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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Ottobre 2011
 
   
  TRENTO: PROTOCOLLO TRA PROVINCIA E CONFINDUSTRIA: UN ATTO DI FIDUCIA VERSO I GIOVANI

 
   
  Trento, 20 ottobre 2011 - Sottoscritto ufficialmente ieri mattina il nuovo Protocollo tra Provincia autonoma di Trento e Confindustria del Trentino sui progetti per le scuole. “Un atto di fiducia nei confronti dei giovani”, hanno sostenuto il presidente Lorenzo Dellai e l’assessore all’istruzione Marta Dalmaso e Paolo Mazzalai, presidente della Confindustria del Trentino, davanti a responsabili ed operatori referenti dei progetti di partenariato scuole-imprese. Firmato dunque il nuovo Protocollo tra la Provincia e l´Associazione degli industriali della Provincia di Trento per proseguire nella realizzazione di progetti di collaborazione scuola – impresa. Al centro di tutte le dichiarazioni vengono posti i giovani, le loro difficoltà, accanto agli strumenti per dare loro una prospettiva positiva verso il futuro. “Un atto di fiducia” verso i giovani, infatti, è stato definito il Protocollo, oggi rinnovato e che è nato nel 2008, allora fortemente voluto dall´ex presidente degli Industriali trentini, Ilaria Vescovi e che, nei primi tre anni di attività, ha visto triplicare la partecipazione di scuole e aziende nei progetti in partnership. (vedi documenti allegati in pdf) “Il protocollo intende avvicinare i mondi della scuola e dell’industria, incrementandone l’interazione ed esplorando esempi concreti di imprenditorialità", ha detto l’assessore Marta Dalmaso, che ha aggiunto: "Lo scollamento tra il mondo reale e le attività scolastiche è un pericolo molto forte, rimarcato da più voci. Anche i nuovi Piani di Studio provinciali indicano in modo chiaro valori e competenze da raggiungere al termine del percorso di studi. Ho visto personalmente nei momenti in cui vengono presentati i progetti quando entusiasmo ci sia da parte degli studenti e degli insegnanti, ma anche quanta convinzione e disponibilità vi sia da parte delle imprese. L’interazione tra scuola e azienda – ha concluso Marta Dalmaso ringraziando tutti coloro che si sono adoperati per il successo della proposta -, se opportunamente valorizzata, può sensibilizzare gli studenti verso la costruzione di un personale percorso professionale orientato al lavoro autonomo e focalizzare le strategie per sostenere l’avviamento e lo sviluppo imprenditoriale.” Da parte sua, il presidente degli Industriali, Paolo Mazzalai ha parlato di “una firma che sancisce un percorso avviato da tempo, ma che vuole essere solo una tappa di un processo di avvicinamento alle nuove generazioni. Di giovani se ne parla, ma bisogna fare ancora di più”. Anticipando alcune azioni mirate della Confindustria trentina proprio in questa direzione, Mazzalai ha denunciato “una sorta di trascuratezza di questa fascia di giovani ed una serie di errori nelle scelte operate da parte delle generazioni degli adulti, che proprio sui giovani lasciano il peso maggiore della crisi: “Forse li abbiamo protetti anche troppo, però c’è stata una sorta di occupazione militare nell’occupazione del territorio, relegandoli in una crisi esistenziale, col crollo delle ideologie, meno motivazioni, meno fame e meno follia”. Ci vuole un rilancio degli interventi mirati sui giovani, “senza pensare a miracoli, ma consapevoli che ci vuole sinergia per rimediare agli errori fatti e per poter dare loro una strada sicura.” “Il valore di questo Protocollo è più grande delle pur importanti cose che contiene – ha detto il presidente Lorenzo Dellai nelle conclusioni prima della firma -. Si tratta della sottoscrizione di un impegno forte a cambiare le cose, a mettere in discussione ciò che oggi c’è, proprio perché sappiamo che se non cambierà il quadro complessivo, il Trentino rischia di mettere in discussione ciò che abbiamo costruito finora.” "Noi stiamo tentando di realizzare una transizione verso il nuovo registro imposto dalla crisi globale – ha proseguito il presidente della Provincia – e tutti siamo impegnati in questa direzione. Rispetto ai giovani, noi facciamo tante cose, dovremo farne di più, ci manca la narrazione, dobbiamo metterle insieme e dare un senso compiuto per far crescere la fiducia e far venire fuori dalle singole iniziative, la prospettiva complessiva.” In sintonia con quanto affermato dal presidente di Confindustria trentina sui giovani, Dellai ha parlato di “mutazione valoriale, di difficoltà di linguaggi comuni, da cui trae origine l’indignazione più che ragionevole: sono d’accordo che bisogna dare di più la parola ai giovani e stimolare tutta la società affinché consideri i giovani una risorsa vera e non solo da esibire nei convegni. In questo quadro – ha concluso Dellai – il Protocollo è un segnale importante dentro le nostre politiche giovanili e in quella direzione di sistema sinergico tra istruzione, università, ricerca e mondo del lavoro. Uno strumento in più che può aiutarci a superare quella visione da orticello, che ancora c’è così come, però, c’è la consapevolezza che non sia più possibile restare ancorati al sistema di prima per diventare competitivi, dentro il nuovo quadro organico imposto dalla crisi.”  
   
 

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