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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Gennaio 2007
 
   
  AUTORITRATTI / SELFPORTRAIT I VOLTI DELL’ARTE DALLA COLLEZIONE DEGLI UFFIZI ALLA VENEZIA, ISTITUTO VENETO DI SCIENZE LETTERE ED ARTI, PALAZZO FRANCHETTI

 
   
  Milano, 22 gennaio 2007 - In anteprima assoluta, la mostra veneziana presenta la prestigiosa collezione di autoritratti degli Uffizi attraverso un panorama espositivo di circa settanta opere pittoriche di eccezionale qualità artistica. A cura di Giovanna Giusti e Maria Sframeli, da un progetto di Antonio Paolucci portato a termine da Cristina Acidini Luchinat, la mostra si svolge nelle splendide sale di Palazzo Franchetti di Venezia, sede dell’Istituto Veneto di Scienze ed Arti e già sede espositiva di grandi mostre internazionali, dal 27 gennaio al 6 maggio 2007. La mostra è sotto l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Venezia e Comune di Venezia; è prodotta ed organizzata da Arthemisia, nasce in collaborazione con l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Franchetti di Venezia ed è realizzata grazie alla partecipazione degli sponsor Actelion e Mundifarma. L’immagine riflessa di Narciso che cerca un’identità nascosta è da sempre motivo di ricerca per l’introspezione personale dell’artista attraverso i secoli: da Filippino Lippi a Raffaello, da Tintoretto a Guido Reni, fino ai protagonisti del Novecento e dell’arte contemporanea, il tema stimolante della scoperta dell’Io caratterizza il percorso personale di ognuno fino al tradimento della personalità. L’artista tradisce se stesso per cercare ‘colui che non conosce’, rinnega il conosciuto per far emergere lo sconosciuto. La ricerca del ‘tempo perduto’ è la segreta ossessione che l’artista riversa nella propria opera, e l’autoritratto ne diventa l’emblema. I frammenti di noi stessi che crediamo di ritrovare nel ritratto di altri ci confermano però che ‘lo specchio’, il più delle volte è illusorio. L’affascinante percorso di questa mostra rivela il lato oscuro dell’identità alterata; attraverso una sorta di viaggio a ritroso nel tempo sarà possibile ‘conoscere’ il volto e la personalità di alcuni tra i protagonisti della scena artistica internazionale: dal Xv° e Xvi° secolo con la presenza di Filippino Lippi, Raffaello, Primaticcio, Tintoretto, Guido Reni, Annibale Carracci; fino al Xix° secolo con le testimonianze di Francesco Hayez, Giovanni Fattori, Giovanni Boldini, Giuseppe Pelizza da Volpedo; per arrivare poi ai protagonisti del Novecento e del Contemporaneo quali: Giacomo Balla, Giulio Aristide Sartorio, Carlo Carrà, Marc Chagall, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino e numerosi altri. La ritrattistica post-rinascimentale pone l’accento sull’uomo, testimone del dono assoluto della vita e timoroso della morte; l’attenzione si sposta quindi sulla sua vita interiore, sui caratteri peculiari dell’esistenza; anche la ‘maniera’ stilistica della rappresentazione pittorica cambia il suo punto di osservazione: il mezzo busto si differenzia nettamente dalla figura intera, il ritratto, e in particolare l’autoritratto, indaga il segreto dell’immortalità. La mostra, nel suo contesto, rivela anche il processo di evoluzione degli ‘stili’, la pittura modifica la rappresentazione del ‘proprio tempo’, ne percepisce la condizione e, in qualche modo anticipa la sua evoluzione. La notevole collezione di autoritratti esposti in questa mostra presenta, in modo esemplare, cinque secoli di pittura raccontati attraverso la raffigurazione del volto, lo stesso volto dei protagonisti che ne hanno decretato la storia. .  
   
 

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