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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Ottobre 2011
 
   
  FVG: PRONTO DDL DI RIFORMA DELL´ACCESSO AL CREDITO

 
   
  Trieste, 17 ottobre 2011 - Sostegno alla realizzazione e al consolidamento delle iniziative imprenditoriali in tutti i settori, sviluppo del sistema produttivo e della internazionalizzazione, semplificazione delle procedure attraverso l´eliminazione di sovrapposizioni e sovrastrutture, modulistica unificata e semplificata. Sono questi gli argomenti del Ddl di riforma dell´accesso al credito delle imprese presentato il 13 ottobre a Trieste dall´assessore regionale alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Federica Seganti. Un´anteprima che precede di poco l´iter consiliare nell´auspicio, espresso dallo stesso assessore, di una approvazione tempestiva anche perché, ha ricordato, "a partire dall´1 gennaio 2012 entreranno in vigore per le banche le indicazioni di Basilea 3 e ciò aumenterà la difficoltà di accesso al credito per le piccole e piccolissime imprese". "Con questo nuovo strumento normativo saremo in grado di aiutare le piccole imprese - ha confermato Federica Seganti - riducendo i tempi delle istruttorie e consentendo loro di fare alcune cose fondamentali, come smobilizzo crediti, investimenti, internazionalizzazione, innovazione, semplici investimenti a favore della produttività e della promozione e rafforzamento del patrimonio attraverso il prestito partecipativo". Gli argomenti centrali del disegno di legge sono infatti la concessione di finanziamenti a tasso agevolato e il rilascio di garanzie, sempre a condizioni agevolate, per mutui e altre operazioni di finanziamento in sinergia con il sistema dei Confidi, il tutto in un´ottica di razionalizzazione estrema basata sulla fusione delle attività gestionali e l´unitarietà della modulistica. Per l´assessore Seganti quindi "questa riforma consentirà alle imprese di presentarsi al sistema bancario contando sia sulle garanzie di Confidi, che coprono ora il 40-50 per cento del prestito, che su quelle delle Regione, con una riduzione del rischio per le banche ridotto all´80 per cento", uno status vantaggioso che riguarda "tutti i comparti produttivi e tutte le dimensioni aziendali, con un focus sulle piccole e micro imprese del Friuli Venezia Giulia". La riforma prevede la costituzione di un unico Fondo di rotazione per le iniziative economiche con un unico Comitato di gestione e un´unica segreteria organizzativa. In pratica, un Frie ordinario, cui faranno riferimento le iniziative di carattere industriale, del settore manifatturiero artigiano, turistico-alberghiero, portuale e comunque di maggior rilievo economico, come stabilito dalla normativa statale; un Frie - Sezione sviluppo Pmi per il finanziamento, anche tramite prestito partecipativo, di processi e progetti di sviluppo aziendale, di spin off, di acquisizione d´azienda; un Frie - Sezione garanzie, per il rilascio di garanzie sui mutui per investimenti aziendali, consolidamento dei debiti e altre operazioni finanziarie. "Sostanzialmente attraverso questo Fondo, ottenuto riunendo in un unico contenitore gli attuali 9 strumenti regionali di finanziamento, andremo a fare per le piccole e piccolissime imprese quello che in questo momento sta facendo Friulia per quelle grandi e medie - ha spiegato l´assessore - e daremo loro la possibilità di cogliere tutte le occasioni di sviluppo". L´accorpamento consentirà semplicità e rapidità d´intervento, ma servirà anche a migliorare l´efficacia finanziaria del Fondo che, come ha ricordato l´assessore, avrà una dotazione di circa un miliardo di euro. L´effetto moltiplicatore previsto è di 6 e la capacità di sviluppare investimenti ammonta quindi ad oltre 6 miliardi di euro.  
   
 

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