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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Ottobre 2011
 
   
  L´UNIONE EUROPEA IN PRIMA LINEA CONTRO LA PESCA ILLEGALE

 
   
  Come prima potenza del mercato ittico, l´Unione europea deve giocare un ruolo chiave nella lotta alla pesca illegale. Martedì, la commissione sulla Pesca ha votato il rapporto della deputata svedese dei Verdi Isabella Lövin. Considerando che i due terzi degli oceani nel mondo sono sotto giurisdizione nazionale, l´Unione europea, l´Onu e le organizzazioni regionali per la gestione della pesca (Orgp) dovrebbero organizzarsi per trovare una strategia comune e globale. In questo processo "l´Unione europea dovrebbe promuovere un´efficace cooperazione internazionale contro la pesca illegale", ha dichiarato la relatrice svedese aggiungendo che ´´è necessario impedire alle navi di cambiare bandiera per liberarsi dalle proprie responsabilità. L´impoverimento delle riserve di pesce è un fenomeno molto preoccupante e l´impatto della pesca illegale potrebbe essere letale". I gruppi criminali organizzati aggravano ulteriormente la situazione. Le loro attività sono legate al traffico umano, al trasporto illegale di merce, al riciclaggio di denaro, all´evasione fiscale, al traffico di armi, droga, armi e persino terroristi. Uno dei principali obiettivi riguarda l´identificazione delle imbarcazioni: i nomi delle navi clandestine vengono infatti nascosti dall´equipaggio. È inoltre necessario monitorare e creare delle blacklist mondiali per seguire le attività illegali negli oceani. Per attaccare alla base il problema della tracciabilità, i deputati hanno proposto di: · proibire la vendita delle imbarcazioni a società di cui si ignora il proprietario; · migliorare il monitoraggio delle attività delle imbarcazioni da pesca e i loro scambi con le navi mercantili; · rinforzare il ruolo delle organizzazioni regionali per la gestione della pesca (Orgp); · sanzionare i Paesi membri che non osservano le regole della Politica comune della pesca (Cfp).  
   
 

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