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Notiziario Marketpress di Venerdì 14 Ottobre 2011
 
   
  MILANO: 67ª STAGIONE SINFONICA DELL’ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI

 
   
  Concerti, incontri, spettacoli, un repertorio accattivante per appassionati e neofiti. Partirà il prossimo 27 ottobre con il maestro Corrado Rovaris, direttore dell’Opera musicale di Philadelphia, la 67ª Stagione Sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, curata da Ivan Fedele. Si tratta di un cartellone di altissimo livello che si pone l’obiettivo di replicare il successo dello scorso anno quando il Teatro Dal Verme ha registrato oltre 150mila presenze imponendo l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali saldamente in testa alla classifica Ico per numero di spettatori. Un impegno che la Fondazione I Pomeriggi Musicali si pone anche per il Teatro degli Arcimboldi che si è posizionato al secondo posto della graduatoria nazionale “presenze” secondo il bollettino pubblicato nel giugno 2011 dal Giornale dello Spettacolo. Risultati importanti raggiunti con tenacia e determinazione, le stesse che, nonostante la crisi economica in atto e i conseguenti tagli alla cultura operati dagli enti pubblici, la Fondazione I Pomeriggi Musicali intende continuare a perseguire con la nuova stagione. È urgente e necessario sostenere e promuovere la vitalità di un repertorio artistico di grande vigore e tradizione, troppo spesso superficialmente liquidato come “nicchia” ma che sa rispondere alle esigenze di un pubblico vasto ed entusiasta. “Al di là della prestigiosa stagione sinfonica mi preme sottolineare che la Fondazione ha avviato un ampio progetto volto ad un recupero di autofinanziamento attraverso una serie di iniziative di marketing, di comunicazione e l’organizzazione di eventi collaterali, capaci di ampliare l’offerta culturale e favorire la ricerca di nuove sponsorizzazioni – spiega Riccardo Bertollini, Presidente della Fondazione I Pomeriggi Musicali – L’inevitabile ridimensionamento dell’intervento dello Stato e degli Enti Territoriali preposti deve diventare uno stimolo per tutti i Rappresentanti e gli Organi interni della Fondazione per avviarsi con determinazione su questa strada”. Giuseppe Manzoni, Consigliere Delegato, sostiene: “Per le Istituzioni culturali che operano tutto l’anno, l’intervento dello Stato e degli Enti pubblici rappresenta l’imprescindibile condizione di esistenza. Lo dimostra la scelta europea, dove tutti i Paesi finanziano fortemente cultura e ricerca. La crisi che scuote l’Italia in questi mesi dovrebbe indurre soprattutto lo Stato – in mancanza di risorse adeguate – a non attuare tagli lineari, ma a premiare le istituzioni virtuose. I Pomeriggi Musicali operano da anni una politica di grande rigore che li tiene saldamente in testa alla graduatoria delle Orchestre riconosciute dallo Stato. Mi riferisco ad alcuni fatti essenziali: dai dati del 2009 risulta che l’Orchestra dei Pomeriggi è al 1° posto per il numero complessivo degli spettatori paganti, è al 1° posto per media presenze/concerto, è all’ultimo posto per il costo/spettatore (37,00 Euro contro i 542,00 del primo in classifica). Di contro, I Pomeriggi sono al 4° posto per finanziamento dello Stato e al 9° posto per finanziamento degli Enti Locali”. La linea programmatica della Fondazione rispetto all’attività dell’ Orchestra unisce alla proposta del grande repertorio l’esecuzione di partiture meno frequentate. Un progetto culturale e artistico aperto al panorama contemporaneo e tradizionalmente votato al lancio di nuovi talenti insieme alla formazione di un nuovo pubblico (67ª Stagione Sinfonica, pag. 3; La Musica è giovane, pag. 17). Tra le novità della Stagione 2011/2012, oltre alla nomina del nuovo Presidente Riccardo Bertollini, un nuovo direttore artistico, Massimo Collarini che succede a Ivan Fedele, direttore artistico dell’Orchestra dal 2009 al 2011, che si dedicherà pienamente all’attività di composizione e agli impegni che lo portano sui palcoscenici internazionali. Da ottobre 2011 a maggio 2012 sarà un susseguirsi di importanti appuntamenti grazie al coinvolgimento di musicisti, artisti, filosofi e personaggi di spicco del panorama culturale italiano e internazionale. Sfida vincente si è rivelata la proposta lanciata nel 2006 dall’Associazione Sconfinarte alla Fondazione I Pomeriggi Musicali: aprire un’ Accademia di Formazione Orchestrale per Giovani Professori d’Orchestra volta a curare il percorso didattico e formativo degli allievi del Conservatorio e delle Scuole di musica di Milano per avvicinarli alla carriera di professore d’orchestra. È l’atto di nascita dell’ Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali, composta da ragazzi di età compresa tra i 7 e i 17 anni, oggi una delle realtà di maggior interesse nel panorama internazionale delle formazioni giovanili. La formazione ha ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale e personalità come Enrico Dindo, Gabriele Cassone, Alessio Allegrini, Francesco Salvi, Bruno Canino non hanno esitato a dare la propria disponibilità per la Stagione di Concerti 2011–2012 (pag. 21) Atteso è l’appuntamento con la rassegna Music Club, a cura di Enzo Gentile, giunta alla quarta edizione: un’importante finestra sulla scena della musica indipendente con un approccio sempre più innovativo e volto ad aprirsi a nuove identità più vicine ad una dimensione sperimentale che possa sorpassare il richiamo alla tradizione (pag. 24). David Bidussa, Massimo Cacciari, Quirino Principe, Sergio Romano, Salvatore Natoli ed Edoardo Boncinelli hanno accolto l’invito della Fondazione a tracciare i Pensieri del nostro tempo 2012, investigando le ragioni e i percorsi che hanno fatto del Mediterraneo una delle più temibili polveriere del nostro tempo. È sembrato interessante, nell’inverno che segue “la primavera araba” tendere un filo sottile tra i temi ebraici che percorrono la 67ª Stagione Sinfonica e le riflessioni di intellettuali di diversa esperienza ed estrazione sui conflitti che agitano il Mare Nostrum (pag. 28). Intorno al tema del Male in Musica si svilupperà il ciclo di lezioni-concerti Il Canto delle Muse con il musicologo e pianista Emanuele Ferrari (pag.29). Per l’ultima lezione è prevista l’esecuzione di Quello che ha visto il vento dell´Ovest, il breve e geniale preludio di Debussy che in pochi minuti racchiude la poesia (L’ode al vento occidentale di Shelley) e la filosofia (Il tramonto dell’Occidente di Spengler) in un affresco visionario. È un brano oscuro, abissale, avviluppato sul tema eterno della vita umana in balia della natura e della storia. È anche un pezzo di rara esecuzione e di assoluta bellezza, una di quelle perle trascurate che brillano nelle Stagioni dei Pomeriggi  
   
 

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