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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Ottobre 2011
 
   
  UE, APPALTI PUBBLICI: NUOVE REGOLE PIÙ SEMPLICI E FLESSIBILI

 
   
  Strasburgo, 26 ottobre 2011 - Le regole europee sugli appalti pubblici dovrebbero essere semplificate per permettere alle piccole e medie imprese di accedere più facilmente alle gare d´appalto, affermano i deputati in una risoluzione approvata martedì. In particolare, propongono che l´appalto sia assegnato non solo all´offerta più bassa, ma anche a quella più innovativa o con un miglior impatto ambientale. La Commissione presenterà le proposte di riforma a dicembre. Gli appalti pubblici rappresentano circa il 17% del Pil dell´Ue. Utilizzare i fondi pubblici nel modo più efficace per rilanciare l´economia è vitale in un periodo di crisi, secondo quanto sostengono i deputati in una risoluzione preparata da Heide Rühle (Verdi/ale, De) e approvata per alzata di mano. Il testo è il contributo del Parlamento alla preparazione delle proposte legislative di riforma che la Commissione presenterà a dicembre. "In questa crisi profonda, abbiamo bisogno di regole chiare: solo così le autorità pubbliche potranno sostenere innovazione e crescita", ha detto la relatrice durante il dibattito. Un passaporto elettronico per le imprese - Fra le varie proposte approvate dall´Aula per semplificare le procedure di assegnazione di un appalto vi è la creazione di un passaporto elettronico che certifichi rapidamente il rispetto, da parte dell´impresa in gara, delle regole comunitarie in materia. I deputati, per semplificare ulteriormente l´iter amministrativo, propongono l´autocertificazione sul possesso dei requisiti per partecipare all´appalto e che la richiesta della documentazione originale da parte delle autorità si faccia solo per le imprese selezionate per la fase finale della gara. Accesso più facile per le Pmi - Le piccole imprese ottengono una percentuale di contratti pubblici minore rispetto al loro peso nell´economia europea: circa il 31-38% rispetto a una partecipazione globale all´economia stimata al 52%. Il motivo principale, secondo il Parlamento, sono le procedure di accesso agli appalti, oggi troppo complicate e costose. L´aula propone quindi la possibilità di suddividere in lotti gli appalti, che dovrebbe garantire alle piccole e medie imprese migliori possibilità di partecipazione alle gare. I deputati chiedono inoltre alla Commissione di verificare "se per il subappalto siano necessarie nuove norme, ad esempio l´istituzione di una catena di responsabilità" per evitare che le Pmi subappaltatrici siano soggette a condizioni peggiori di quelle applicabili all´impresa principale che si è aggiudicata l´appalto. Criteri più ampi per l´assegnazione di appalti - I deputati affermano che il criterio del "prezzo più basso" non dovrebbe più essere un fattore determinante per l´assegnazione dei contratti, ma dovrebbe essere sostituito da criteri più ampi che includano l´impatto sociale e ambientale della proposta e prendano in considerazione l´intero ciclo di produzione del bene o del servizio in appalto. I deputati sottolineano che tale proposta risulta vantaggiosa soprattutto per settori specifici quali ospedali, case di riposo, scuole e asili; per garantire un accesso ad alimenti salutari e con un buon rapporto qualità/prezzo e non solo all´opzione meno costosa disponibile. Allargare i criteri di selezione e ammettere sistematicamente offerte alternative permetterebbe, secondo il Parlamento, alle imprese in gara di proporre nuove soluzioni e fare degli appalti un motore d´innovazione, secondo gli obiettivi della strategia Ue2020. Infine, i deputati chiedono alla Commissione di valutare l´adeguatezza delle soglie esistenti per gli appalti di beni e di servizi.  
   
 

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