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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Ottobre 2011
 
   
  ACCORDI E ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE: LA COMMISSIONE EUROPEA INVIA COMUNICAZIONE DEGLI ADDEBITI SU UN ACCORDO DI NON CONCORRENZA CON TELEFONICA E PORTUGAL TELECOM

 
   
   Bruxelles, 26 ottobre 2011 - La Commissione europea ha inviato una comunicazione degli addebiti a Telefónica e Portugal Telecom, lŽincumbent delle telecomunicazioni spagnole e portoghesi sul loro accordo di non concorrenza sui mercati delle telecomunicazioni iberica. La Commissione ritiene, in via preliminare che lŽaccordo limiti la concorrenza in violazione delle regole di concorrenza nella Ue che proibiscono pratiche commerciali restrittive. LŽinvio di una comunicazione degli addebiti non pregiudica lŽesito delle indagini. Nel gennaio 2011 la Commissione ha aperto unŽindagine sul contratto, stipulato nel luglio 2010, per cui Telefonica e Portugal Telecom ha accettato di non competere nel mercato iberico. LŽaccordo è stato parte dellŽacquisizione nel 2010 da Telefónica, il controllo esclusivo della brasiliana Vivo operatore di telefonia mobile, che fino ad allora era stato tenuto congiuntamente dalle parti. In questa fase dellŽindagine, la Commissione ritiene che lŽaccordo è stato progettato per isolare i mercati, che potrebbe portare ad aumenti dei prezzi e ridurre la scelta del consumatore. Telefónica e Portugal Telecom hanno terminato il loro accordo di non concorrenza nel febbraio 2011, dopo lŽavvio del procedimento in antitrust e abuso di posizione dominante da parte della Commissione, ma resta il fatto che lŽaccordo esisteva. Le clausole di non concorrenza sono tra i più gravi ad una concorrenza sana e leale. Tra gli accordi vietati dallŽarticolo 101 del trattato sul funzionamento dellŽUnione europea sono quelli che "fissare, direttamente o indirettamente, lŽacquisto o la vendita" e "ripartire i mercati o le fonti di fornitura ". La comunicazione degli addebiti riguarda solo la cooperazione tra le due società dopo lŽacquisizione di Vivo. L’ invio di una comunicazione degli addebiti è un passo critico delle procedure convenzionali e di abuso di posizione dominante, ma questo non è lŽultimo. Le aziende hanno un periodo di due mesi per rispondere. Tra gli altri diritti processuali, possono anche consultare il file e chiedere di essere sentite.  
   
 

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