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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Gennaio 2007
 
   
  ZERO ALCOOL NEL SANGUE DEI NEOPATENTATI

 
   
  Strasburgo, 22 gennaio 2007 - Gli incidenti stradali causano ogni anno più di 40. 000 morti, con un costo di 180 miliardi di euro (2% del Pil dell´Ue). Si è quindi ancora ben lontani dall´obiettivo di dimezzare il loro numero entro il 2010. Tasso zero di alcolemia per i neopatentati, armonizzazione della segnaletica, divieto di sorpasso per gli autocarri di più di 12 tonnellate, sanzioni severe e sviluppo di nuove tecnologie, sono la ricetta del Parlamento per garantire una maggiore sicurezza stradale. Partendo dalla considerazione che i progressi compiuti in tutta l´Ue in materia di sicurezza stradale non sono ancora sufficienti a dimezzare gli incidenti entro il 2010, come era stato prefisso dal Programma di azione europeo, Il Parlamento propone una serie di misure per aggiungere tale obiettivo. La relazione di Ewa Hedkvist Petersen (Pse, Se) sostiene anzitutto che occorre concentrarsi in via prioritaria su una serie di politiche miranti a un´attuazione più efficace della legislazione (cinture di sicurezza, limiti di velocità, rispetto dei codici stradali), al miglioramento delle norme di idoneità alla guida (patenti, comportamento dei conducenti, rispetto dei pedoni), al miglioramento delle infrastrutture (qualità delle reti autostradali e stradali, corsie stradali e segnaletica) e al miglioramento dei veicoli (controlli periodici, modelli). Il Parlamento chiede poi agli Stati membri di valutare l´introduzione di un tasso massimo di alcolemia dello zero per mille per i giovani conducenti nonché per gli autisti che guidano veicoli per il trasporto di passeggeri e merci pericolose. Maggiori risorse dovrebbero inoltre essere destinate alla ricerca e alla lotta contro la guida sotto l´effetto di stupefacenti. I deputati sollecitano poi un rafforzamento degli sforzi tesi a un maggiore impiego delle cinture di sicurezza in tutti i veicoli. Al riguardo, peraltro, i deputati ritengono particolarmente importante che le infrazioni alle norme in materia di eccesso di velocità, uso delle cinture di sicurezza e guida in stato di ebbrezza vengano punite «in modo efficace e con severe sanzioni», indipendentemente dal fatto che tali infrazioni siano avvenute nel paese d´origine del cittadino o in un altro Stato membro. Compiacendosi della proposta della Commissione sull´uso di specchietti retrovisori privi di angoli ciechi, il Parlamento le chiede anche iniziative volte a imporre l´obbligo di guida con i fari di giorno, la segnalazione dei contorni dei mezzi pesanti con strisce catarifrangenti, e l´estensione del divieto di sorpasso per gli autocarri di oltre 12 tonnellate a tutte le strade a una e due corsie. Invita poi gli Stati membri a elaborare un Piano d’azione sulla formazione e l’educazione stradale, capace di coprire l´intero ciclo di studi degli alunni, dai 3 ai 18 anni, in tutti gli istituti scolastici dell´Unione, e reputa opportuno stabilire norme di formazione e misure di sicurezza per permettere di fare pratica accompagnata a partire dall’età di 16 anni. Ma la Commissione è anche invitata a occuparsi della definizione di regole minime comuni in materia di esami e certificazione degli istruttori di scuola guida e ad elaborare norme per un accesso non discriminatorio dei portatori di handicap alla patente di guida. In considerazione dell´elevato numero di incidenti e di decessi nei pressi dei cantieri stradali, i deputati invitano la Commissione ad elaborare orientamenti comuni sugli obblighi da rispettare per garantire la sicurezza dei tratti in cui si svolgono lavori. La sollecitano poi ad effettuare uno studio sull´armonizzazione della segnaletica stradale in Europa quale mezzo per migliorare la sicurezza delle strade, «dal momento che una segnaletica poco chiara o incoerente causa inutili rischi per la sicurezza stradale». Secondo il Parlamento, anche le tecnologie permettono, nel lungo periodo, di evitare in modo molto significativo gli incidenti mortali. Per questo motivo sollecita l´intensificazione della ricerca e della cooperazione tra tutti i soggetti interessati, per promuovere la rapida introduzione delle tecnologie più promettenti. In tale contesto, ritiene che, nell´ampia scelta delle tecnologie, meritino particolare attenzione le seguenti soluzioni: spie di allarme per le cinture di sicurezza e sistemi avanzati di contenimento, controllo elettronico della stabilità (Esc), sistemi di limitazione della velocità, alcolock, dispositivi ausiliari attivi (frenata di emergenza assistita, sistemi di regolazione della velocità adattativi, sistemi di avviso di uscita di corsia, controllo a ultrasuoni dell´angolo cieco, dispositivi di controllo degli ammortizzatori) e la chiamata elettronica. La relazione, infine, invita la Commissione e gli Stati membri a promuovere maggiormente la conoscenza del numero internazionale di emergenza 112 e invita i Paesi che ancora non l´hanno attivato, a rendere il servizio disponibile al fine di migliorare la situazione nell´Ue. Background - Globalmente, nei paesi che oggi formano l’Unione europea si sono registrate 50. 000 vittime della strada nel 2001 e l’obiettivo comune, proposto nel 2001 e aggiornato dopo l’allargamento nel 2004, è di non superare le 25. 000 vittime all’anno entro il 2010. Nel 2005, sono decedute in Europa 41. 600 persone, pari a una riduzione del 17,5% in 4 anni. Un ritmo insufficiente per raggiungere l´obiettivo preposto. Particolarmente allarmante è il dato che riguarda i motociclisti. I centauri morti sulla strada sono aumentati del 5,6% fra il 2000 e il 2003, mentre nello stesso periodo il totale delle vittime della strada è diminuito del 12%. Il numero di motociclisti che hanno perso la vita sulle strade in Italia, Belgio, Svezia e Regno Unito è aumentato rispettivamente del 40%, 39%, 21% e 15%. Ma anche i giovani di età compresa fra i 18 e i 25 anni sono una categoria a rischio: questo 10% della popolazione rappresenta il 21% delle vittime, così come i pedoni, soprattutto anziani, che contano 5. 400 vittime e i ciclisti (2. 000 vittime). L´italia si piazza seconda in Europa, dopo la Germania, nella poco onorevole classifica degli incidenti stradali ed è insidiata solo dal Regno Unito. Nel nostro Paese nel 2004 si sono infatti verificati 224. 553 incidenti (contro i 339. 000 in Germania e 214. 000 in Regno Unito) che hanno coinvolto quasi 428. 000 automobili e causato 322. 225 vittime, di cui 5. 625 sono decedute (3. 739 conducenti, 1. 164 passeggeri e 710 pedoni), di cui 1. 133 donne e 4. 492 uomini. I decessi di giovani tra i 18 e 24 anni sono stati più di mille, leggermente inferiori a quelli registrati tra le persone di più i 65 anni. .  
   
 

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