Quando le compagnie vanno in altri Paesi ad effettuare le loro attività – ha aggiunto De Filippo – negoziano con gli stati un’intesa definita ‘local content’ con cui si stabiliscono anche le ricadute che debbono esserci per imprese e lavoratori del luogo. L’italia, non essendo un Paese petrolifero, su questo aspetto è impreparata, ma noi dobbiamo sollecitare Total, come gli altri operatori, a sostenere l’economia di una regione che rappresenta la più importante piattaforma energetica italiana, specie in un momento di difficoltà come quello attuale. E la logica – ha concluso il presidente – è la stessa di quella alla base del memorandum d’intesa col Governo: se l’attività estrattiva impatta sul territorio lucano, anche i benefici collegati devono ricadere, almeno in parte, qui. E questo deve essere vero per le Compagnie ma anche per lo stato che con una fiscalità sul petrolio tra le più pesanti al mondo e che supera il 50% del valore delle estrazioni, è quello che beneficia più di tutti del petrolio lucano e che deve reinvestire su questo territorio almeno una parte significativa della ricchezza ricavata”.  
   
 

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