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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Gennaio 2007
 
   
  TOUR.IT (2): CAMPEGGI & CAMPER CHI E COME. STORIA E TENDENZE DEL TURISMO ITINERANTE

 
   
  In un paese a forte vocazione turistica come l’Italia, il comparto del turismo all’aria aperta, che ha superato i 64 milioni di presenze, è molto importante per l’economia nazionale. Dei quasi 12 milioni di turisti italiani e stranieri che ogni anno scelgono il nostro Paese per trascorrere una vacanza all’aria aperta e a diretto contatto con la natura, ben 8 milioni utilizzano i campeggi e villaggi turistici presenti sull’intero territorio nazionale. La maggior parte dei turisti sceglie il Veneto, che ospita circa un quarto del totale degli arrivi; seguono la Toscana, la Campania e l’Emilia Romagna. Nelle regioni settentrionali è più diffuso il campeggio tradizionale; al Sud e nelle Isole (in particolare in Sardegna) predominano i villaggi turistici più strutturati. Le imprese del settore open air (camping e villaggi turistici) sono 2. 396 nel 2005, e hanno (dati Istat) una capacità ricettiva di circa 1milione e 340mila posti letto al giorno, vale a dire oltre il 60% della capacità totale degli esercizi extra-alberghieri in Italia. L’offerta italiana di posti letto nei campeggi, sebbene inferiore, non sfigura rispetto a quella alberghiera (quest’ultima pari a 1,8 milioni di posto letto) e come tale ha una rilevanza fondamentale per il sistema di offerta turistica del Paese. Dalle ultime cifre disponibili risulta che campeggi e villaggi italiani hanno prodotto un fatturato annuo di circa 2,3 miliardi e danno lavoro a circa 43. 000 addetti. Negli ultimi anni la permanenza media dei turisti all’interno dei campeggi italiani è stata di circa 8 giorni. I turisti italiani si fermano mediamente ben due giorni in più rispetto ai turisti stranieri (9 giorni contro 7). Il 55% degli arrivi è formato da italiani, il restante 45% da stranieri. Negli ultimi dieci anni sono cresciute soprattutto le presenze dall’Est europeo (Russia, Repubblica Ceca, Polonia ed Ungheria) e da Paesi d’oltreoceano (Canada, Stati Uniti, Giappone e Australia). Quello del turismo open air è un settore dinamico, vincente sui mercati europei grazie alla qualità dei prodotti offerti. Non è solo un fenomeno economico, ma anche sociale, perché genera aggregazione e tendenze. In campeggio è più facile socializzare: condividere strutture e spazi porta a vivere in un clima disteso e di massima apertura alle nuove amicizie. Campeggi e camper chi sale e chi scende (Dati Eurisko) – Nel 2000, su di un campione di 10. 000 italiani di età superiore ai 14 anni, il 4,1% aveva scelto il campeggio come formula di alloggio per le proprie vacanze e solo un 0,6% ha preferito il camper. Nel 2005 le stesse rilevazioni hanno dato i seguenti risultati: il 3,3% degli intervistati dichiara di essere andato in vacanza in campeggio. Si registra quindi una contrazione del camping, ma cresce il numero dei camperisti, che arrivano ad una percentuale dell’1,1%, un valore, seppur non elevato in assoluto, che quasi raddoppia nel giro di pochi anni. Chi va: dove e come – Il campeggio non ha successo tra i vacanzieri del Sud e delle Isole; mentre al Nord il gradimento è, naturalmente, sopra la media. I cittadini dei centri medi e grandi preferiscono il campeggio, mentre il camper è gradito soprattutto a quelli delle grandi città. Il camping è di gran lunga preferito dai maschi, mentre il camper, nel 2000, risultava più ricercato dalla componente femminile. Giovani e giovanissimi sono la fasce che maggiormente amano il campeggio; dopo i 44 anni scende la frequentazione. Il camper riscuote gradimento tra i 14 e i 17 anni e tra i 35 e i 54 anni, con un’accentuazione che, nel 2005, riguarda la fascia dei 45/54 anni, fascia d’età che, al contrario, non è certo particolarmente orientata alla tenda. Tra i camperisti i titoli di studio sono mediamente più elevati, con presenza di laureati doppia della media e uno status sociale medio-alto. I camperisti sono mediamente meno giovani rispetto ai frequentatori delle strutture open air. Campeggiatori e camperisti: la maggioranza di chi va in campeggio vive con i genitori o sono coppie giovani, senza figli, oppure vive con altre persone; usa il camper soprattutto la coppia con figli grandi, seguita dalle coppie con figli piccoli. . .  
   
 

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