Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Ottobre 2011
 
   
  I PESTICIDI MINACCIANO I FIUMI EUROPEI - OCCORRE AGGIORNARE L´ELENCO DELLE SOSTANZE PERICOLOSE?

 
   
  Bruxelles, 18 ottobre 2011 - In un nuovo studio finanziato dall´Ue, un team paneuropeo di scienziati ha indicato una serie di pesticidi che rappresentano una minaccia per gli ecosistemi fluviali e che essi ritengono dovrebbe essere aggiunti alla lista delle sostanze chimice classificate come pericolose nella direttiva quadro sulle acque dell´Ue. Scrivendo sulla rivista Science of the Total Environment, il team proveniente da Belgio, Germania, Spagna, Francia e Slovacchia presenta le sue conclusioni sulla base di un´analisi di 500 sostanze organiche nei bacini di quattro importanti fiumi europei. Hanno scoperto che la contaminazione da sostanze chimiche organiche è un problema che riguarda tutta l´Europa e che il 38% di queste sostanze sono presenti in concentrazioni che potrebbero rivelarsi devastanti per gli organismi che vivono nei bacini fluviali. La Commissione europea ha sostenuto il lavoro finanziando con 8,4 milioni di euro il progetto Modelkey ("Models for Assessing and Forecasting the Impact of Environmental Key Pollutants on Marine and Freshwater Ecosystems and Biodiversity") e con 10 milioni di euro il progetto Osiris ("Optimized strategies for Risk assessment of chemicals based on Intelligent testing"), entrambi parte dell´area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue. Come parte del progetto Modelkey è stato sviluppato un database che contiene cinque milioni di registrazioni sui dati fisico-chimici. La studio si è concentrato sugli inquinanti organici registrati in oltre 750.000 analisi delle acque nei bacini fluviali dell´Elba (Repubblica ceca/Germania), del Danubio (che attraversa dieci paesi europei confinanti), della Schelde (Belgio) e del Llobregat (Spagna). Si tratta del primo studio ad aver sviluppato un tale sistema di classificazione degli inquinanti organici sulla base dei criteri di valutazione e della necessità di intervento. L´obiettivo della direttiva quadro sulle acque dell´Ue è che le acque superficiali e le acque sotterranee dovrebbero raggiungere un buono stato ecologico e chimico entro il 2015. Questo stato chimico sarà valutato sulla base di un elenco di 33 inquinanti cosiddetti prioritari. Ma con oltre 14 milioni di sostanze chimiche sul mercato, di cui oltre 100.000 vengono prodotte su scala industriale, il monitoraggio dev´essere limitato a una scala gestibile e gli scienziati stanno lavorando duramente per stabilire quali sostanze inquinanti rappresentano il pericolo maggiore. Questo tipo di ricerca è quindi di vitale importanza per mantenere la direttiva aggiornata. Oggi la maggior parte delle sostanze che attualmente presentano problemi non sono elencate, mentre molte delle sostanze chimiche ancora sotto monitoraggio sono state effettivamente bandite da tempo e non sono più utilizzate. Nel loro studio gli scienziati hanno classificato un totale di 73 composti come potenziali inquinanti prioritari e circa due terzi di questi erano pesticidi. I pesticidi sono prodotti usati in agricoltura per proteggere le colture contro malattie, parassiti ed erbe infestanti. Tra i pesticidi più problematici c´era il diazinone, il cui uso già non è più consentito in Austria e Germania, così come l´azoxystrobina e la terbutilazina, che sono ancora consentite in Europa centrale. "Nessuno di questi pesticidi è nella lista dei 33 inquinanti prioritari, che dovranno essere monitorati dalle autorità di tutta l´Unione europea", spiega l´autore principale dello studio, il dottor Peter Carsten von der Ohe del Centro Helmholtz per la ricerca ambientale - Ufz in Germania. "La Terbutilazina è un composto che è strutturalmente strettamente connessa agli inquinanti prioritari simazina e atrazina, il cui impiego è ormai vietato. Questo è un buon esempio di come le piccole modifiche strutturali dei prodotti chimici potrebbero apparentemente migliorare lo stato chimico, senza attenuare il rischio per gli ecosistemi acquatici." Uno dei composti più frequentemente rilevato è il diethylhexyl ftalato (Dehp), un ammorbidente prodotto chimicamente che può ridurre la fertilità e sarà vietato nell´Unione europea a partire dal 2015. Un altro ammorbidente registrato spesso nella banca dati è il bisfenolo A (Bpa), che si è dimostrato essere un riduttore della fertilità. Il team ha anche sottolineato che, nonostante queste carenze, le loro scoperte in effetti dimostrano il successo della direttiva quadro sulle acque, in quanto un terzo degli inquinanti classificati come prioritari alcuni anni fa dall´Ue, adesso non rappresentano più un rischio per i fiumi studiati. Pertanto, mentre il loro studio mostra che l´elenco dev´essere regolarmente aggiornato, il fatto che alcuni pesticidi possono essere "rimossi" dall´elenco delle sostanze pericolose dimostra che ci stiamo muovendo nella giusta direzione. Per maggiori informazioni, visitare: Centro Helmholtz per la ricerca ambientale - Ufz: http://www.Ufz.de/index.php?en=11382    
   
 

<<BACK