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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Ottobre 2011
 
   
  ABRUZZO: "ORIENTAGIOVANI" EVENTO E´ DI STRETTA ATTUALITA

 
   
  Pescara, 12 ottobre 2011 - "Voglio fare un plauso particolare a Confindustria per l´iniziativa ormai consolidata di orientare i giovani verso il mondo del lavoro". A dichiararlo è il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, di cui si riporta il seguente intervento. "Il tema dell´occupazione giovanile e della transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro, - afferma Castiglione - è un tema quanto mai presente e di importanza capitale perché la crescita della produttività dipende dall´aumento della nostra popolazione attiva. Servono cioè più giovani che lavorano. Se il tasso di occupazione tra i 15 e 24 anni negli Usa in Germania è pari al 45% è perché ciò è stato possibile grazie ad un sistema scolastico che, a 19-20 anni, permette di entrare nel mondo del lavoro. Se pensiamo che in Italia il tasso di occupazione giovanile prima della crisi era al 28% e adesso è sceso al 20%, è chiaro che tale situazione rappresenta un problema molto serio. Se in Paesi come la Svizzera l´80% dei giovani si forma presso istituti tecnici, ciò vuol dire anche che c´è un evidente legame tra istruzione tecnica, innovazione scientifica ed occupazione giovanile. Bisogna fare in modo che si arrivi ad orientare il più possibile i nostri figli verso scuole tecniche a discapito delle altre, perché ciò consentirà di superare il differenziale che abbiamo con altri Paesi cardine dello sviluppo mondiale quali gli Usa e la Germania. L´italia, così come l´Abruzzo, se non riesce a puntare sui giovani, se non riesce a mettere in piedi un patto generazionale tra giovani e anziani, se non riesce a valutare le persone secondo il merito, è destinato a rischiare tantissimo. Dobbiamo contare cioè su giovani iscritti a facoltà scientifiche, linguisticamente dotati, ed incrementare i punti di collaborazione tra le imprese ed il mondo della formazione, perché i ragazzi con queste caratteristiche devono sapere che solo così sono in grado di trovare lavoro e mantenere una famiglia. Per raggiungere tale obiettivo è importante l´apporto di tutti. Infatti, è necessario l´impatto che a tale sistema virtuoso possono dare le istituzioni come la Regione, le scuole, le università e gli enti formativi in genere. Dall´altro però si chiede alle imprese di mettere in campo un loro contributo finalizzato a far vedere ai nostri ragazzi cosa significa lavorare in un? impresa. Le imprese infatti possono aiutare le scuole a sviluppare nei giovani le competenze e le conoscenze più importanti, facendo loro conoscere il proprio modo di produrre, di organizzare il lavoro, di sviluppare l´innovazione. In Abruzzo, infatti, va ricostruita la cultura d´impresa e iniziative come quella di Confindustria consente di approssimarsi il più possibile a tale situazione. Se è vero come è vero che è in costante crescita la domanda di professionalità delle imprese connessa allo sviluppo, all´innovazione, alla globalizzazione, la qualità delle risorse professionali che entrano in azienda deriva oltre alla quantità di istruzione ricevuta anche alla capacità di utilizzare le proprie conoscenze ed esperienze per creare valore aggiunto. Il ruolo della Regione è quello di favorire al massimo l´incrocio domanda-offerta di lavoro. E lo sta facendo utilizzando gli strumenti dei poli di innovazione e delle reti di impresa come vere fucine di nuove opportunità per i nostri giovani e come nuovi modelli di sviluppo regionale".  
   
 

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