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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Novembre 2011
 
   
  BENETTON GROUP: RISULTATI NOVE MESI 2011 IN LEGGERO CALO IN EUROPA ED IN CRESCITA A DOPPIA CIFRA NEI MERCATI EMERGENTI RICAVI NETTI: € 1.481 MILIONI (-1,1%, AL NETTO DELL’EFFETTO CAMBI -0,5%), CRESCITA A DOPPIA CIFRA NEI MERCATI EMERGENTI (+11% A CAMBI COSTANTI)

 
   
   Ponzano– Il Consiglio di Amministrazione di Benetton Group, riunitosi 14 novembre 2011, ha esaminato ed approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2011. Conto economico consolidato - I ricavi netti del Gruppo nei primi nove mesi del 2011 hanno raggiunto € 1.481 milioni, pressoché invariati a cambi costanti rispetto allo stesso periodo del 2010 (-0,5%). Questo risultato è stato il frutto degli sforzi profusi per accelerare la crescita in quei mercati dove esistono interessanti opportunità per il Gruppo, principalmente i mercati emergenti, e per la difesa delle proprie quote di mercato nei mercati consolidati, ove la crisi economica e le incerte prospettive hanno fortemente condizionato i consumi, impattando lo sviluppo di tutto il settore e del Gruppo. In particolare, il segmento dell’abbigliamento ha rilevato ricavi pari a € 1.388 milioni, con una riduzione rispetto ai primi nove mesi 2010 del 1,4% a cambi costanti (€ 30 milioni). Al contrario, il segmento del tessile ha conseguito ricavi in aumento del 16,3 % (€ 93 milioni, rispetto agli € 80 milioni del periodo di confronto), anche per effetto degli aumenti nei prezzi delle materie prime. A livello geografico, per quanto riguarda i mercati emergenti ed ad alto potenziale di crescita, complessivamente in aumento dell’11% a cambi costanti e con un peso sul fatturato che è salito al 26% (dal 24% per i primi nove mesi 2010), tutti i principali mercati hanno mostrato segno positivo. In particolare si segnalano gli ottimi risultati conseguiti in Messico (+26% a cambi costanti), in India (+12%) ed in Russia (+28%). Nei mercati consolidati, invece, i ricavi complessivamente sono scesi del 4% a cambi costanti, con un andamento positivo in Germania e Uk, a cui si è contrapposta una contrazione importante delle vendite in Grecia e, seppure in misura molto minore, anche negli altri paesi dell’area mediterranea (Portogallo, Spagna, Francia ed Italia). Al di fuori dell’Europa sono risultati negativi gli Usa (-9% a cambi costanti) ed il Giappone (-23%), anche a seguito della razionalizzazione della rete di punti vendita in questi mercati. Il margine lordo industriale, pari a € 645 milioni (43,5% sui ricavi netti) è risultato in riduzione (-€ 51 milioni) rispetto a € 696 milioni (46,5%) dei nove mesi di confronto, a causa dei noti forti aumenti nel costo delle materie prime, cotone e lana in particolare, che hanno colpito la collezione Autunno Inverno 2011 che è stata spedita ai negozi tra la fine del secondo ed il terzo trimestre. Ha avuto, invece, effetto positivo la variazione del cambio dell’Euro verso il Dollaro Usa, principale valuta di riferimento per gli acquisti. Il margine di contribuzione ha raggiunto € 530 milioni (35,8% sui ricavi), rispetto a € 583 milioni (38,9%) nel corrispondente periodo dell’anno 2010, in riduzione di € 53 milioni. Grazie alla sistematica attenzione alla gestione dei costi, secondo i programmi avviati nei precedenti esercizi e proseguiti con determinazione anche in quello in corso, le spese generali dei primi nove mesi del 2011 si sono ulteriormente ridotte di circa il 3% rispetto ai nove mesi di confronto. Sono risultati inoltre in diminuzione gli oneri non ricorrenti, essendo giunti a conclusione, in particolare, i già noti programmi di riorganizzazione del segmento industriale tessile del Gruppo. Di conseguenza il risultato operativo (Ebit) si è attestato a € 115 milioni, in diminuzione rispetto a € 141 milioni nel corrispondente periodo del 2010, con un’incidenza sui ricavi pari al 7,8%, rispetto al precedente 9,4%. Nella gestione finanziaria si evidenziano miglioramenti grazie soprattutto alla riduzione dell’indebitamento medio e nonostante l’incremento dei tassi di interesse. Complessivamente gli oneri finanziari sono passati da € 15 milioni nei primi nove mesi 2010 a € 14 milioni nel 2011. Hanno contribuito invece negativamente al risultato le consuete operazioni di copertura dei rischi valutari (-€ 11 milioni rispetto ad un provento di € 13 milioni nel 2010). L’incidenza fiscale si è attestata al 34% nei nove mesi del 2011, in riduzione come previsto rispetto allo stesso periodo del 2010 (41%). L’utile netto, infine, raggiunge € 60 milioni (4,1% sui ricavi), rispetto ad € 85 milioni (5,7%) dei primi nove mesi 2010. Situazione patrimoniale consolidata - Confrontato con il 30 settembre 2010, il capitale di funzionamento risulta in aumento per € 103 milioni, per l’effetto combinato di un incremento delle scorte per € 57 milioni, legato in parte alla già citata crescita dei prezzi delle materie prime, e dell’aumento dei crediti commerciali per € 71 milioni, a sua volta risultato dell’incidenza delle vendite nel canale wholesale, in particolare legate allo sviluppo in Russia ed India, oltre che di un rallentamento negli indici di incasso, in modo più marcato in area mediterranea. A questi si contrappone un aumento dei debiti commerciali e diversi per complessivi € 25 milioni. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2011, tradizionale momento di picco nell’esposizione del Gruppo verso il sistema bancario, è di € 749 milioni, superiore rispetto agli € 645 milioni del 30 settembre 2010, per effetto dell’aumento del capitale circolante già menzionato, oltre che dell’acquisto di azioni proprie ed agli investimenti del periodo. Sintesi dei flussi finanziari consolidati - Il flusso di cassa generato dall’attività operativa prima di variazioni del capitale circolante si attesta complessivamente a € 198 milioni, rispetto a € 244 milioni del periodo di confronto. Nei primi nove mesi del 2011 il Gruppo ha proseguito nella politica di rinnovo delle superfici commerciali, effettuando investimenti netti pari a € 82 milioni (€ 101 milioni nel periodo di confronto). Si segnalano, tra gli altri, € 53 milioni di investimenti commerciali ed immobiliari, ed € 14 milioni in attività industriali. Nel corso dei nove mesi trascorsi del 2011 sono stati pagati dividendi per € 46 milioni (€ 41 milioni nel periodo di confronto) ed acquistate, tra il 28 luglio ed il 30 settembre, 3.855.672 azioni proprie per un esborso di circa € 17,9 milioni (senza commissioni). Al 30 settembre 2011 la Società possiede 14.201.582 azioni proprie, pari al 7,8% del capitale sociale per un esborso complessivo di € 89,6 milioni (senza commissioni). Evoluzione prevedibile della gestione - Il quadro economico nei paesi di principale riferimento del Gruppo continua ad essere assai critico, mentre prosegue in modo incoraggiante lo sviluppo dei nuovi mercati. La raccolta ordini per la collezione Autunno/inverno 2011 complessivamente ha evidenziato un importante cambiamento di tendenza e chiuderà, confermando le aspettative del Gruppo, con un valore superiore a quello della corrispondente collezione 2010. La tensione sui prezzi delle materie prime si è allentata negli ultimi mesi, pur restando gli stessi ben al di sopra della media storica e continuerà dunque ad influire sui margini dei prossimi trimestri. Franco Furnò, Amministratore Delegato per le aree Commerciale, Prodotto e Risorse Umane, ha dichiarato: “Il nostro Gruppo continua a perseguire una strategia imperniata su tre capisaldi: il rafforzamento dei marchi, in particolare quello United Colors of Benetton, l’arricchimento e miglioramento continuo del prodotto, ed il rinnovo della rete di negozi. In questo quadro, negli ultimi mesi in particolare, si sono inseriti: il rafforzamento delle competenze nelle aree di comunicazione, marketing e merchandising; il significativo incremento di visibilità sui media digitali e l’imminente ritorno di Benetton ad una comunicazione istituzionale impegnata su temi sociali di rilevanza globale, da sempre patrimonio dell’azienda. Sul fronte del business operativo, invece, i recenti successi raccolti con il progetto collezioni speciali, e quelli delle collezioni dedicate nei paesi asiatici, sono di particolare auspicio per la continua crescita in quei mercati. Allo stesso tempo, proseguiremo senza esitazioni nei programmi di supporto per il rafforzamento della rete commerciale.” Biagio Chiarolanza, Amministratore Delegato alle Operations, Business Unit estere e Finanza , ha dichiarato: “Alla luce di in un quadro economico sempre più difficile, i risultati conseguiti testimoniano gli sforzi del Gruppo tesi al raggiungimento di obiettivi di miglioramento nel medio periodo. Anche il quarto trimestre si è aperto in un contesto di incertezza crescente nei mercati consolidati, che sono i paesi di maggiore rilievo nel nostro portafoglio. I margini restano sotto pressione, ed è prioritario un ferreo controllo dei costi per difendere la redditività, in continuità con quanto fatto negli ultimi anni. Il risultato operativo del 2011 sarà in linea con le previsioni, risultando inferiore a quello del precedente esercizio. In particolare tutti i nostri sforzi sono diretti all’ottimizzazione della gestione di cassa per sostenere i numerosi progetti di investimento, contenendo la crescita della posizione finanziaria.”  
   
 

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