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Notiziario Marketpress di
Giovedì 18 Gennaio 2007 |
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FILTRI ANTI-SMOG, PAGNONCELLI:IL GOVERNO SI SVEGLI VARI I DUE DECRETI SUI DISPOSITIVI ANTIPARTICOLATO FERMI DA MESI
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Milano, 18 gennaio 2007 - "Sul problema dello smog anche il Governo deve fare la sua parte. Che cosa aspetta il Ministero dei Trasporti a sbloccare i due decreti legge sui filtri antiparticolato pronti dall´estate scorsa e già passati in Commissione europea? Evidentemente, a Roma non se ne comprende l´importanza. Per la Regione Lombardia, invece, è ben nota: per i veicoli diesel significa una riduzione tra il 90 e il 95% delle emissioni di Pm10 primarie, le più dannose per la salute". E´ questa la pressante richiesta dell´assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Lombardia, Marco Pagnoncelli. "Sappiamo quanto sia complesso il problema dell´inquinamento atmosferico - prosegue Pagnoncelli -. Per affrontarlo, è necessario l´impegno di tutti. Regione Lombardia è pronta a mettere a disposizione incentivi per l´acquisto di filtri sia per le auto sia per gli autocarri. Lo abbiamo già fatto per gli autobus con un bando da 4 milioni di euro. Ma se il Governo non si decide ad affrontare e risolvere una volta per tutte la questione, non possiamo fare altro". Questa la situazione: in Italia non esiste una normativa di riferimento per l´omologazione dei filtri antiparticolato. Attualmente è stata emanata solo una circolare ministeriale - per altro temporanea e che prevede una procedura molto complessa - che consente l´omologazione dei filtri sugli autobus. Regione Lombardia già nel luglio 2005 ha avviato un´azione forte nei confronti del Ministero dei Trasporti per risolvere il problema anche per i mezzi di trasporto pesanti e per le auto. A giugno 2006 è stata elaborata la bozza del decreto legge per gli autocarri, seguita il mese successivo da quella per le auto. Entrambi i provvedimenti hanno ricevuto il nulla osta da parte della Commissione Europea. "Ma da novembre - denuncia l´assessore Pagnoncelli - tutto è fermo e, francamente, non si capisce il perché. Non solo non è successo nulla ma si ha il sentore che nulla stia per succedere". . |
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