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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Ottobre 2011
 
   
  «IL LAGO DEI CIGNI», MAGIA SULLE PUNTE AL TEATRO SOCIALE DI BUSTO

 
   
   Busto Arsizio (Varese), 27 ottobre 2011 - Prestigioso appuntamento sulle punte al teatro Sociale di Busto Arsizio. Giovedì 5 gennaio 2012, alle ore 21.00, la sala di piazza Plebiscito ospiterà uno dei balletti classici più popolari e acclamati al mondo: «Il lago dei cigni». A dare corpo e poesia alla raffinata musica di Pëtr Il´ič Čajkovskij e alle eleganti coreografie di Marius Petipa sarà il Balletto di Mosca-russian Ballet Moscow, importante corpo di ballo internazionale che ha portato la magia di rappresentazioni come «Don Chisciotte», «Giselle» e «Coppelia» in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, passando per la Francia, la Germania, l’Inghilterra e la Spagna. L’appuntamento -promosso dalla Fondazione Teatro lirico siciliano, con la collaborazione logistica della società «Il teatro Sociale» Srl- vedrà nel ruolo dei ballerini solisti Anna Ivanova e Aliksander Alikin. Romantica contrapposizione tra realtà e sogno, «Il lago dei cigni» mutua la propria trama da un’antica fiaba tedesca: «Der geraubte Schleier» («Il velo rubato») di Johann Karl August Musäus, pubblicata nella raccolta «Volksmärchen der Deutschen». E’ il topos romantico di un amore corrisposto, ma impossibile ad animare i suggestivi pas de deux, gli eleganti pas de trois e le danze di gruppo, ora nostalgiche, ora brillanti, di questo balletto, che racconta, forse più di ogni altro spettacolo del suo stesso genere, tutta la gamma delle emozioni umane: disperazione, terrore, speranza, tenerezza, malinconia ed estasi, per sconfinare poi nell’eterna e universale lotta tra il bene e il male. Una lotta, questa, rappresentata in scena dalla doppia immagine di un cigno, bianco e nero: l’angelicata Odette e la diabolica Odile. Composto musicalmente da Pëtr Il´ič Čajkovskij tra il 1875 e il 1876, «Il lago dei cigni» fu rappresentato per la prima volta al Bolshoi di Mosca, nel 1877, con le coreografie di Julius Wenzel Reisinger, ma raggiunse il successo tanto agognato solo nel gennaio 1895, quando andò in scena, al Mariinskij di San Pietroburgo, nella versione realizzata dal coreografo francese Marius Petipa, con la collaborazione di Lev Ivanov. Da allora il balletto ciaikovskijano è diventato uno dei più rappresentati al mondo, epitome del repertorio tardo-romantico russo. Fascino e tradizione, dunque, in scena con questa storia, metafora della raffinatezza e della femminilità, che accende le luci dei riflettori anche sui sentimenti di un uomo, il principe Siegfried, posto, suo malgrado, di fronte a un non facile dilemma: scegliere tra l´amore eterno e la sensualità ingannatrice. Il giovane rimane, infatti, colpito dal fascino di Odette, che un perfido sortilegio costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. Sa che la maledizione potrà essere sconfitta solo da un giuramento di amore e fedeltà, ma rimane, inconsapevolmente, vittima di un tranello, facendosi sedurre da Odile, il cigno nero, sosia perfetta della sua amata, ma suo opposto nell’anima. Alla fine, però, l’amore vincerà sul male.  
   
 

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