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Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Ottobre 2011 |
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"BALTICO-ADRIATICO" È IL FUTURO DEL FVG
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Trieste, 20 ottobre 2011 - "Un primo importante risultato di quel percorso - intrapreso dal presidente della nostra Regione Renzo Tondo, con la firma di Bruxelles dell´ottobre 2009 per l´estensione dell´asse baltico-adriatico oltre Vienna, in direzione Sud - sul quale la Regione Friuli Venezia Giulia ha voluto insistere per creare una nuova prospettiva economica e di sviluppo per l´intero Alto Adriatico, nessuno escluso". L´assessore regionale alla Viabilità e ai Trasporti del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi "saluta" così l´annuncio ufficiale di Bruxelles, ieri , dell´inserimento del Corridoio ferroviario Baltico-adriatico tra le priorità infrastrutturali individuate dalla Commissione europea. "Le dichiarazioni d´inizio luglio del presidente della Ue Josè Manuel Barroso ci avevano già fatto esprimere un cauto ottimismo, ma la conferma di un ruolo strategico della linea ferroviaria ´Pontebbana´ (non a caso il documento Ue cita la piattaforma multimodale di Udine) e dei porti di Trieste, Venezia e Ravenna quali terminali marittimi del Corridoio Baltico-adriatico ci portano ad esprimere la nostra convinta soddisfazione", sottolinea l´assessore Riccardi. "Per l´intero Friuli Venezia Giulia la prosecuzione meridionale di questa direttrice su ferro - osserva ancora Riccardi - rappresenta non ´una´ possibile opportunità economica bensì ´lo´ scenario di sviluppo più concreto per i prossimi anni, per incardinare quella che vorremmo diventasse realmente la piattaforma logistica Fvg ai flussi di traffico tra l´Oriente ed il Centro-est Europa". La decisione di oggi della Commissione Ue, "non esclude alcun partner che si affaccia sull´Alto Adriatico", rileva Riccardi. "Consideriamo questo in modo molto positivo, perché solo aggregando tutti gli scali che si affacciano sull´Adriatico settentrionale, da Ravenna a Fiume, in Croazia, possiamo pensare di costruire un sistema portuale in grado di reggere il tasso di competitività espresso da quello del Nord Europa: da soli, comunque, non andiamo lontano e spero che tutti lo comprendano". La ´lista´ delle priorità andrà ora all´esame del Consiglio e del Parlamento europei, passando per la valutazione del Comitato delle Regioni: "passaggi focali, sui quali continueremo a vigilare" segnala Riccardi. |
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