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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Ottobre 2011
 
   
  TOSSICODIPENDENZE, ROMA: FAMIGLIA ED EDUCAZIONE PER PREVENIRE IL RISCHIO

 
   
  Roma, 27 ottobre 2011 - «Il dato secondo cui un numero crescente di giovani di Roma inizia a far uso di stupefacenti a un’età sempre più bassa non può che farci riflettere. I nostri ragazzi hanno urgente bisogno di efficaci e concrete politiche di prevenzione, che includano anche il coinvolgimento delle famiglie e delle istituzioni scolastiche. Perché è dall’educazione che passa la prevenzione più efficace». Così ieri l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo, a margine della presentazione dei dati della Relazione Annuale sull’attività 2010 dell’Agenzia Capitolina per le Tossicodipendenze, di cui ha la delega. «I numeri offerti dalla Relazione Annuale della nostra Agenzia – spiega De Palo – sono un’ottima fotografia dello stato attuale, ma più ancora sono utili per adeguare l’azione dei servizi che offre al mutare dei contesti sociali e delle esigenze dei cittadini. Il prossimo anno vogliamo aumentare i servizi di promozione dei buoni stili di vita e di allerta precoce, mettendo la persona al centro dell’attenzione degli operatori dell’Act. I giovani iniziano a far uso di sostanze proibite già tra i 14 e i 16 anni, ma si rivolgono all’Act solo a 24-25 anni. Questo periodo di latenza va ridotto il più possibile. Perciò sarà importante promuovere specifici percorsi di formazione per genitori e insegnanti, che siano d’aiuto per individuare subito il sintomo della deriva e far superare loro quella ‘fatica emotiva’ che spesso impedisce di guardare alla realtà dei fatti appena nasce il problema». «I dati – prosegue l’Assessore – indicano anche che la tipologia di persone che hanno necessità di ricorrere all’Agenzia è molto diversificata per età e classe sociale. Per questo, vogliamo ampliare la rete dei soggetti raggiunti dai nostri servizi, intercettando tutte le situazioni di potenziale disagio». «Credo sia sempre più necessario – commenta Luigi Maccaro, Presidente dell’Act – essere supportati da capillari informazioni statistico-demografiche non soltanto su chi si rivolge all’Agenzia, ma su tutta la popolazione cittadina. Questo perché per affrontare un problema lo si deve conoscere a fondo, tanto in termini di criticità che di minacce potenziali che possono ‘generare’ il meccanismo della dipendenza». «La tossicodipendenza, prima che un problema sanitario, è una questione educativa di fondamentale importanza per la nostra città – conclude De Palo - Dobbiamo aiutare chi è a rischio-devianza a riscoprire il bello che ha attorno a sé e quello che può fare impegnandosi per la propria città, mettendo le proprie energie a servizio del Bene Comune».  
   
 

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