Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Novembre 2011
 
   
  OBIETTIVO 2012: LA GIUNTA LUCANA VARA I PRIMI 4 INTERVENTI PER LO SVILUPPO SI TRATTA DI MICROCREDITO, TASK FORCE SBUROCRATIZZAZIONE, FONDO REGIONALE DI VENTURE CAPITAL E AVVISO PUBBLICO BANDA LARGA

 
   
  Potenza, 9 novembre 2011 - Obiettivo 2012, l’intesa tra Regione, Organizzazioni sindacali e datoriali per lo sviluppo della Basilicata, prende quota. La Giunta Regionale ha approvato ieri quattro provvedimenti rientranti nel pacchetto di interventi decisi dalla “cabina di regia” che governa l’Intesa. Si tratta di Microcredito, Task force sburocratizzazione, Fondo regionale di Venture Capital, e avviso pubblico Banda Larga. Il Microcredito è un intervento volto alla concessione di prestiti di modesta entità (per importi variabili dai 5 ai 25mila euro) da restituire a tassi agevolati, al fine di:sostenere l’avvio di nuove attività imprenditoriali e agevolare la realizzazione di nuovi investimenti, nell’ambito di iniziative già esistenti, da parte di tutti i soggetti che si trovino in difficoltà ad accedere ai tradizionali canali del credito. Il provvedimento prevede diversi tipi di intervento finalizzati a alla creazione di microimprese (con forma giuridica di società di persone, cooperative sociali o a responsabilità limitata) e creazione di lavoro autonomo, con una specifica attenzione al terzo settore, al ricambio generazionale nelle imprese (col subentro di giovani imprenditori a familiari più anziani, e alla capitalizzazione di società cooperative (anche in questo caso con una specifica attenzione a quelle impegnate nel terzo settore) in cui i beneficiari dell’intervento possano trovare occupazione come soci lavoranti. Le diverse linee di interveto del microcredito (ad eccezione di quella del ricambio generazionale che hanno per destinatari giovani parenti di titolari già in attività) mirano a dare particolare sostegno a soggetti deboli del mercato del lavoro, ossia, disoccupati, inoccupati e inattivi, lavoratori in Cigs e mobilità e immigrati e a soggetti molto svantaggiati quali lavoratori disabili; donne vittime di violenza fisica, sessuale, psicologica e/o di costrizione economica e della tratta; persone sottoposte ad esecuzione penale, detenuti/ex detenuti o in semi-libertà e soggetti affetti da dipendenze. La dotazione complessiva del provvedimento è di 9 milioni di euro (tutti rivenienti dal Fondo Sociale Europeo), modulati con diverso peso tra le varie linee di intervento. Si occuperà, invece di “individuare le procedure e gli adempimenti più costosi da semplificare e di valutare l’efficacia di ogni intervento sulla stima dei risparmi ottenuti per favorire lo sviluppo, la competitività, la crescita economica e l’innovazione del sistema produttivo lucano” la Task force sburocratizzazione istituita con il secondo provvedimento della Giunta. L’organismo sarà composto da un rappresentante per ciascuna delle forze che compongono la cabina di regia strategica , da Anci, Upi e Unioncamere di Basilicata e dai dirigenti dei diversi uffici regionali di tutti i Dipartimenti. L’esigenza di una tale attività era stata sottoposta alla Giunta Regionale sia dai sindacati che dalle associazioni datoriali, e l’esecutivo regionale ha convenuto sull’importanza dell’iniziativa, sottolineando che i rilevamenti delle principali agenzie statistiche individuano nella complicazione burocratica una delle prime cause dello svantaggio competitivo del Paese. Il terzo intervento, ossia il Fondo Regionale di Venture Capital, si pone come strumento di finanza innovativa finalizzato a favorire lo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese operanti in Basilicata attraverso il capitale di rischio, mediante l’investimento diretto o il co investimento, in partnership con terzi finanziando l’avvio e/o la crescita di un’attività in settori ad elevato potenziale di sviluppo. In particolare il programma intende sostenere la creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico, anche sotto forma di spin off da centri di ricerca ovvero dal sistema universitario, nonché lo sviluppo di aziende già attive, interessate a sviluppare nuovi prodotti e nuove tecnologie, espandere il circolante, rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria. La partecipazione è temporanea e deve essere smobilizzata (way out) entro 7 anni dalla data di assunzione con modalità previste nelle delibere di intervento e condivisa con i soci dell’azienda partecipata. Contestualmente all’apporto di capitale di rischio, l’intervento prevede l’attivazione di forme di monitoraggio e controllo delle partecipate, oltre alla messa a disposizione di know how manageriale per apportare valore all’impresa in tutte le aree chiave ed in tutte le fasi della vita della stessa e consentire in tal modo il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo propri del programma. L’intervento, finanziato con oltre 8 milioni di euro del Po Fesr 2007/2013, sarà attuato da Sviluppo Basilicata e consentirà l’assunzione di impegni fino a tutto il 2015. Il quarto e ultimo provvedimento adottato oggi dalla Giunta e l’avviso pubblico per portare collegamenti internet a “banda larga” in tutti i centri della Basilicata. L’obiettivo dell’intervento è quello di sostenere le reti di trasporto dati ad alta capacità superando la condizione di svantaggio tra territori nota come “digital divide”. L’intervento, finanziato con quasi 22 milioni di euro provenienti da Fesr e Feasr che saranno utilizzati nell’ottica di ripianare il differenziale esistente tra la condizione di “fallimento di mercato” in cui si troverebbero a lavorare gli operatori di Tlc e i livelli di redditività dell’investimento. La scarsa concentrazione demografica della Basilicata e di alcune aree in particolare, infatti, porta alla non sostenibilità della realizzazione dell’infrastruttura con soli capitali privati, poiché il mercato esistente non garantirebbe un numero adeguato di clienti. L’intervento pubblico, invece, consente un più facile “punto di pareggio” tra investimenti e redditività che rende l’intervento realizzabile.  
   
 

<<BACK