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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Ottobre 2011
 
   
  TRENTO: LINEE GUIDA PER MAPPARE L´AMIANTO

 
   
  Trento, 18 ottobre 2011 - Approvato il 14 ottobre dalla Giunta provinciale di Trento un documento di intenti che stabilisce di elaborare, entro fine 2011, delle "Linee guida" per definire l´indice di degrado delle coperture in cemento - amianto del territorio trentino e le priorità di intervento nei siti inquinati da amianto. Nel documento anche la necessità di proseguire l´attività di mappatura dell´amianto a cura del gruppo di lavoro interistituzionale, in attuazione a quanto previsto dalla delibera di Giunta n. 2367 del 2009 e dalla normativa nazionale. E proprio al fine di completare il monitoraggio, propedeutico alle attività di bonifica, nel documento si indica l´obiettivo di approvare entro febbraio 2012 un protocollo di intesa fra la Provincia autonoma di Trento e il Consiglio delle Autonomie sulle modalità di attuazione della mappatura dei tetti con amianto, che definisca anche il ruolo dei singoli enti pubblici coinvolti - Comuni, Comunità di Valle e Provincia - e di altre strutture come i Vigili del fuoco e le forze di polizia. Infine si promuoveranno attività informative verso i cittadini. Anche in provincia di Trento, come nel resto d’Italia, la mappatura dell’amianto è stata resa obbligatoria dalla Legge 93/2001 e interessa tutti i siti con presenza di materiali contenenti amianto (Mca), classificati in quattro categorie: impianti industriali attivi o dismessi; edifici pubblici o privati; siti con presenza naturale di amianto; siti con altra presenza di amianto da attività antropica. Finora in Trentino sono stati effettuati alcuni interventi innovativi e all´avanguardia: la prima bonifica in Italia di una fabbrica inquinata da amianto, che ha causato gravi danni tra i lavoratori e la popolazione della Val di Ledro nella seconda metà degli anni ’80; la successiva bonifica della palestra comunale di Tione, le cui pareti erano totalmente ricoperte di amianto a spruzzo, particolarmente friabile; il monitoraggio delle scuole e degli ospedali nella prima metà degli anni ’90, in concomitanza con l’entrata in vigore sull’intero territorio nazionale del divieto di utilizzo dell’amianto (1992); la mappatura dell’amianto in matrice friabile o libero, a fine anni ´90: i dati ottenuti portarono alla bonifica di strutture pubbliche (come la sede del Consiglio regionale) e private ad uso pubblico (come supermercati) con le modalità stabilite dalla legge e sotto il controllo dell’ente pubblico; infine nel 2009 è stata avviata la mappatura delle coperture in cemento-amianto a cura di un gruppo di lavoro interistituzionale composto da esperti dell´Azienda provinciale per i Servizi sanitaria e dell´Agenzia provinciale per la Protezione dell´Ambiente. È iniziato in alcune Valli del Trentino (Valsugana, Val di Non, Giudicarie, Alto-garda, Vallagarina, Rotaliana, Val D’adige e Valle dei Laghi) il censimento delle coperture in cemento-amianto con la tecnica Mivis che, avvalendosi dell’analisi di riprese aeree iperspettrali, ha permesso di individuare le coperture nelle aree più densamente popolate della provincia, sorvolabili con voli rettilinei. I voli sono stati completati nel 2010 e, a fine anno, i dati del censimento sono stati georeferenziati come richiesto dalla legge, elaborati e inviati al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Complessivamente le coperture in cemento-amianto censite sono state 3.872, per una superficie totale di 1 milione e 878 mila metri quadrati. Per completare quanto previsto dalla delibera di Giunta n. 2367 del 2009, questi i prossimi passaggi da effettuare: il censimento delle coperture in cemento-amianto tramite l’analisi di ortofoto a raggi infrarossi, con la georeferenziazione dei siti, nelle restanti Valli del Trentino dove non è stato possibile il censimento con tecnica Mivis (Fiemme e Fassa, Primiero, Cembra, Sole, Altipiani Cimbri, così come nelle aree periferiche e montagnose delle precedenti vallate), presumibilmente entro l’estate 2012; la valutazione della pericolosità, attraverso sopralluoghi tecnici mirati (con la collaborazione dei tecnici comunali formati) e la compilazione di schede di rilevamento dati; la definizione delle priorità di intervento, per individuare le bonifiche più urgenti. Nel documento di intenti approvato oggi dall´esecutivo provinciale, si stabilisce di elaborare, entro il 31 dicembre 2011, le "Linee guida" per definire l´indice di degrado delle coperture in cemento - amianto e le priorità di intervento. Inoltre, al fine di supportare i sopralluoghi e di uniformare gli interventi e le modalità di sostegno alle operazioni di mappatura dell’amianto su tutto il territorio provinciale, di approvare entro il 28 febbraio 2012 un "Protocollo di intesa" fra Provincia autonoma di Trento e Consiglio delle Autonomie locali sulle modalità di attuazione della mappatura, che definisca il ruolo di Provincia, Comuni e Comunità, nonché di altre strutture quali Vigili del Fuoco e forze di polizia. In programma, infine, anche una campagna informativa rivolta ai cittadini, su quello che è stato fatto, sui prossimi passaggi e sulla situazione e pericolosità dell´amianto ancora esistente, anche per evitare inutili allarmismi. A tal fine va sottolineato che esiste già una rilevazione epidemiologica dei tumori (mesotelioma) registrati in provincia di Trento (dal 1995 al 2002 una media di 8 casi all’anno), inoltre è attivo presso l’Azienda Provinciale, da parte dell’Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti Lavoro, il registro dei mesoteliomi con la funzione di indagare le cause di esposizione dei casi riscontrati.  
   
 

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