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Notiziario Marketpress di
Giovedì 27 Ottobre 2011 |
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BOLZANO, BERGER A BRUXELLES: "FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE NELLA RIFORMA DELLA PAC
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" Con la proposta di riforma della politica agraria comunitaria (Pac), per la prima volta lŽagricoltura di montagna è entrata in uno dei documenti-chiave dellŽUnione Europea. "Si tratta di una cosa estremamente positiva - commenta lŽassessore Hans Berger - ma ora dobbiamo impegnarci per far sentire la nostra voce a Bruxelles". In questŽottica sŽinquadrano gli incontri avuti nelle ultime ore dallŽassessore competente, nonchè vicepresidente della Giunta provinciale, Hans Berger con i vertici della direzione generale dellŽagricoltura dellŽUnione Europea. "Nonostante i principi base della riforma siano chiari e vadano nella direzione da noi auspicata - sottolinea Berger - ci sono ancora alcuni aspetti che devono essere approfonditi e interpretati nella maniera corretta. In ogni caso resta estremamente positivo il fatto che per la prima volta i territori di montagna siano stati espressamente citati in un documento della Pac con tanto di provvedimenti e misure ad hoc". Giudizio positivo, da parte di Hans Berger, anche per quanto riguarda il passaggio relativo ai giovani agricoltori contenuto nella proposta di riforma. "EŽ la dimostrazione che anche a livello europeo si è aperta una seria riflessione su come garantire il futuro del settore". Durante gli incontri avuti nei giorni scorsi a Bruxelles, Berger ha discusso delle previste agevolazioni burocratiche messe in campo dalla Pac: "Gli agricoltori - spiega - dovrebbero avere a disposizione due alternative: accedere al finanziamento completo, che comporta però notevoli carichi burocratici, oppure optare per una formula molto più semplice dal punto di vista dellŽiter ma anche con meno fondi a disposizione". "In ogni caso - conclude lŽassessore Hans Berger - continueremo a seguire passo per passo il processo relativo alla riforma della politica agraria comunitaria, cercando di mettere a frutto da un lato i buoni rapporti nati allŽinterno della rete delle regioni di montagna, e dallŽaltro sfruttando la competenza dei nostri rappresentanti a Bruxelles". |
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