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Notiziario Marketpress di Venerdì 21 Ottobre 2011
 
   
  MILANO (ELFO PUCCINI, SALA FASSBINDER): THE HISTORY BOYS DI ALAN BENNETT PRODUZIONE TEATRIDITHALIA

 
   
  Torna in scena The history boys, produzione del 2010 salutata da molti critici come “uno degli spettacoli più importanti ed emozionanti” di Bruni e De Capitani. Per una fortunata coincidenza il 19 ottobre esce in Italia anche il nuovo libro di Alan Bennett, Due storie sporche, edito da Adelphi; mentre nel 2012 lo stesso editore pubblicherà il testo teatrale. Con 7200 presenze e le ultime 15 repliche esaurite lo spettacolo è diventato “un caso”, anche grazie agli spettatori più giovani - adolescenti o poco più – per nulla scoraggiati dagli innumerevoli riferimenti letterari, filosofici e storici e dall’inconsueto mescolarsi di cultura alta e pop, citazioni di film e brani musicali live. Un successo non del tutto inaspettato, se già la versione originale aveva ottenuto sei Tony Award nel 2004 ed era stata sceneggiata per il cinema nel 2006 dallo stesso Alan Bennett, scrittore inglese molto amato anche in Italia, sebbene poco rappresentato a teatro. La commedia mette in scena un gruppo di adolescenti all’ultimo anno di college, impegnati con gli esami di ammissione all’università. Sono ragazzi molto diversi tra loro ma affiatati: dal leader della classe, il donnaiolo Dakin, al fragilissimo Posner, innamorato - per nulla segretamente - di lui, fino al poco convenzionale Scripps, in crisi spirituale. L’insegnante di inglese, Hector (“irresistibile” Elio De Capitani) e quella di storia, Mrs Lintott (Ida Marinelli), cercano di stimolare la loro curiosità al di là dei percorsi consueti e preconfezionati, infischiandosene del prestigio, delle tradizioni, dei primati e dei punteggio scolastici, mentre il preside (Gabriele Calindri), per buon nome della scuola, li vorrebbe tutti a Oxford o Cambridge. Si apre così uno scontro che vedrà scendere in campo anche un giovane professore cinico e ambizioso (Marco Cacciola), incaricato dal preside di dare una “ripulita” allo stile dei ragazzi, renderlo più brillante, “giornalistico” e più spendibile al “supermercato del sapere”, con buona pace della ricerca storica e dei dibattiti di metodologia. In scena accanto ai “prof” De Capitani, Marinelli, Calindri e Cacciola un gruppo di otto giovani, “bravissimi e tutti under 30". Nello spettacolo, diretto con emozionante partecipazione creativa da Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani, che supera se stesso anche per la sensitività con cui interpreta il personaggio di Hector, (…) si dà ai giovani presenti come spettatori una lezione di quel che dovrebbe essere una scuola, contro il nozionismo richiesto dalle autorità pure qui per far ammettere gli allievi ai prestigiosi college di Oxford o di Cambridge. L´attenzione si concentra anche sulla libertà dei rapporti privati tra gli allievi. Oltre al già citato Hector, l´insegnante calzato dal bravo Marco Cacciola, un personaggio però che come promettente figura umana sarà destinato a deludere. La funzione dei dirigenti amministrativi è sostenuta da Gabriele Calindri e Ida Marinelli, ma nella attribuzione dei ruoli sono più fortunati gli otto allievi che navigano verso la vita, tutti sotto i trenta, molto abili nel gioco dei finti o veri innamoramenti. E questa strepitosa serata di verità si chiude nella commozione. Franco Quadri, la Repubblica Elfo Puccini, sala Fassbinder – fino al 20 novembre www.Elfo.org    
   
 

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