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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Novembre 2011 |
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INTERNET GOVERNANCE FORUM 2011, A TRENTO SI DISCUTE IL FUTURO DELLA RETE DAL 10 AL 12 NOVEMBRE PROSSIMI LE GALLERIE DI PIEDICASTELLO OSPITERANNO UNA TRE GIORNI INTERAMENTE DEDICATA AI TEMI DIGITALI
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Trento, 8 novembre 2011 - Dopo quelle di Cagliari, Pisa e Roma, sarà Trento a ospitare dal 10 al 12 novembre prossimi la quarta edizione dell´appuntamento nazionale Igf.l´annuale appuntamento italiano con l´Internet Governance Forum, infatti, sarà organizzato dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con l’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr di Pisa, il Centro Nexa su Internet e Società del Politecnico di Torino e Internet Society – Isoc Italia. Contribuiscono all’organizzazione Informatica Trentina Spa, Fondazione. Che Internet sia la più grande infrastruttura di comunicazione del mondo contemporaneo non è solo un inoppugnabile dato statistico, è la fenomenologia della nostra stessa vita quotidiana a renderlo evidente. Usiamo Internet per lavorare, per informarci, per divertirci, per entrare in relazione con gli altri, per fare politica, per muoverci, per studiare, per fare musica, cultura e arte, per chiedere e ricevere aiuto e collaborazione. E questo uso può modificare i nostri comportamenti, i nostri desideri, le nostre speranze per il futuro. Per questo Internet è diventato il principale motore di cambiamento nella produzione, nell’informazione, nell’apprendimento, nelle relazioni sociali, nella cultura e nella politica. La governance di Internet ci riguarda quindi molto da vicino, perchè può avere effetto su molte dimensioni della nostra vita individuale e collettiva. È questa lconsapevolezza che caratterizza l’Internet Governance Forum (Igf) Italia del 2011 che si svolgerà a Trento, ed è per questa ragione che la Provincia Autonoma di Trento ha organizzato ed ospitato questo importante appuntamento nazionale. Il Forum si occuperà infatti dei temi che tradizionalmente sono oggetto di attenzione nell’appuntamento annuale dell’Igf Italia come l´accesso, la sicurezza, la diversità culturale, la neutralità della Rete e la sua gestione tecnica, i diritti e doveri dei suoi utenti. Ma, nei numerosi convegni (più di 20, con circa 100 relatori coinvolti)) che si svolgeranno dal 10 al 12 novembre, si discuterà anche sugli effetti che la governance può produrre nei modi in cui si rivendica e si afferma la democrazia politica, o sulle conseguenze che si producono nello sfruttamento o nella liberazione del lavoro intellettuale, sulla relazione tra uso della rete e pratica delle religioni, su come si modifica il lavoro pubblico, sulla responsabilità di offrire ai più giovani strumenti adeguati di navigazione, su come, tramite Internet, i cittadini possono partecipare alla vita delle amministrazioni, sui modi in cui i beni comuni digitali si producono e si scambiano sulla rete, su come Internet sia necessaria per politiche di sviluppo sostenibile. Parlare delle regole di utilizzo e di funzionamento di Internet significa allora parlare della possibilità di un nuovo punto di vista sulle più importanti dimensioni della nostra vita. Per questo la governance di Internet non può riguardare solo i governi delle nazioni, ma deve coinvolgere tutti gli “stakeholder”, tutti coloro per i quali l’accesso a Internet può significare libertà di espressione, possibilità di lavoro, autonomia della conoscenza, ricchezza di relazioni. E per questo aperto a tutti sarà l’ Igf italiano che si svolgerà a Trento, in una Provincia che sui temi dell’innovazione e sul settore dell’information technology sta scommettendo il suo futuro, ma che, per la sua storia e la sua cultura, ha piena consapevolezza sia delle diverse dimensioni che caratterizzano l’innovazione, sia soprattutto, che il cambiamento è possibile solo se tutti gli attori sociali sono pienamente coinvolti nella promozione e nella governance dell’innovazione. Igf Italia 2011 ha preso in prestito lo slogan che ha accompagnato l’Igf mondiale di Nairobi: “Internet as a catayst for change: access, development, freedoms and innovation”. Questo è oggi vero per il continente africano, dove interi territori e popolazioni iniziano direttamente a usare il digitale, spesso senza essere passati dalle tecnologie analogiche. Ma questo può e deve essere vero anche per l’Italia che, in un momento così difficile della sua storia, cerca opportunità per lo sviluppo della sua economia, idee per il suo profilo nei mercati internazionali, e un ruolo non marginale nei nuovi equilibri politici del mondo. |
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