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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Ottobre 2011
 
   
  MEDIA E RELIGIONI: UN DIALOGO CHE CONTINUA NELL´AMBITO DEL SEMINARIO “LA REGIONE EUROMEDITERRANEA: LA NECESSITÀ DI UN DIALOGO POSTSECOLARE”.

 
   
   Trento, 24 ottobre 2011 - Si è parlato del rapporto fra media e religioni il 20 ottobre al San Marco di Trento nell´ambito del seminario “La regione euromediterranea: la necessità di un dialogo postsecolare”, organizzato dalla Provincia autonoma di Trento assieme al Ministero Affari Esteri (Mae) - Unità di Analisi e Programmazione e all´Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) di Milano. Al centro dell´attenzione il contributo che gli organi di informazione possono apportare ad una conoscenza delle diverse fedi obiettiva e scevra da pregiudizi, e al tempo stesso anche il corretto approccio delle religioni all´universo dell´informazione, al fine di promuovere il confronto, al di là della mera presentazione della propria identità e del proprio sistema di valori. "il Trentino - ha detto l´assessore alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami nel chiudere oggi il seminario nella sala Belli della Provincia - si conferma luogo di dialogo fra le religioni, una terra che può mettere utilmente le sue esperienze al servizio del resto del paese, come prova questo seminario organizzato in collaborazione con Il Ministero affari esteri e con Ispi. La ´profezia´ dello scontro di civiltà non si è avverata: le religioni possono essere un veicolo di pace e di cooperazione, supportando in maniera positiva, in modo particolare nell´area mediterranea, i tumultuosi cambiamenti politico-sociali a cui stiamo assistendo." La manifestazione che si è tenuta in questi giorni a Trento rientra nell’ambito di un percorso di riflessione sul ruolo delle religioni nelle relazioni internazionali avviato in Trentino già nell’ottobre 2009. Un percorso che si articola in diversi momenti di confronto "a porte chiuse", con esperti e esponenti delle diverse religioni, e che prevede però anche un incontro pubblico, dedicato ieri sera al rapporto religioni-media. Sul palco del San Marco, moderati da Luca Ozzano, ricercatore in Scienza Politica presso l’Università di Torino e Coordinatore dello standing group “Politica e religione” della Sisp, vi erano Fadi Daou, presidente e amministratore Delegato di Adyan Foundation, professore di Dialogo Interreligioso e Geopolitica delle Religioni, Saint Joseph University, Beirut, Jeffrey Haynes, vicepreside della Facoltà di Giurisprudenza, Governance e Relazioni Internazionali, Direttore del Centro per lo Studio delle Religioni, Conflitti e Cooperazione, London Metropolitan University, Alistair Macdonald-radcliff, direttore generale del World Dialogue Council, Yahya Sergio Yahe Pallavicini, presidente del Consiglio Isesco per l´Educazione e la Cultura in Occidente, vicepresidente del Co.re.is. (comunità religiosa islamica), Magda Zaki El Toulouny, direttore del Dipartimento sul Dialogo fra le Civiltà e le Religioni, Lega degli Stati Arabi; Alleanza delle Civiltà (Unaoc) affiliata alla Lega degli Stati Arabi Molti gli spunti di riflessione emersi dal confronto. I media - si è detto - si possono fare specchio, a volte anche inconsapevolmente, dei pregiudizi della comunità. Gli attori religiosi, a loro volta, portano però una responsabilità altrettanto pesante: essi infatti devono fare attenzione a non confondere la presentazione della loro identità, in un franco confronto con le altre religioni ed il mondo laico, con un protagonismo che può a volte minare il dialogo anziché promuoverlo. Venendo all´attualità, nessuno si nasconde che la cosiddetta "primavera araba" ha fatto nascere, anche nella sponda Nord del Mediterraneo, molte speranze, ma anche preoccupazioni: le religioni, in questo frangente, possono e devono farsi strumenti di pace, stringendo un´alleanza più stretta con il mondo dei media. Gli esperti che partecipavano al seminario hanno anche visitato, prima del convegno, la sukka allestita nel giardino del Centro Ecumenico Culturale Bernardo Clesio. La sukka è stata allestita nell´ambito del Filmfestival Religion Today per valorizzare la concomitanza con il Sukkot, la Festa delle Capanne o dei Tabernacoli che ricorda le capanne dove il popolo d´Israele viveva durante l´esodo nel deserto. La capanna è stata eretta nel rispetto delle precise regole stabilite dalle legge ebraica, come spazio di conoscenza e condivisione aperto a tutta la comunità e agli ospiti internazionali.  
   
 

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