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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Ottobre 2011
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: PREPARAZIONE DEL VERTICE EUROZONA

 
   
  Strasburgo, 26 ottobre 2011 - I principali portavoce dei gruppi politici del Parlamento hanno tenuto martedì un dibattito per discutere il Vertice Eurozona di oggi , che mira a fornire gli strumenti necessari per gestire la crisi. I deputati in generale hanno criticato la gestione dei summit europei, sostenendo che già l´anno scorso era stato dimostrato che questi non sono lo strumento per gestire la crisi. Jerzy Buzek (Presidente del Pe): "Questa crisi fornisce a tutti l´opportunità di agire, ma dobbiamo fare attenzione alla frammentazione tra i paesi della zona euro e quelli che non vi partecipano". Corien Wortmann Kool (Ppe, Nl): "La causa della crisi del debito è da attribuirsi ad alcuni Stati membri, ma tutti ne stiamo pagando le conseguenze e quindi dobbiamo trovare una soluzione comune. E´ inoltre importante garantire l´indipendenza della Bce". Martin Schulz (S&d, De): "Il problema più grande è che le regole sono state annunciate, ma in seguito non sono state implementate. Abbiamo bisogno di modificare questa situazione, in modo da ripristinare la fiducia indispensabile per i politici". Guy Verhofsadt (Alde, Be): "Il Vertice di domani sarà davvero in grado di aprire un varco? Non sono convinto che l´utilizzo dell´Efsf (fondo salvastati) per garantire il 20% del debito funzionerà. Ciò di cui abbiamo bisogno sono gli Eurobond". Jan Zahradil (Ecr, Cz): "Nella migliore delle ipotesi le decisioni di domani ci permetteranno di guadagnare un po´ di tempo, forse due o tre anni. Domani sapremo se l´Europa ha ancora degli statisti dotati di una visione oppure se ha solo dei poltiici". Rebecca Harms (Verdi, De): "Non siamo in grado di gestire l´Eurozona con dei Vertici. Abbiamo bisogno di una modifica dei Trattati, perché il modo in cui è stata gestita la Grecia è un chiaro esempio di come non avremmo dovuto agire". Lothar Bisky (Gue/ngl, De): "L´abile utilizzo dell´Efsf è un inganno tecnico. Al pari dei credit default swap, può diventare un´arma di distruzione di massa". Francesco Speroni (Efd, It): "Le decisioni adottate dall´Unione europea in questa crisi allontano sempre più i suoi cittadini. Non possiamo continuare a trasferire il potere all´Ue".  
   
 

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