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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Novembre 2011
 
   
  MILANO: RICOSTITUITO NEL GIARDINO DELLA TRIENNALE IL GRUPPO DEI “BAGNI MISTERIOSI” DI GIORGIO DE CHIRICO

 
   
  Milano, 8 novembre 2011 - Il complesso scultoreo “Bagni Misteriosi” di Giorgio De Chirico, nei giardini della Triennale di Milano, ritorna completo così come era stato concepito originariamente dall’autore nel 1973, quando venne realizzato da un’idea di Giulio Macchi ed esposto all’interno del Parco Sempione, in occasione della mostra “Contatto Arte/città”, organizzata durante la quindicesima edizione della Triennale di Milano. Il Comune di Milano ha infatti promosso, insieme alla Fondazione Giorgio e Isa De Chirico che ne ha sostenuto il costo, e in collaborazione con Margraf spa – Industria Marmi Vicentini di Chiampo (Vi) e T&d Robotics Spa, la realizzazione delle copie dei tre elementi del gruppo scultoreo – precisamente i due nuotatori e il pesce – che erano stati trasferiti dal dicembre dell’anno scorso presso il Museo del Novecento, dove sono tuttora visibili al pubblico al piano -1, all’inizio della rampa di accesso. “Siamo molto felici di poter restituire oggi alla città, grazie alla collaborazione e alla volontà di tanti soggetti pubblici e privati determinati a tenerla in vita, tra cui il mio predecessore Vittorio Sgarbi, un’opera d’arte pubblica importante per la città, per la sua memoria culturale e per la sua intrinseca bellezza – ha detto l’assessore alla Cultura Stefano Boeri –. D’accordo con il Presidente della Triennale Davide Rampello, mi impegnerò per riportare al Parco Sempione anche il ‘Teatro Continuo’, l’opera che Alberto Burri aveva realizzato per la Xv Triennale, sempre nel 1973, posandola nel cannocchiale ottico che dal Castello Sforzesco si dirige verso l’Arco della Pace, e che è stata di fatto smantellata nel 1989, spezzando così, tra l’altro, uno dei legami più profondi tra Burri e Milano”. Pensata come opera esterna temporanea, la piscina e le sculture dei “Bagni Misteriosi” sono strutturalmente molto fragili. Per realizzarle, infatti, De Chirico ha utilizzato una “biocalcarenite di retro scogliera”, la cosiddetta “pietra di Vicenza”, un calcare particolarmente ricco di conchiglie fossili ed estremamente deteriorabile. Da qui la necessità di continui interventi. L’ultimo, a cura del restauratore Gianfranco Mingardi e sempre su iniziativa del Comune di Milano in collaborazione con la Triennale di Milano, si è concluso nel gennaio 2010 grazie al contributo di Mapei, che ha fornito ricerca, assistenza e prodotti oltre alla sponsorizzazione per la realizzazione del restauro. Questo ha portato al consolidamento e alla protezione delle sculture, nonché alla ricostruzione del tessuto cromatico di superficie. L’intervento ha interessato tutti gli elementi del gruppo – il cigno, la palla, la cabina, il trampolino e la fonte – tranne gli originali dei due nuotatori e il pesce che sono stati trasferiti al Museo del Novecento. Al fine di preservare nel tempo l’aspetto originario dell’opera, sono stati previsti interventi di manutenzione con cadenza annuale per tutto il complesso scultoreo.  
   
 

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