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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Ottobre 2011
 
   
  VIVA V.E.R.D.I. IL SUONO DEL RISOGIMENTO

 
   
  Parma, 24 ottobre 2011 - Una preziosa occasione quella che attende il pubblico di appassionati lunedì 24 ottobre, alle ore 17.00, al Ridotto del Teatro Regio di Parma dove, con ingresso libero per tutti gli spettatori, Gustavo Marchesi presenterà il libro Viva V.e.r.d.i. – Il suono del Risorgimento: un percorso attraverso le opere verdiane, le lettere e i documenti dell’epoca, mettendo in evidenza il valore politico e risorgimentale della musica del Maestro, che contribuì fin da subito a renderla così popolare. “Viva V.e.r.d.i.” scrivevano sui muri di Roma poco prima che l’Italia divenisse unita, ed era l’acronimo di “Viva Vittorio Emanuele Re D’italia!”. Quello slogan, cifrato per superare la censura, non era casuale visto che l’arte di Verdi fu da subito popolare, mai elitaria e che molte sue pagine corali esprimono un sincero amore patriottico. Verdi non fu un attivista ma tenne stretti rapporti con gli intellettuali lombardi più importanti in quel momento che mai nascosero i loro sentimenti antiaustriaci. A Londra conobbe e frequentò Mazzini e dopo l’incontro con Cavour venne indotto ad aderire al progetto di unificazione d’Italia sotto la guida dei re della casa dei Savoia. “Giuseppe Verdi, co’ primi palpiti de l’arte giovine presentò e annunziò la patria risorgente. – Ricorda Alberto Bevilacqua nella prefazione, con le parole di Carducci – Oh canti indimenticabili e sacri a chi nacque avanti il 1848!”. Non dimentichiamo l’adesione al primo Parlamento nazionale, deputato (anche se controvoglia) dal ’61 al ’65. A conti fatti non si può ignorare che sia “stato un grande unificatore nostro, quando, nell’onda della sua musica ardente, inafferrabile al nemico, l’idea nazionale corse liberamente dalle Alpi al mare”, come si espresse Fogazzaro nell’elogio funebre in Senato.” Marchesi, fra i massimi esperti di Giuseppe Verdi, compie un’accurata indagine partendo dalle lettere e dai documenti dell’epoca per mostrare la ricaduta del suo pensiero politico nelle sue opere (sia nei libretti che nella musica) facendo emergere le sfumature di un rapporto tra il maestro e il popolo italiano che, lungi dall’essere esplicitato e dichiarato apertamente, è palpabile ed evidente. Il volume, realizzato in collaborazione con il Teatro Regio di Parma e la Casa della Musica di Parma, con il contributo di Cepim - Interporto di Parma, con il patrocino del Comune di Parma e del Comune di Busseto, è corredato dalle splendide fotografie di scena realizzate al Teatro Regio di Parma.  
   
 

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