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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Ottobre 2011
 
   
  CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 23 OTTOBRE 2011

 
   
  Bruxelles, 25 ottobre 2011 – Secondo il Consiglio europeo, oltre ad affrontare le sfide immediate poste dalla crisi finanziaria, è essenziale intensificare gli sforzi per assicurare una crescita sostenibile e tesa a creare occupazione. Il risanamento di bilancio e la riduzione del debito rivestono un´importanza cruciale per garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche e ripristinare la fiducia. Al tempo stesso è necessaria un´azione determinata per rafforzare l´economia già nel breve periodo. È essenziale pertanto che l´Unione europea attui tutti gli aspetti della strategia Europa 2020. Gli Stati membri accelereranno le riforme strutturali conformemente alle raccomandazioni formulate nel contesto del semestre europeo. In questo quadro, il Consiglio europeo ha individuato oggi una serie di priorità cui riservare una corsia preferenziale dato il loro notevole impatto sull´occupazione e la crescita nel breve e nel medio termine. Ha chiesto inoltre una focalizzazione più accentuata sugli aspetti delle politiche esterne dell´Unione europea atti a favorire la crescita, al fine di massimizzarne il contributo alla crescita in Europa e di creare le condizioni per attrarre maggiori investimenti esteri. Il Consiglio europeo ha stabilito la posizione dell´Unione per il vertice del G20, dando la massima priorità al mantenimento della stabilità finanziaria e alla ripresa della crescita. Ha inoltre discusso i preparativi per la conferenza di Durban sui cambiamenti climatici, sottolineando la necessità di compiere passi ambiziosi verso un quadro giuridicamente vincolante globale e completo per il periodo successivo al 2012. I. Politica Economica - 1. Alla luce della relazione della Commissione sui settori che favoriscono la crescita e dell´esito della conferenza politica sulle fonti di crescita svoltasi il 6 ottobre 2011, il Consiglio europeo ha individuato un numero limitato di priorità chiave per la politica economica interna da portare avanti a breve termine ai fini di una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva ed eco-compatibile: a) il mercato unico è chiamato a svolgere un ruolo chiave per la creazione di crescita e occupazione. Si dovrebbe fare tutto il possibile per assicurare il raggiungimento, entro la fine del 2012, di un accordo sulle 12 proposte prioritarie enunciate nell´atto per il mercato unico, dando priorità assoluta a quelle che possono giovare maggiormente alla crescita e all´occupazione. Notevoli vantaggi economici saranno tratti altresì dalla piena attuazione della direttiva sui servizi; gli Stati membri dovrebbero completarne l´attuazione entro la fine di quest´anno e assicurare che gli sportelli unici siano completamente operativi e gli operatori economici siano pienamente informati delle nuove opportunità che tale direttiva offre. La Commissione riferirà sulla questione entro la fine del 2011; b) il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare in tempi brevi la tabella di marcia per il completamento del mercato unico digitale entro il 2015, dando la priorità a proposte intese a promuovere un mercato unico digitale pienamente integrato grazie alla facilitazione del commercio elettronico e all´uso transfrontaliero dei servizi online. Si dovrebbe rivolgere particolare attenzione all´esigenza di assicurare progressi rapidi nella realizzazione degli obiettivi in materia di copertura della banda larga previsti dall´agenda digitale, nella facilitazione dell´identificazione e dell´autenticazione elettroniche sicure e nella modernizzazione del regime europeo di proprietà intellettuale al fine di garantire il vantaggio concorrenziale dell´Ue e far emergere possibili nuovi modelli di business, assicurando al contempo un elevato livello di protezione dei diritti di proprietà intellettuale e tenendo conto della diversità culturale. Il Consiglio europeo sollecita il rapido raggiungimento di un accordo sul programma relativo alla politica in materia di spettro radio; c) si dovrebbe continuare a dare impulso all´attuazione del programma d´azione del 2007 per la riduzione degli oneri amministrativi al fine di raggiungere l´obiettivo di una riduzione del 25% entro il 2012; si dovrebbero fare progressi più rapidi in materia di conti annuali, diritto societario, fiscalità e dogane. Il Consiglio europeo sollecita la rapida adozione delle proposte di semplificazione all´esame del Consiglio e del Parlamento. Si invita la Commissione a concentrare ulteriormente gli sforzi sulla riduzione dell´onere normativo nel suo insieme, in particolare per le Pmi, anche proponendo concreti metodi di lavoro nel contesto dell´agenda per una regolamentazione intelligente. La Commissione si è impegnata a valutare l´impatto delle future normative sulle microimprese e ad esaminare attentamente l´acquis al fine di individuare gli obblighi vigenti, da cui le microimprese potrebbero essere esonerate. Il Consiglio europeo attende con interesse l´imminente relazione della Commissione per ritornare su tali questioni nella riunione del dicembre 2011; d) gli Stati membri provvederanno affinché le raccomandazioni specifiche per paese si rispecchino pienamente nelle decisioni nazionali in materia dipolitica di bilancio e di riforme strutturali, vista la loro cruciale importanza per garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche, creare posti di lavoro e favorire la crescita. A sostegno di quest´obiettivo, il Consiglio europeo chiede che il Consiglio, in collaborazione con la Commissione, adotti misure atte ad assicurare che tutte le azioni intraprese a livello di Unione europea sostengano pienamente la crescita economica e la creazione di posti di lavoro. 2. Energia, compreso il rendimento energetico, come pure ricerca e innovazione sono settori chiave per la promozione della crescita. Il Consiglio europeo farà il punto dei progressi compiuti in questi settori rispettivamente nel dicembre del 2011 e nel marzo del 2012, dopo gli orientamenti concreti indicati nel febbraio del 2011. Sollecita la rapida attuazione delle misure che avranno un impatto diretto sulla crescita. 3. Poiché la crisi ha accentuato la pressione sui bilanci nazionali, è importante ottimizzare l´utilizzo delle risorse disponibili, specialmente nei paesi che stanno attuando un programma di aggiustamento. Il Consiglio europeo chiede l´adozione entro la fine dell´anno delle proposte miranti ad aumentare temporaneamente i tassi di cofinanziamento per i fondi dell´Ue, insieme all´orientamento di tali fondi verso la crescita, la competitività e l´occupazione. Si invita la Bei a esaminare in stretta cooperazione con la Commissione le possibilità di contribuire ulteriormente alla promozione degli investimenti in Europa, anche per quanto riguarda i paesi che stanno attuando un programma di aggiustamento. 4. L´unione europea dispone ora di strumenti più efficaci per rafforzare la sua governance economica e assicurare l´adozione delle misure richieste per far uscire l´Europa dalla crisi: la strategia Europa 2020 continua a orientare l´Unione e gli Stati membri nel promuovere la realizzazione di riforme strutturali atte a favorire la crescita; il semestre europeo contribuirà ad assicurare che non deviino dal percorso previsto e attuino queste riforme in modo coordinato; infine il Patto euro plus segnerà un salto di qualità nel coordinamento della politica economica tra gli Stati membri partecipanti. Il pacchetto di sei atti legislativi sulla governance economica, concordato il mese scorso, consentirà un netto rafforzamento della sorveglianza e del coordinamento, necessario per garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche ed evitare l´accumulo di squilibri eccessivi. Il Consiglio europeo sottolinea la sua ferma volontà di attuare il nuovo quadro per assicurare che sia applicato in modo pieno ed efficace. Al riguardo, accoglie con favore l´intenzione della Commissione di rafforzare, all´interno della Commissione stessa, il ruolo del commissario competente ai fini di un controllo più rigoroso e di ulteriori strumenti di esecuzione. 5. Il prossimo semestre europeo dovrebbe essere il più ambizioso possibile e attingere pienamente agli insegnamenti del passato. Il Consiglio europeo si compiace dell´intenzione della Commissione di anticipare la sua analisi annuale della crescita al dicembre 2011, permettendo così al Consiglio di preparare in modo approfondito il Consiglio europeo della primavera 2012. I capi di Stato o di governo torneranno a discutere di alcuni temi del Patto euro plus nel dicembre 2011; saranno inoltre informati dei progressi compiuti nelle discussioni strutturate su questioni di coordinamento della politica fiscale. Sono in corso i lavori legislativi relativi alle proposte della Commissione concernenti una base imponibile consolidata comune per l´imposta sulle società. Il Consiglio europeo prende atto della proposta della Commissione relativa a una tassa sulle transazioni finanziarie. 6. Rafforzare la regolamentazione finanziaria rimane una priorità fondamentale a livello di Ue e mondiale. Dal 2008 sono stati ottenuti notevoli risultati con la riforma del nostro quadro di regolamentazione e vigilanza, ma occorre proseguire gli sforzi per affrontare i punti deboli del sistema finanziario e prevenire future crisi. Il Consiglio europeo si compiace dell´accordo raggiunto sulle vendite allo scoperto e auspica la rapida adozione di altre importanti proposte legislative come quelle relative ai derivati Otc e ai sistemi di garanzia dei depositi entro la fine di quest´anno e quelle relative ai requisiti patrimoniali entro l´estate 2012. Si rallegra delle proposte sui mercati degli strumenti finanziari e sull´abuso di mercato attende con interesse le proposte che la Commissione formulerà sulle agenzie di rating del credito e sulla gestione e risoluzione della crisi bancaria. Il Consiglio europeo si compiace dei progressi compiuti dal Consiglio Ecofin sulle misure destinate al settore bancario e invita il Consiglio a portare a termine i lavori nella sessione del 26 ottobre. Le misure in questione saranno una componente essenziale di un pacchetto di più ampie dimensioni, i cui altri elementi saranno decisi dal vertice euro del 26 ottobre. 7. Il presidente ha informato il Consiglio europeo in merito allo stato dei preparativi relativi al vertice euro del 23 e 26 ottobre. Il Consiglio europeo ha convenuto sulla necessità di coerenza delle attività della zona euro e dell´Unione europea, nel pieno rispetto dell´integrità dell´Unione europea nel suo insieme e del suo funzionamento a 27. In questo contesto la Commissione europea ha la responsabilità di assicurare il rispetto della legislazione dell´Ue da parte di tutti i 27 Stati membri, anche per quanto riguarda il mercato interno, e di salvaguardare la parità di condizioni tra tutti gli Stati membri, compresi quelli che non partecipano all´euro. Il presidente del vertice euro sarà designato dai capi di Stato o di governo della zona euro nella stessa occasione in cui il Consiglio europeo elegge il suo presidente e per la stessa durata. In attesa della prossima elezione, l´attuale presidente del Consiglio europeo presiederà le riunioni del vertice euro. Il presidente del vertice euro terrà costantemente informati gli Stati membri che non fanno parte della zona euro sui preparativi e i risultati dei vertici. Il Consiglio europeo prende atto dell´intenzione dei capi di Stato o di governo della zona euro di riflettere su un ulteriore rafforzamento della convergenza economica nella zona euro, sul miglioramento della disciplina di bilancio e l´approfondimento dell´unione economica, vagliando anche la possibilità di apportare modifiche limitate al trattato. Il Consiglio europeo ricorda che qualsiasi modifica dei trattati deve essere decisa dai 27 Stati membri. Il Consiglio europeo tornerà sulla questione a dicembre, sulla base di una relazione del presidente del Consiglio europeo in stretta collaborazione con il presidente della Commissione e il presidente dell´Eurogruppo. 8. Per quanto riguarda gli aspetti esterni della politica economica, l´Europa continuerà a promuovere scambi liberi, equi e aperti affermando al contempo i suoi interessi in uno spirito di reciprocità e di mutuo vantaggio in relazione alle maggiori economie mondiali. L´unione europea può adottare una serie di misure nell´ambito delle relazioni esterne che possono contribuire a rilanciare il suo potenziale di crescita nel breve e lungo termine: a) mentre il rafforzamento ed ampliamento del sistema multilaterale e la conclusione del ciclo di Doha nel quadro dell´Omc restano obiettivi cruciali considerati i benefici attesi in termini di crescita e creazione di posti di lavoro, occorre riaffermare l´importanza degli accordi bilaterali e regionali, in particolare con i partner strategici e con quelli i cui mercati sono in rapida espansione. Tale impegno dovrebbe orientarsi in particolare verso l´eliminazione degli ostacoli agli scambi, il miglioramento dell´accesso al mercato, condizioni di investimento appropriate, la protezione della proprietà intellettuale, l´accesso alle materie prime e l´apertura dei mercati degli appalti pubblici. In merito a quest´ultimo punto, il Consiglio europeo attende con interesse l´imminente proposta, da parte della Commissione, di uno strumento dell´Ue; b) l´Unione dovrebbe mettere a frutto le relazioni speciali che intrattiene con le regioni limitrofe al fine di favorire legami economici più stretti ed aprire nuove opportunità di scambi ed investimenti, anche perseguendo, ove opportuno, accordi di libero scambio globali e approfonditi. La promozione di un contesto più favorevole alle imprese in tutto il vicinato dell´Ue è un investimento essenziale ai fini di una più estesa prosperità regionale. L´unione dovrebbe mirare all´integrazione di settori specifici che hanno un impatto significativo sulla crescita e l´occupazione, quali l´energia e il trasporto aereo; c) l´Unione dovrebbe inoltre cercare di sfruttare appieno i vantaggi di un contesto normativo che disciplina uno spazio economico in espansione ed assumere un ruolo guida nella fissazione delle norme. Dovrebbe elaborare una politica d´investimento globale, volta a realizzare in modo efficace la liberalizzazione e la protezione reciproche degli investimenti quale parte integrante della politica commerciale comune dell´Unione nel suo insieme. Dovrebbe inoltre garantire una maggiore coerenza tra gli aspetti esterni delle politiche settoriali quali l´energia, i trasporti e i visti, nel quadro dell´equilibrio complessivo degli interessi economici e degli obiettivi di politica estera dell´Unione. 9. I lavori su tali questioni saranno portati avanti in via prioritaria, prevedendo le risorse e gli strumenti necessari. Si invita la Commissione a riferire sui progressi compiuti entro la primavera 2012. A seconda delle esigenze, i vertici dell´Ue con i paesi terzi e le regioni terze saranno maggiormente incentrati sulla soluzione delle questioni in sospeso in relazione agli accordi in corso di negoziato. Ii. G20 10. Il Consiglio europeo ha discusso i preparativi per il vertice del G20 di Cannes, confermando gli orientamenti convenuti dal Consiglio in preparazione delle riunioni ministeriali del G20 in materia di finanza, agricoltura, occupazione e sviluppo. 11. Per mantenere la stabilità finanziaria, ripristinare la fiducia e sostenere la crescita e la creazione di posti di lavoro è necessaria un´azione determinata. Il G20 dovrebbe approvare un piano d´azione ambizioso contenente specifici impegni e misure da parte di tutti i paesi del G20 per rispondere alle gravi sfide poste dall´attuale rallentamento dell´economia e per assicurare una crescita forte, sostenibile ed equilibrata attuando nel contempo un risanamento di bilancio credibile. 12. Il vertice di Cannes dovrebbe inoltre realizzare progressi concreti nei seguenti ambiti: a) riformare il sistema monetario internazionale, in particolare rafforzando gli strumenti di sorveglianza e di gestione delle crisi e migliorando il coordinamento delle politiche economiche e monetarie; politiche macroeconomiche sane dovrebbero essere lo strumento privilegiato per rispondere agli shock dei flussi finanziari ed il vertice del G20 dovrebbe continuare a promuovere mercati dei capitali aperti ed evitare il protezionismo finanziario; si attendono ulteriori progressi su un percorso basato sui criteri allo scopo di ampliare il paniere del diritto speciale di prelievo, quale contributo all´evoluzione del sistema monetario internazionale sulla base dei criteri vigenti. Il G20 dovrebbe fare in modo che l´Fmi disponga di risorse adeguate per far fronte alle sue responsabilità sistemiche e inoltre valutare eventuali contributi all´Fmi da parte di paesi con un consistente surplus esterno. B) rafforzare la regolamentazione e la vigilanza del settore finanziario, assicurando l´attuazione piena e coerente degli impegni precedenti, che implica l´attuazione tempestiva e coerente di "Basilea Ii", "Basilea Ii - 5" e "Basilea Iii", la riforma dei derivati Otc e i principi e gli standard retributivi. È necessario progredire nella realizzazione di quadri coerenti a livello internazionale per tutti gli istituti finanziari di importanza sistemica, nella definizione e pubblicazione di un elenco dei paesi e territori non cooperativi, nella convergenza dei principi contabili, nel rafforzamento della regolamentazione del sistema bancario parallelo, nella lotta all´esistenza di paradisi fiscali nonché nella riduzione dell´eccessivo affidamento sui rating del credito. Per tenere il passo con l´ambiziosa riforma finanziaria saranno rafforzati la base istituzionale, le risorse e la governance del consiglio per la stabilità finanziaria. Si dovrebbe esplorare e sviluppare ulteriormente l´opportunità di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie a livello mondiale; c) affrontare l´eccessiva volatilità dei prezzi dei prodotti di base, segnatamente rafforzando la trasparenza dei relativi mercati e migliorando il funzionamento e la regolamentazione dei mercati dei derivati; il piano d´azione del G20 sulla volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari e sull´agricoltura costituisce un importante passo avanti verso una risposta, coordinata a livello internazionale, alla sfida della sicurezza dell´approvvigionamento alimentare; d) promuovere la ripresa mondiale ed una crescita sostenibile ed inclusiva sostenendo un´attiva agenda di negoziati Omc, anche per i paesi meno avanzati, e applicando appieno, con misure concrete, l´agenda di sviluppo del G20; dovrebbe essere rafforzata anche la dimensione sociale della globalizzazione; e) far progredire la liberalizzazione internazionale degli scambi e resistere al protezionismo in particolare concordando un programma credibile quale base per la conclusione del ciclo di Doha per lo sviluppo ed esaminare approcci innovativi per rafforzare il sistema commerciale multilaterale; f) combattere i cambiamenti climatici, in particolare mobilitando fonti per i finanziamenti relativi ai cambiamenti climatici. Iii. Cambiamenti Climatici - 13. Il Consiglio europeo approva le conclusioni del Consiglio del 4 e 10 ottobre 2011 che illustrano in dettaglio la posizione dell´Ue per la conferenza di Durban sui cambiamenti climatici. Sottolinea che per raggiungere l´obiettivo concordato di un aumento massimo delle temperature globali di 2ºC è essenziale un regime internazionale ambizioso inteso a combattere i cambiamenti climatici. L´unione europea si adopererà per un risultato ambizioso ed equilibrato della conferenza di Durban, basandosi su quanto convenuto l´anno scorso a Cancun. Urge concordare un processo volto a conseguire un quadro giuridicamente vincolante completo e un calendario chiaro, che assicuri la partecipazione globale anche da parte delle grandi economie. Il Consiglio europeo conferma l´apertura dell´Unione europea a un secondo periodo di adempimento ai sensi del protocollo di Kyoto nell´ambito di una transizione a tale quadro, come stabilito dal Consiglio il 10 ottobre 2011. 14. Il Consiglio europeo si compiace dei lavori in corso in seno al Gruppo ad alto livello sulla sostenibilità mondiale, istituito dal Segretario generale dell´Onu, per trovare nuovi modi efficaci di promuovere lo sviluppo sostenibile globale. Iv. Politica Estera - 15. L´europa conferma il suo impegno a sostenere la trasformazione democratica del suo vicinato meridionale tramite la politica europea di vicinato. La transizione democratica e lo sviluppo economico dell´intera regione sono ancora essenziali per l´instaurarsi della democrazia, nel pieno rispetto dello stato di diritto e dei diritti umani e civili. Il rapido avvio di progetti concreti nell´ambito dell´Unione per il Mediterraneo può contribuire in larga misura a tale processo. 16. La morte di Muammar Gheddafi segna la fine di un´era di dispotismo e repressione troppo a lungo patiti dal popolo libico. La Libia oggi può voltare pagina nella sua storia, cercare la riconciliazione nazionale e avviarsi verso un nuovo futuro democratico. Il Consiglio europeo rende omaggio al coraggio e alla determinazione mostrati dal popolo della Libia. Attende con interesse la formazione di un governo inclusivo e largamente rappresentativo, l´avvio di una transizione democratica, pacifica e trasparente che coinvolga tutti i libici e la preparazione di elezioni libere e regolari conformemente alla dichiarazione costituzionale del Consiglio nazionale di transizione. Ribadisce l´impegno dell´Unione europea a sostenere la nascita di una Libia democratica. Il Consiglio europeo ribadisce il suo sostegno a un Egitto democratico, pluralistico e stabile quale partner fondamentale per l´Ue. Le autorità provvisorie hanno il compito cruciale di organizzare le prime elezioni trasparenti e democratiche, garantendo l´ordine pubblico in maniera rispettosa dei diritti umani. Il Consiglio europeo è preoccupato dei recenti tragici scontri avvenuti in Egitto e sottolinea l´importanza di promuovere e proteggere la libertà di religione o di convinzione, compresa la tutela delle minoranze religiose, quale componente essenziale di ogni società democratica. Il Consiglio europeo accoglie con favore lo svolgimento in data odierna delle prime elezioni libere in Tunisia. L´unione europea sosterrà le nuove autorità negli sforzi messi in atto a favore della democratizzazione e di uno sviluppo economico sostenibile, anche attraverso la task force Ue‑tunisia. 17. Il Consiglio europeo appoggia pienamente le conclusioni del Consiglio sulla Siria adottate il 10 ottobre. Il popolo siriano deve poter definire il futuro del paese, senza il timore della repressione. Il Consiglio europeo si compiace degli sforzi compiuti dall´opposizione politica per instaurare una piattaforma unitaria. La creazione del Consiglio nazionale siriano è un positivo passo avanti. Il Consiglio europeo continua a essere seriamente preoccupato della situazione attuale in Siria e sottolinea il forte sostegno al popolo siriano che esprime le sue aspirazioni legittime a una vita libera e dignitosa. Condanna con la massima fermezza la repressione brutale in atto da parte del regime siriano contro la popolazione nonché le diffuse violazioni dei diritti umani. Il presidente Assad deve farsi da parte per rendere possibile la transizione politica in Siria. L´ue ha deciso di imporre misure restrittive destinate a colpire le persone responsabili della violenta repressione o ad essa associate nonché coloro che sostengono il regime o ne traggono vantaggi e non la popolazione civile. Fino a quando persisterà la repressione della popolazione civile, l´Ue imporrà misure nuove e più generali nei confronti del regime. Il Consiglio europeo esorta tutti i membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ad assumersi le proprie responsabilità riguardo alla situazione in Siria. 18. Il Consiglio europeo si compiace del rafforzamento delle misure restrittive dell´Ue nei confronti dell´Iran a causa delle inaccettabili violazioni dei diritti umani e dell´adozione di misure restrittive nei confronti di cinque persone a seguito del complotto sventato di assassinare l´ambasciatore del Regno dell´Arabia Saudita presso gli Stati Uniti. Esorta l´Iran a rispettare tutti gli obblighi derivanti dal diritto internazionale. Esprime la sua preoccupazione costante riguardo all´espansione dei programmi nucleare e missilistico dell´Iran, in violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell´Onu e dell´Aiea, come pure per la mancanza di cooperazione con l´Aiea al fine di risolvere le questioni in sospeso, comprese quelle che indicano l´esistenza di una possibile dimensione militare del programma nucleare. Insiste con l´Iran affinché si impegni in colloqui costruttivi e sostanziali con il gruppo E3+3 per giungere, sulla questione del nucleare, a una soluzione globale, negoziata e di lungo termine al fine di evitare possibili misure restrittive ulteriori. Allo stesso tempo il Consiglio europeo invita il Consiglio "Affari esteri" a predisporre nuove misure restrittive che saranno decise ed attuate a tempo debito qualora l´Iran continui a non collaborare seriamente e a non rispettare gli obblighi che gli incombono. Sottoscrive la dichiarazione dell´alto rappresentante del 21 settembre. Ribadisce l´impegno dell´Unione europea a adoprarsi per una soluzione diplomatica della questione. 19. Il Consiglio europeo si compiace del secondo vertice del partenariato orientale tenutosi a Varsavia il 29 e 30 settembre e apprezza l´intenzione dell´alto rappresentante e della Commissione europea di proporre una tabella di marcia che elenchi obiettivi, strumenti ed azioni in vista del prossimo vertice del partenariato orientale nel secondo semestre del 2013. Il ritmo e la portata dell´associazione politica e dell´integrazione economica di questi paesi con l´Ue dipenderà dalla loro adesione ai principi democratici e allo stato di diritto, che sono il fondamento del partenariato. Dichiarazione Del Consiglio Europeo - Il Consiglio europeo ha accolto con grande soddisfazione l´annuncio della cessazione dell´attività terroristica dell´Eta comunicato il 20 ottobre. È senza dubbio la vittoria della democrazia e della libertà in Spagna e in tutta l´Unione e, a questo riguardo, il Consiglio europeo desidera esprimere il suo apprezzamento al governo, ai partiti politici, alle forze di sicurezza, alle autorità di contrasto e all´intera società spagnola per la fermezza e determinazione dimostrate nella lunga lotta contro la violenza terroristica. Un riconoscimento è dovuto anche all´inestimabile cooperazione e solidarietà ricevute dall´Europa, con uno speciale ringraziamento al popolo e al governo francesi. Un ricordo particolare va alle vittime di questa violenza, ricordo che non deve venir meno affinché questa violenza, che mai avrebbe dovuto prodursi, non si ripeta mai più.  
   
 

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