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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Ottobre 2011
 
   
  MILANO: DA GENNAIO RIDOTTI DEL 20% I CANONI DEGLI ALLOGGI ERP UN ACCORDO CHE LA CITTÀ ASPETTAVA DA 5 ANNI.

 
   
  Milano, 26 ottobre 2011 - Canoni di edilizia residenziale pubblica ridotti del 20% per gli inquilini delle case popolari Erp con redditi Isee inferiori ai 35 mila euro e taglio del 15% della bolletta per i servizi resi dall’Aler. Sono i due provvedimenti più importanti scaturiti dall’accordo tra il Comune di Milano e i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Sunia, Sicet, Unione Inquilini, Federcasa, Conia, Ugl, Asia-usb, Uniat) che rimodula in via provvisoria le spese di chi alloggia nelle case comunali: l’accordo, infatti, ha effetto dal 1° gennaio al 31 marzo 2012. Entro questa data sarà stipulata una nuova intesa di carattere definitivo, la cui decorrenza verrà stabilita tra le parti nell’accordo stesso. “In soli quattro 4 mesi – afferma l’assessore alla Casa e ai Lavori pubblici Lucia Castellano – siamo riusciti a realizzare un accordo che la città aspettava da 5 anni. È un segnale concreto della buona volontà dell’Amministrazione comunale che, in un momento di difficoltà economica e sociale per molti cittadini, rinuncia a una quota di entrata per venire incontro alle esigenze degli inquilini delle case popolari: riduciamo il canone, mantenendo la quantità e qualità dei servizi offerti. Il mio auspicio è che adesso si riduca la morosità: per l’arretrato il Comune offrirà forme di rateizzazione. Ringrazio i sindacati, con cui continueremo a lavorare nei prossimi mesi per la definizione dell’accordo definitivo e dell’anagrafe degli inquilini”. A beneficiare delle nuove misure relative ai canoni calcolati sulla base della legge regionale 27 del 2009 sono circa 12mila utenti su 23mila complessivi che abitano nella case del Comune. La riduzione del 20% sarà applicata a chi ha denunciato un reddito Isee inferiore ai 35 mila euro. Sono esclusi coloro che in base alla legge 27 pagano già i canoni minimi e coloro che non hanno subito incrementi di canone. Riguarderà tutti gli inquilini, invece, il taglio della bolletta per i servizi dell’Aler (pulizia degli immobili, taglio del verde ad eccezione delle spese non comprimibili come lo stipendio del portiere). I contenuti dell’accordo saranno vigenti per i primi tre mesi del 2012. Nel frattempo l’Amministrazione comunale di concerto con i sindacati eseguirà un’indagine sulle condizioni delle case Erp. Qualora il valore degli immobili risultasse diverso da quello stimato, saranno rivisti anche i canoni, riducendoli o elevandoli sulla base quindi di criteri oggettivi. L’accordo definitivo determinerà le regole per conguagliare la riduzione transitoria, rispetto ai risultati dell’indagine. Un’altra misura stabilita nell’accordo a favore delle fasce meno abbienti è il contributo del Comune per le spese di riscaldamento che viene esteso a coloro che hanno un reddito fino a 9mila euro calcolati col metodo Isee. A beneficiarne saranno 7.000 inquilini contro gli attuali 4.500. Per quanto riguarda i costi di questa operazione, il taglio dei canoni comporta una riduzione nelle casse comunali di 1.240.000 euro che saranno compensati con i miglioramenti di gestione e il recupero delle morosità. I contributi per il riscaldamento passano dagli attuali 1.150.000 a 1.850.000 euro: la differenza sarà coperta grazie al fondo di solidarietà di 3 milioni di euro che ogni anno è vincolato per le spese di sostegno sociale agli inquilini meno abbienti degli alloggi Erp.  
   
 

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