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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Ottobre 2011
 
   
  RIUNIONE TASK FORCE OCCUPAZIONE PER VERTENZA LAVORATORI SERVIRAIL

 
   
  Bari, 25 ottobre 2011 - È drammatica la situazione dei 480 lavoratori, di cui 45 pugliesi, della Servirail Italia, azienda che gestisce in appalto da Trenitalia il servizio di accompagnamento notte sulle vetture con cuccette letto. Il 21 ottobre a Bari l’assessore alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini ha convocato la task force occupazione, alla quale sono intervenuti i delegati di categoria di Cgil, Cisl e Uil e una delegazione dei lavoratori pugliesi della Servirail in sciopero, per fare il punto sulla vertenza. Dall’11 dicembre, infatti, scatteranno i licenziamenti considerato che la società, che storicamente si occupa del servizio, non ha partecipato alla gara d´appalto ritenendo insostenibile il taglio del 50% dell’offerta avanzata da Trenitalia. “Ai dipendenti della Servirail va tutta la nostra solidarietà – ha sottolienato Minervini - Già a febbraio abbiamo scritto al Ministro Matteoli per avviare un confronto diretto con l’azienda a tutela dei posti di lavoro. Adesso la situazione è precipitata. Occorre che la politica faccia la sua parte”. “I servizi di lunga percorrenza – ha aggiunto l’assessore - non sono di competenza regionale ma rientrano nel contratto universale che il Ministero delle infrastrutture e trasporti sigla con Trenitalia proprio per garantire la sostenibilità economica di collegamenti utili a migliaia di lavoratori, studenti e famiglie. La questione occupazionale rappresenta una delle ricadute dello smantellamento dei collegamenti a lunga percorrenza che, soprattutto dal Mezzogiorno, Trenitalia sta mettendo ostinatamente in campo”. Per questo ha concluso Minervini: “Martedì proporrò un ordine del giorno al Consiglio regionale perché dalla Puglia arrivi un segnale forte. Chiederemo che venga aperto quanto prima un confronto tra le istituzioni e le parti per verificare la possibile applicazione di una clausola sociale o eventualmente la ricollocazione di tutti i lavoratori che ora rischiano di essere licenziati”.  
   
 

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