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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Ottobre 2011
 
   
  LA PAROLA SCENICA: LEO NUCCI IN RECITAL AL FESTIVAL VERDI 2011 ROMANZE DA CAMERA E CELEBRI ARIE D’OPERA INTERPRETATE DAL GRANDE BARITONO

 
   
   Parma, 26 ottobre 2011 - Sarà il grande Leo Nucci a chiudere l’intenso calendario del Festival Verdi 2011 venerdì 28 ottobre, alle ore 20.30, al Teatro Regio di Parma, con un eccezionale appuntamento dal suggestivo titolo La parola scenica. Concepito come un nuovo, vero spettacolo, col susseguirsi di romanze da camera e arie d’opera col ritmo incalzante delle azioni di un dramma verdiano, l’imperdibile appuntamento avrà protagonista assoluto l’amatissimo baritono, accompagnato da Paolo Marcarini, autore degli arrangiamenti, al pianoforte, Anna Loro all’arpa e Massimo Repellini al violoncello. Era stato proprio Verdi a coniare l’espressione “parola scenica” come una dichiarazione di poetica, di estetica e di vita: «Per parole sceniche intendo quelle che scolpiscono una situazione od un carattere, le quali sono sempre anche potentissime sul pubblico. So bene che talvolta è difficile darle forma eletta e poetica. Ma…(perdonate la bestemmia) tanto il poeta che il maestro devono avere il talento e il coraggio di non fare né poesia né musica». Questo spettacolo, che Leo Nucci, universalmente riconosciuto interprete verdiano di riferimento, dedica a Verdi e al Festival Verdi, nasce da quel continuo bisogno di stimoli nuovi che è comune ai grandi artisti: bisogno di creare e di dare luce nuova a ciò che esiste già. Ecco come il grande baritono e l’amico d’antica data Paolo Marcarini hanno inteso rigenerare il modo di fare opera dal suo interno, volgendosi alle radici del recitar cantando, così da creare uno spettacolo in cui anche la parte strumentale affidata al pianoforte non è interludio, ma è parte fondamentale dell’azione musicale. Nato a Castiglione dei Pepoli, in provincia di Bologna, Leo Nucci, ha studiato canto con Giuseppe Marchesi e si è perfezionato poi con Ottavio Bizzarri e Mario Bigazzi. Il suo debutto sulla scena lirica risale al 1967, al Teatro Sperimentale “A. Belli” di Spoleto come Figaro ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini, lo stesso ruolo col quale debutta dieci anni dopo al Teatro alla Scala. Nel 1978 è chiamato alla Royal Opera House Covent Garden di Londra per cantare in Luisa Miller. Oggi è considerato il maggior baritono in carriera e le sue interpretazioni, in particolare nel repertorio verdiano, come confermano le sue tante apparizioni sul palco del Teatro Regio di Parma ed al Festival Verdi, sono considerate imprescindibile punto di riferimento per l’arte del belcanto. L’artista, di casa al Teatro Regio e amatissimo dal suo pubblico, offrirà per la prima volta la sua interpretazione di alcune romanze da camera - fra cui una scritta sulle parole di un coro dell’Adelchi di Alessandro Manzoni - oltre a riproporre memorabili pagine tratte da Macbeth, Vespri siciliani, Otello e Falstaff. Ancora una volta una festa, che Leo Nucci ha voluto dedicare al Circolo Culturale Parma Lirica nel suo Quarantennale.  
   
 

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