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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Novembre 2011
 
   
  CANCRO BATTERICO DEL KIWI. IN LIQUIDAZIONE GLI INDENNIZZI IN VENETO

 
   
  Venezia - Sono in liquidazioni contributi regionali pere quasi 161 mila euro destinati ai frutticoltori che hanno espiantato i frutteti di kiwi colpiti da cancro batterico (Pseudomonas syringae pv. Actinidiae). Ieri, 10 novembre, il dirigente del settore ha infatti firmato 13 mandati di pagamento. “A distanza di circa 6 mesi dalla costatazione della malattia e dalla estirpazione e ad una cinquantina di giorni dalla presentazione delle domande di indennizzo – ha ricordato l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato – gli imprenditori interessati hanno il ristoro economico dell’espianto”. “La burocrazia ha funzionato bene – ha aggiunto l’assessore – e mi auguro che il sistema agricolo operi in maniera altrettanto attenta rispetto ad un morbo che si sta rivelando micidiale, anche se la situazione nel territorio veneto non è, per il momento, grave come in altre parti d’Italia”. Alla Regione sono pervenute complessivamente 19 domande di indennizzo (in Piemonte, per fare un raffronto, ne sono state presentate centinaia per oltre 2 milioni di esigenze finanziarie). Di queste, 5 non sono state ritenute ammissibili perché erano stato estirpate singole piante malate (e non appezzamenti con superficie minima di 1000 Mq.) o non possedevano i verbali del Servizio Fitosanitario di costatazione della presenza della batteriosi. Una sola domanda andrà in pagamento successivamente, in quanto l’impresa interessate deve ancora completare l’estirpazione. “Ricordo e sottolineo – ha detto in proposito Manzato – che il cancro batterico del Kiwi si sta rivelando mortale e subdolo: i suoi attacchi distruggono le piante e al momento non si conoscono metodi combatterlo sul campo, mentre la sua diffusione può essere contenuta solo con l’estirpazione radicale. Vista la gravità della fitopatologia, abbiamo anche vietato fino al 31 dicembre 2012 nuovi impianti di actinidia nell’intero territorio regionale, per impedire la messa a dimora di materiale vivaistico che non abbia sufficienti garanzie fitosanitarie. Questo perché la batteriosi, nel corso dei monitoraggi eseguiti, è stata trovata anche nei vivai e i suoi sintomi si possono manifestare anche dopo un lungo periodo durante il quale la pianta è infetta pur in modo asintomatico”. In Veneto la coltivazione del Kiwi è praticata su oltre 3.200 ettari, per una produzione media annuale di 76 mila tonnellate di frutta con un valore alla produzione di oltre 40 milioni di euro.  
   
 

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