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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Novembre 2011
 
   
  LOMBARDIA: IL 60 PER CENTO DEGLI STUDENTI TROVA SUBITO UN´OCCUPAZIONE

 
   
  Milano, 7 novembre 2011 - Riordino degli Enti accreditati per l´istruzione e la formazione professionale, passati da 890 a 160, cui si aggiungono altri 400 enti per la formazione specialistica e continua, introduzione di una maggiore selezione e rigore per chi utilizza risorse pubbliche. Grandi risposte ai bisogni delle famiglie con la dote scuola: 230.000 ricevono quella per il sostegno al reddito, 40.000 il buono scuola, 45.000 i ragazzi che frequentano i percorsi del diritto-dovere. Sono i numeri delle politiche formative di Regione Lombardia, presentati il 3 novembre dall´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni in apertura del convegno ´L´istruzione e formazione professionale in Lombardia - Il sistema, il supporto, il ruolo delle istituzioni´, organizzato da Arifl (Agenzia Regionale per l´Istruzione, la Formazione e il Lavoro) e al quale sono intervenuti anche Giuseppe Colosio, direttore generale dell´Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, Maria Galperti dell´Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, esperti del Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca, Domenico Sugamiele dell´Isfol e Roberto Vicini di Arifl. "Regione Lombardia - ha detto Rossoni - ha investito, dal 2002 ad oggi, sulla formazione professionale, riscontrando anche un grande successo da parte dei giovani, passati dai 1.500 di dieci anni fa ai 45.000 attuali". "Ciò che più conta - ha sottolineato l´assessore - è che questa scelta non viene più considerata come un ripiego o un rimedio alla dispersione scolastica, ma un percorso che garantisce un più diretto contatto con gli sbocchi occupazionali offerti a chi acquisisce competenze qualificate in settori specifici". Nel corso dei lavori del convegno, in occasione del quale è stato presentato anche il volume ´Il sistema di istruzione e formazione professionale in Lombardia - I tratti distintivi, le pratiche, i processi innovativi, il percorso di accompagnamento´, curato da Arifl, è emerso che il 60 per cento dei ragazzi che hanno frequentato questi corsi trova, nell´arco di sei mesi, un´occupazione: i settori trainanti, nonostante la crisi, sono la meccanica, la ristorazione e la cura della persona. L´assessore Rossoni si è anche soffermato sulle novità introdotte da Regione Lombardia nell´ambito della formazione: dagli Istituti Tecnici Superiori (Its), percorsi paralleli all´università non accademici (di fatto una messa a regime dei poli formativi, per offrire ai ragazzi un´opportunità per realizzare se stessi ma anche per rispondere alle necessità espresse dalle imprese), sino ai recenti accordi firmati con dieci Università lombarde per l´apprendistato in alta formazione, e, ancora, all´apprendistato di primo livello, che la Lombardia - unica Regione in Italia - sta sperimentando nei percorsi di istruzione e formazione professionale. La qualità dell´offerta formativa proposta dal sistema regionale è stata apprezzata anche da Giuseppe Colosio, che ha definito Regione Lombardia "Partner essenziale e costante di questi anni, con il quale stiamo lavorando in maniera eccellente".  
   
 

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