Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Ottobre 2011
 
   
  LIGURIA: I VENTI DI CRISI SUL MONDO DEL LAVORO. CRESCE L´OCCUPAZIONE, MA ANCHE MOBILITA´ E PRECARI

 
   
  Genova, 20 Ottobre 2011 - Luci e ombre sul fronte del lavoro in Liguria. Dà un timido segnale di crescita l´occupazione, ma aumentano mobilità e cassa integrazione straordinaria, con pochi opportunità di rientro in azienda e i giovani che un lavoro non lo cercano proprio più. E cresce anche lo stato di precarietà dei contratti sottoscritti, con un calo continuo di quelli a tempo indeterminato, che si attestano appena al 16 per cento del totale. Su questi e altri dati Istat e sulla crisi in Liguria, si è confrontata , ieri in mattinata, in Regione Liguria, la Commissione di concertazione con le istituzioni, le Imprese , i lavoratori, anche per individuare nuove misure di contrasto, oltre a quelle già messe in campo dalla stessa giunta regionale per oltre 32 milioni di euro. Erano presenti l´assessore al Lavoro Enrico Vesco e il direttore Regionale dell´Inps, Fabrizio Ottavi. Dai dati l´Istat emerge che l´occupazione in Liguria regista qualche segnale di miglioramento nel secondo trimestre del 2011, registrando un +1,2% a fronte della flessione dello 0,5%, riscontrata nel confronto su base annuale tra il 2011 ed il 2010. Secondo l´Istat nel secondo trimestre sembra migliorare anche la disoccupazione, scendendo di 1,2 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, a fronte della punta del 6,5% riscontrata nella media annuale del 2010. Resta fermo intorno a 40 mila unità l´esercito delle persone "scoraggiate", che rinunciano di fatto a mettersi alla ricerca di un lavoro perché pensano che non sia possibile trovarlo. Emblematico è invece il dato delle assunzioni e dei licenziamenti: dal 2008 al 2010 il numero dei lavoratori assunti é progressivamente diminuito fino a farsi raggiungere e superare da coloro che hanno lasciato il proprio posto di lavoro (162.055 contro 157.118 nel 2008 scesi a 151.211 contro 154.360 nel 2010) . All´interno di questo andamento negativo le tipologie di assunzione con contratto a tempo indeterminato risultano minoritarie a favore di quelle a termine con un andamento addirittura in crescendo per il lavoro flessibile. Per quanto riguarda le ore usufruite di cassa Integrazione, quella in deroga, insieme all´ordinaria, sembra subire una battuta d´arresto, a fronte di un sostanziale raddoppio della Cig straordinaria. Analogo andamento registrano le proiezioni delle autorizzazioni concesse dalla Regione Liguria sugli ammortizzatori in deroga. Una lettura più attenta evidenzia poi una variazione della composizione di questi ammortizzatori con una costante diminuzione della Cig a scapito della mobilità, che triplica passando dall´8% del 2009 a ben il 24% delle proiezioni 2011, a significare che un numero sempre crescente di lavoratori sta ricevendo il sostegno al reddito non più in costanza di rapporto di lavoro, ma come licenziato. Per quanto riguarda il genere il 72% delle donne ed il 62% degli uomini posti in Cig in deroga si collocano nella fascia di età compresa tra 31 e 50 anni, mentre la componente giovanile vede una prevalenza della componente maschile (18% contro 11%), probabilmente dovuta al più precoce ingresso sul mercato del lavoro degli uomini. Per far fronte alla crisi occupazionale in corso la Regione Liguria, già a partire dal 2009 ha stanziato ingenti risorse comunitarie: 17 milioni di euro sono stati destinati alle persone espulse dal mercato del lavoro e 15 alla stabilizzazione dei lavoratori precari. Gli interventi sono stati realizzati dalle Province ed hanno consentito a 1.268 aziende di assumere 2.500 lavoratori a tempo indeterminato. 11.612 persone sono state invece avviate a percorsi di qualificazione o riqualificazione professionale. Per quanto attiene la stabilizzazione dei precari 649 imprese hanno effettuato richieste di trasformazione a tempo indeterminato per 1.415 lavoratori. Tra tali aziende interessante rilevare che ben il 75% ha un organico inferiore a 15 dipendenti mentre tra i lavoratori il 49% è in possesso di un diploma o di una laurea.  
   
 

<<BACK