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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Novembre 2011
 
   
  MILANO (TEATRO SMERALDO): GLI STADIO IN CONCERTO “DIAMANTI&CARAMELLE”

 
   
  Il 27 settembre scorso è uscito il nuovo album degli Stadio “Diamanti&caramelle” undici canzoni nuove, "positive", "gioiose", che esprimono l’intuizione e la ricerca continua della felicità che caratterizza la vita di ciascuno. 11 canzoni, tra cui un duetto con Noemi, per un disco “felice”, “positivo”. Con “Gaetano e Giacinto” e un omaggio ai campioni Scirea e Facchetti. Gli Stadio in tour nei teatri dal 19 novembre Ancora una volta gli Stadio portano più in là il confine di riflessione su quello che ci gira intorno e dentro di noi. ”Qui è come se domani/non ci fossero più stelle/è come se diamanti/diventassero caramelle/è come se il mattino non portasse mai più il sole”, qui è la sintesi concettuale dell’album: la dialettica tra il valore reale e quello apparente, tra la bellezza del diamante e la dolcezza delle caramelle, tra la durezza del bello e la felicità di un momento; dove il contrasto ideologico si risolve nel vissuto, nel perpetuo moto del vivere; dove «la felicità va fermata perchè passa veloce» (facendo metafora del concetto tanto caro all’antico pensiero filosofico), in un momento, in un battito di vita, ma la felicità esiste, basta ricercarla nella quotidianità, negli occhi di chi ci è davanti, negli incontri di ogni giorno… Le canzoni: «La Promessa» (che apre e chiude l’album, prima con il solo Curreri ad interpretarla e poi in duetto con Noemi); «Diamanti e caramelle»; «Ferma la Felicità»; «Inseparabili»; «Piuttosto che non averti mai incontrato»; «Poi ti lascerò dormire» ; «Gaetano e Giacinto»; «Amore Addio»; «Fammi sbagliare»; «Onde d’inverno»; «Un Passo dopo l’Orizzonte». "Stiamo vivendo un’epoca dove si confondono i valori, che siano diamanti o caramelle. Tutti noi sappiamo quanto sia importante un diamante ma altrettanto può esserlo una caramella», racconta Curreri dell’originale concept del disco «ed ancora più importanti sono le cose che ci appaiono semplici - scontate molto spesso - ma che nascondono la vera felicità: un cielo stellato, il mare visto in una giornata in cui siamo tristi... Con questo disco abbiamo voluto tirar fuori la poesia che c’è nella vita di ciascuno e nel rapporto a due, non c’interessava la cronaca di questi tempi. Vorremmo che la gente fosse felice ascoltando le nuove canzoni». Due anni fa, precursori di temi oggi tanto attuali, gli Stadio cantavano del «Re Mida che non trasforma più niente in oro, anzi ha successo come imbonitore in tv» ("Benvenuti a Babilonia"), ora i temi si fanno più intimi, e torna preponderante nel disco quel mondo femminile che la band sa definire come pochi, e diventa il termine di raffronto, il moltiplicatore delle emozioni: un idillio che non finisce mai e a cui gli Stadio dedicano ora un inno all’amore « universale » come «La Promessa» o «Onde d´inverno», tra le altre del disco. «Tra le onde d´inverno trascinate al ritorno/sei un cerchio perfetto in un centro profondo/sei un attimo eterno e un paradiso nel cuore/mentre accanto al tuo viso posa ancora quel fiore/Sei coperta nel gelo e acqua fresca d´estate/un bacio profondo dato a labbra salate/sei frasi studiate e un percorso nel cuore/un comodo letto su cui fare l´amore/...Trascinate al ritorno» E’ un album solare, pieno di vita, di gioia interiore, mai banale, mai scontato nella declinazione dei valori positivi di ciascuna canzone, con un lavoro attento sui testi, sui suoni e sulle scelte delle collaborazioni: Saverio Grandi su tutti, firma ormai autorevole, che scrive e produce con gli Stadio da anni, che condivide con Gaetano Curreri idee e canzoni, in un crescendo di « successi » ; Noemi, una “visita ricambiata” dopo che Curreri e Vasco Rossi hanno scritto per lei la hit “Vuoto a Perdere”; Carlo Rizioli, un’altra «scoperta» del «laboratorio Stadio» (che annovera da Luca Carboni allo stesso Grandi) una nuova firma della musica italiana; Andrea Mingardi, che ha scritto con cuore e fede calcistica «Gaetano e Giacinto», dedicato a due campioni, a due uomini di un calcio che non c’è più, come Gaetano Scirea e Giacinto Facchetti, un’apparente digressione calcistica (rispetto ai temi del disco) solo per allargare il concetto di valori unici ed universali. Ecco l’incipit del testo. «Gaetano e Giacinto sono due tipi che parlano piano/anche adesso, adesso che sono lontano/ma in questo frastuono è rimasta un´idea/un eco nel vento, Facchetti e Scirea/la palla accarezza i fili d´erba/come un pianeta ben educato/buca la nebbia di un paese lombardo/provincia di un mondo dimenticato» "Scirea e Facchetti sono i Beatles del calcio", dice Curreri, ricordando che gli Stadio dedicarono "Chiedi chi erano i Beatles" ai "Fab Four", "quell´interezione, quell´invito di allora rivolto ai giovani ben prima che la generazione degli anni ´80 riscoprisse i Beatles, oggi lo faccio ai ragazzi che si avvicinano al calcio, allo sport, ma anche a quelli che hanno bisogno di guide, di punti di riferimento. C´è bisogno di riscoprire il sacrificio, il profumo forte della conquista: Gaetano e Giacinto sono partiti dai campi di provincia alla conquista del mondo, una bella metafora sul senso della vita...". Gli Stadio e Emi Music Italy hanno deciso di devolvere la loro parte di proventi derivanti dalla canzone alle fondazioni dedicate ai due indimenticati campioni. C’è grande attesa cosi per il nuovo disco dopo l’anticipazione in agosto affidata proprio a «Gaetano e Giacinto» e perchè «Diamanti&caramelle» arriva al giro dei 30 anni (nel 2012) di attività discografica della band emiliana. Il nuovo progetto nasce dal lavoro creativo e in studio di Gaetano Curreri e Saverio Grandi, con gli altri Stadio - Andrea Fornili, Giovanni Pezzoli e Roberto Drovandi – in collaborazione con l’arrangiatore Nicolò Fragile. Due anni di lavoro sulle canzoni, e molto di più nel caso di «Gaetano e Giacinto», dato che, già nel 2007, Curreri annunciò in pubblico, in occasione di un concerto a Torino, che avrebbe voluto dedicare una canzone a Scirea. Una volta di più, gli Stadio confermano di essere una grande band - capace di coniugare la verve della «live band» con lo stile e la raffinatezza della musica d’autore - che sa rinnovarsi nelle canzoni e nei temi trattati (sempre diversi) frutto di una ricerca stilistica, tecnico-musicale, e di un confronto con il pubblico («trasversale», «generazionale») nei tanti concerti che, di anno in anno, realizzano in Italia e all´estero. Info: www.Stadio.com  
   
 

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