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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Maggio 2006
 
   
  ASSESSORI SANITA´ DI VENETO E LOMBARDIA CHIEDONO A MINISTRO TURCO MAGGIORE EQUITA’ NEL RIPARTO DEI FONDI E ABROGAZIONE NORMA LEGGE FINANZIARIA CHE RIDUCE SPESA PER PERSONALE

 
   
  Venezia, 30 maggio 2006 - “Maggiore equità nel riparto, fra le Regioni, del Fondo Sanitario Nazionale e nei vincoli imposti alla loro spesa sanitaria; abrogazione della norma della legge finanziaria 2006 che impone anche alle Regioni virtuose come il Veneto e la Lombardia risparmi sulla spesa per il personale”. Queste le richieste che saranno formalmente avanzate al Ministro Livia Turco dagli assessori regionali alla sanità di Veneto e Lombardia, Flavio Tosi e Alessandro Cè. Nel corso di un incontro, i due assessori hanno esaminato i risultati della prima riunione tra il Ministro e le Regioni. “Occorre – hanno sottolineato i due assessori regionali – abrogare, almeno per le Regioni che sono state virtuose e hanno contenuto la spesa per il personale, la norma della legge finanziaria 2006 che impone un risparmio dell´1% rispetto al 2004; quella norma, infatti, è troppo penalizzante per le Regioni che hanno fatto una politica rigorosa sul personale e rischia di mettere in serie difficoltà diversi servizi”. “Se è condivisibile il metodo degli incontri periodici con gli assessori regionali – hanno aggiunto Tosi e Cè – e sono positive alcune intenzioni enunciate dal Ministro (come l’allargamento dei L. E. A. , una maggiore attenzione alle fasce deboli della popolazione, ulteriori investimenti sul parco immobiliare ospedaliero e sull´odontoiatria, per troppi anni trascurata dalla sanità pubblica), preoccupa però il fatto che l’On. Turco riproponga una questione meridionale in tema di finanziamenti, mentre invece, per il Sud, il problema principale è di realizzare un nuovo modo di governare la sanità, invertendo una decennale tendenza ai deficit e agli sprechi coniugati con la scarsa efficienza”. “Occorre su questo punto essere molto chiari: non è che la sanità del Mezzogiorno - hanno osservato Tosi e Cè – sia stata sottofinanziata rispetto a quella del Nord, ma ha prodotto negli anni deficit considerevolmente superiori senza però garantire gli stessi livelli di qualità ed efficienza; per fare un esempio, mentre Veneto e Lombardia hanno ripianato i loro deficit di bilancio, la Regione Campania ha chiesto ufficialmente di essere affiancata da un Commissario governativo dichiarando, oggi, un deficit per il 2005 superiore a 1 miliardo e mezzo di euro, una cifra colossale colossale (solo 2 mesi fa aveva detto che era di 1 miliardo 300 milioni di euro); sempre la Campania ha dichiarato per il 2004 un deficit consolidato di 1 miliardo 200 milioni di euro e un disavanzo complessivo pregresso di circa 5 miliardi di euro. Se non cambierà il modo di governare, è inutile parlare di ulteriori risorse per la sanità del Mezzogiorno, le cui Regioni non hanno avuto meno finanziamenti, ma hanno speso in modo diverso, in personale per esempio, anziché in tecnologie e strutture”. “Vogliamo infine far presente al Ministro Turco – hanno concluso i due assessori regionali – che Veneto e Lombardia sono contrarie all’allentamento di meccanismi che impongono rigore (come ad esempio il rinvio dei Commissariamenti per chi non ha rispettato il Patto di Stabilità): le Regioni virtuose hanno chiesto ai propri cittadini sacrifici (imponendo ticket), hanno fatto la riorganizzazione ospedaliera, hanno effettuato manovre finanziarie con mezzi di bilancio propri per coprire i disavanzi, assicurando ugualmente una sanità di alta qualità e una gestione economica sana. Vogliamo perciò la garanzia che i soldi del Servizio Sanitario Nazionale, in futuro, non vengano distribuiti a pioggia per ripianare debiti a piè di lista, ma gestiti da un Commissario ministeriale, come impostato dal precedente Governo, che avvii e imponga un percorso di virtuosità e un cambiamento di rotta anche per le Regioni indebitate fino al collo e distintesi solo per cattive gestioni”. .  
   
 

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