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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Ottobre 2011 |
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7% DEL CAPITALE INVESTITO, PREVISTO DAL PIANO D’AMBITO E CANCELLATO DAL REFERENDUM MARTELLI, APPELLO AL GOVERNO: “SENZA NORMATIVA SI NAVIGA A VISTA”
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Verona, 17 ottobre 2011 - C’era una volta la Commissione Nazionale di Vigilanza. Era questa Commissione, su mandato del Ministero dell’Ambiente, che dava le direttive su come utilizzare le risorse idriche. Soppressa la Commissione, al suo posto ora c’è l’Agenzia Nazionale. O meglio, dovrebbe esserci: sulla carta, come soggetto giuridico, “esisterà” anche; ma concretamente dal nostro Governo non è stata ancora costituita. E quindi, se non c’è, non può agire, non può elaborare quella normativa che adesso serve. Risultato: le Autorità d’Ambito che devono definire le tariffe per l’anno prossimo non hanno uno strumento per calcolarle, che sia aggiornato all’esito referendario. Nel giorno in cui il Cda dell’Aato ha iniziato a esaminare il piano operativo di Ags e Acque Veronesi per il 2012, e si stanno concludendo i lavori di revisione del Piano d’Ambito per i prossimi 30 anni, Mauro Martelli, Presidente dell’Aato Veronese, commenta questo stato di empasse: “Con una mancata programmazione si naviga a vista. E le Aato, tra cui quella Veronese, che approvano e stabiliscono con le Società di gestione anche il costo della tariffa dell’acqua, non hanno gli strumenti per investire. Questo perché manca totalmente una normativa che indichi in che modo dovrà essere determinata la nuova tariffa, quella che i cittadini si troveranno in bolletta dal 2012. L’esito del Referendum del 12 e 13 giugno scorso vuole la gestione dell’acqua pubblica e non in mano ai privati, condivisa da Aato Veronese forte dell’esperienza di gestione tutta pubblica che fino ad oggi ha dato risultati lusinghieri (la tariffa media veronese è del 25% più bassa di quella nazionale). Ma vuole anche la rimozione del rendimento del 7% del capitale investito, cosa che il nostro Piano d’Ambito invece prevede. Siamo alle solite: impossibilitati, quindi, a prendere qualsiasi decisione. Viviamo in una situazione di stallo, dove non sappiamo se e come rimuovere il 7%, sottoscritto per contratto con le Società di gestione: pur rispettando il Referendum non possiamo inventare un nuovo metodo tariffario. Per questo chiediamo un urgente intervento del Governo affinché dia delle direttive valide nel rispetto delle leggi, e nel solo interesse del bene dei cittadini. C’è tempo fino a dicembre per intervenire, ossia quando nell’Assemblea dei Sindaci verranno discusse le tariffe per il 2012, le quali saranno per forza condizionate dalla presenza del 7%, o meno”. |
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