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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Ottobre 2011
 
   
  PRESENTATO BOLLETTINO SU FABBISOGNO FINANZIARIO REGIONE SICILIA

 
   
   Palermo, 18 ottobre 2011 - "Con la presentazione del Bollettino avviamo una strategia informativa che pone al centro il lettore comune, il cittadino e le istituzioni, in una materia difficile, ma importante per le refluenze che ha nella vita economica e sociale. Lo sforzo di sintesi, a vantaggio della chiarezza e della trasparenza, consentiraŽ a chiunque di seguire vicino la dinamica del debito e la politica di gestione attiva adottata dalla Regione siciliana". CosiŽ lŽassessore regionale per lŽEconomia alla conferenza stampa di ieri con la quale eŽ stato presentato il numero zero del Bollettino sul fabbisogno finanziario della Regione siciliana. "LŽistituzione dellŽOsservatorio del fabbisogno finanziario della Regione siciliana avvenuta nel settembre di questŽanno e la pubblicazione di un Bollettino trimestrale - ha spiegato lŽassessore - hanno lŽobiettivo di rendere note a tutti le risultanze relative alle posizioni della Regione di ricorso al mercato del credito, noncheŽ ai derivati ad esso eventualmente collegato". Si tratta di unŽattivitaŽ di monitoraggio sulle forme di ricorso al mercato finanziario in Sicilia, giaŽ avviata nel gennaio 2011 con lŽistituzione della Cabina di monitoraggio degli strumenti derivati degli enti locali, con lo scopo di supportare, con la struttura dellŽassessorato i Comuni e le Province regionali nellŽottimizzazione del loro utilizzo e nella riduzione delle spese di estinzione di tali strumenti finanziari. Dai dati pubblicati emerge che lŽattuale stock di indebitamento della Regione eŽ fondamentalmente da far risalire a fabbisogni emersi tra il 2000 ed il 2006 (oltre lŽ85%) e quindi anteriori a questa legislatura a copertura di disavanzi di bilancio, prevalentemente nel settore della sanitaŽ sino al 2006 e in parte limitata per investimenti. Tuttavia, in termini percentuali, lŽincidenza del debito sulle entrate correnti, costituisce un onere di poco superiore al 4% delle spese correnti, rimanendo, pertanto, a livelli di rimborso sostenibili. Il bollettino spiega a tal proposito che lŽindebitamento e il ricorso al mercato finanziario non eŽ sintomo di disequilibrio del bilancio di unŽamministrazione pubblica e si caratterizza per due aspetti: la quantitaŽ (deve essere contenuto entro precisi limiti) e la qualitaŽ (va prioritariamente destinato a finanziare le politiche discrezionali di investimento). "Sul piano quantitativo - ha proseguito lŽassessore - va ricordato che lŽarticolo 15 della legge finanziaria regionale del 2010 ha introdotto un limite preciso allŽindebitamento regionale prevedendo che lŽimporto complessivo delle quote di ammortamento, per capitale e interesse, dei mutui e delle altre forme di indebitamento in scadenza nellŽesercizio, non possa comunque superare il 25 per cento dellŽammontare complessivo delle entrate tributarie non vincolate della Regione e a condizione che gli oneri futuri di ammortamento trovino copertura nellŽambito del bilancio pluriennale". Il debito della Regione siciliana, come si evince dai dati del Bollettino, ha una consistenza sostenibile in considerazione della dimensione del bilancio regionale, e risalente alle gestioni finanziarie dello scorso decennio. Ed, analogamente a quanto accade per la gran parte delle altre Regioni italiane, eŽ dovuto alla copertura delle passivitaŽ pregresse relative al settore sanitario. NellŽottica della trasparenza, dellŽinformazione e della partecipazione attiva dei cittadini-contribuenti il Bollettino riporta online, e con unŽesposizione estremamente chiara, lŽandamento dei mercati finanziari, le informazioni sullo stock e sulla composizione del debito, le controparti dei contratti e i derivati che assistono le operazioni di finanziamento. Questo primo numero del Bollettino evidenzia oltre lŽentitaŽ della passivitaŽ di circa euro 4,6 miliardi, da correlare ad una massa finanziaria che ogni anno movimenta circa euro 27 miliardi in entrata e in uscita, anche altre importanti informazioni qualitative. Come ad esempio che la natura delle controparti del debito a carico della Regione eŽ istituzionale essendo rappresentata per il 94% dal Ministero dellŽEconomia e delle Finanze, Cassa depositi e prestiti e Banca europea per gli investimenti e che la componente a tasso fisso rappresenta lŽ83,4% dellŽesposizione debitoria. Per quanto riguarda i derivati, lŽassessorato ha avviato la gestione attiva di tali posizioni mediante una serie di incontri di confronto con tutte le banche controparti delle operazioni in essere, nellŽottica della semplificazione delle clausole contrattuali e del perseguimento del massimo risparmio, anche attraverso forme di rinegoziazione che consentano di realizzare un risparmio per il pubblico erario. Entro la fine dellŽanno potranno raggiungersi i primi risultati in tal senso e di questi saraŽ data informazione nel prossimo Bollettino. "LŽineludibile risanamento avviato dal Governo regionale - ha concluso Armao - punta ad un deciso recupero di credibilitaŽ della Sicilia non solo sul piano contabile e finanziario, ma soprattutto istituzionale. Solo con i Žconti in regolaŽ la Sicilia potraŽ affrontare il difficile cammino di uscita da una grave crisi economica mondiale ed essere cosiŽ protagonista della ripresa del nostro Paese, pur di fronte a sopravanzare di un federalismo fiscale che proprio percheŽ ormai incerto e privo dei necessari supporti perequativi, non puoŽ essere officiato da alibi di presidii di privilegio e di mala amministrazione ormai certamente abbandonati".  
   
 

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