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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Ottobre 2011
 
   
  RETROCESSIONE DIPENDENTI. VENDOLA E INTRONA SCRIVONO A ROMA

 
   
   Bari, 26 ottobre 2011 - Vendola e Introna al lavoro per risolvere il problema dei dipendenti regionali “retrocessi” dalla fascia D alla C, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha cancellato i concorsi superati nel 1998 e del 1999. L’ordine del giorno approvato all’unanimità in Consiglio regionale nella seduta del 18 ottobre è stato trasmesso a tutti i Parlamentari pugliesi con una nota congiunta a firma dei presidenti della Regione, Nichi Vendola, e dell’Assemblea, Onofrio Introna.
dopo l’approvazione della norma che riconosce lo svolgimento delle mansioni superiori al personale interessato, la trasmissione a Roma del documento unitario che sollecita un intervento normativo nazionale “risolutivo” è il secondo degli impegni assolti nei confronti di “risorse umane e professionali essenziali per la Regione”, insistono i presidenti.
L’ordine del giorno consiliare è stato inviato sempre a firma Vendola e Introna anche a Palazzo Chigi, ai presidenti di Camera e Senato e al ministro Fitto. “Sui tavoli romani il problema è già noto ed è al centro di un confronto aperto con i tecnici del Ministero per le Regioni”, ricorda Vendola. “I diritti soggettivi dei lavoratori – aggiunge - sono indicati come aspetto prioritario del problema e i drammi umani e personali prevalgono sulle oggettive esigenze dell’Ente, comunque penalizzato nel funzionamento della macchina amministrativa”.
Il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna ricorda che tutte le iniziative si svolgono in confronto costante con le organizzazioni sindacali. “Rivolgendosi al livello istituzionale romano – osserva – la Puglia chiede un’iniziativa legislativa specifica del Parlamento nazionale. Risponde anche ad un principio di equità sociale considerare che per oltre un decennio questo personale ha garantito funzioni essenziali, vitali per la Regione”.
il legislatore nazionale – questa la richiesta della Regione Puglia - dovrebbe perciò intervenire a ristoro delle posizioni soggettive, anche in considerazione del legittimo affidamento consolidato a vantaggio degli interessati, impegnati senza soluzione di continuità in funzioni vitali per l´Amministrazione regionale e per gli amministrati.
Le funzioni sono state svolte nel presupposto della legittimità della loro attribuzione e sulla scorta di una norma primaria. “Grazie all´operato di questi dipendenti – si legge nella nota dei presidenti Vendola e Introna - la Regione ha potuto assolvere l’ingente carico di competenze riconosciute alla Regione Puglia dalla riforma del titolo V della Costituzione e dalla crescente rilevanza delle funzioni regionali in materia di investimenti in conto capitale (Programmi Fas e Programmi Comunitari)”. Lettera: Bari, 24 ottobre 2011, Prot. N. 277lPres. Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Al Presidente della Camera dei Deputati, Al Presidente del Senato, Al Ministro per i Rapporti con le Regioni, Ai Parlamentari pugliesi Roma, Nella seduta del 1 8 ottobre scorso, il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all´unanimità I´ordine del Giomo che trasmettiamo con la presente nota, perché venga "preso in attenta considerazione", come richiesto nel documento, recante la firma di nove Presidenti dei gruppi consiliari di maggioranza e minoranza. L´intera Assemblea invita il Governo e il Parlamento ad assumere ogni iniziativa atta a coniugare la garanzia del buon andamento dell´amministrazione con la tutela socio-economica di cinquecentosessantuno dipendenti della Regione Puglia in servizio, interessati da un procedimento di retrocessione dopo la dichiarazione di illegittimità costituzionale, da parte della Consulta, della nonna con la quale la Regione aveva disposto di tener fermi gli inquadramenti in favore dei dipendenti collocati nelle graduatorie di merito di due concorsi celebrati nel 1998 e 1999 ed annullati dal Giudice Amministrativo. Stanti la sentenza della Corte Costituzionale e il disposto dell´art. 16, comma 8, della legge statale n.11ll20ll, I´ Amministrazione regionale, dopo aver ottenuto il parere dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti, ha avviato i provvedimenti di retrocessione del personale interessato. Allo stato, le procedure riguardano 561 dipendenti, la quasi totalità del personale inquadrato nella categoria D, dei quali: 291 titolari di posizioni organizzative, alte professionalità e responsabili di Azione,269 titolari di altri incarichi. Regione Puglia Tale complessa attività di riclassificazione del personale regionale, oltre a determinare rilevanti conseguenze istituzionali, amministrative e organizzative che la Regione Puglia ha inteso regolare esercitando le proprie prerogative legislative in materia di organizzazione, incide in maniera significativa sulle posizioni dei dipendenti, impegnati senza soluzione di continuità in funzioni vitali per I´ Amministrazione regionale e per gli amministrati. Per oltre dodici anni, le funzioni sono state svolte nel presupposto della legittimita della loro attribuzione e sulla scorta di una norma primaria. Grazie all´operato di tali dipendenti la Regione ha potuto assolvere I´ingente carico di competenze riconosciute alla Regione Puglia dalla riforma del Titolo V della Costituzione e dalla crescente rilevanza delle funzioni regionali in materia di investimenti in conto capitale (Programmi Fas e Programmi Comunitari). Va considerato, a latere, che il reinquadramento nella qualifica inferiore incide sulla personalità, professionalità, dignità e sulle retribuzioni con effetti negativi pensionistici di centinaia di lavoratori regionali, vincitori di concorsi, che operano negli uffici con responsabilità e carichi di lavoro: I´intera Assemblea ritiene quindi conforme a criteri di equità sociale promuovere un intervento statale, teso a salvaguardare la posizione dei dipendenti regionali interessati dalle procedure di retrocessione oltre un decennio dopo aver espletato il concorso successivamente dichiarato illegittimo. Il Consiglio regionale pugliese avanza, in particolare, la richiesta di un´iniziativa legislativa specifica che - in considerazione dell´eccezionale tempo trascorso durante il quale lo stesso personale ha svolto funzioni vitali per la Pubblica Amministrazione regionale * intervenga a tutela delle posizioni soggettive, in ragione della loro acquisizione in un arco di tempo ultradecennale e del legittimo afhdamento consolidatosi in capo agli interessati. Ii Presidente della Regione Nichi Vendola; Il Presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna  
   
 

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