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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Novembre 2011
 
   
  ENTI LOCALI. NEL VENETO IL LIMITE DEMOGRAFICO MINIMO PER LA GESTIONE DI FUNZIONI ASSOCIATE DA PIU’ COMUNI FISSATO DALLA REGIONE A 5 MILA ABITANTI

 
   
  Venezia, 16 novembre 2011 - Sono 273 i Comuni interessati dal provvedimento che la Giunta regionale ha approvato ieri , con il quale si fissa a 5 mila il limite demografico associativo minimo che deve raggiungere un insieme di Comuni, con popolazione compresa tra i 1.000 e 5.000 abitanti, obbligati all’esercizio delle funzioni fondamentali. “Nella manovra dello scorso agosto – spiega l’assessore regionale agli enti locali, Roberto Ciambetti – il governo aveva fissato un tetto minimo di 10 mila abitanti per i Comuni che hanno l’obbligo di associarsi. Questo limite è risultato troppo ampio per molte realtà venete, impedendo di fatto ai Comuni di creare collaborazioni omogenee e funzionali nei propri ambiti territoriali. Poiché il governo aveva dato alle Regioni la facoltà di calibrare, sulla base delle proprie caratteristiche sociali e territoriali, tale limite, abbiamo ridotto, da 10 mila a 5 mila il limite demografico minimo per l’esercizio in forma associata dei Comuni delle funzioni fondamentali”. Destinatari del provvedimento sono, per la precisione, i Comuni con popolazione compresa tra 1.000 e 5.000 abitanti che devono avviare l’esercizio associato obbligatorio di almeno due funzioni fondamentali entro la fine di quest’anno e di tutte le funzioni entro la fine del prossimo. “A noi interessa realizzare davvero l’associazionismo – ha sottolineato ancora Ciambetti – proprio nell’interesse delle numerose piccole comunità venete che non perderanno la loro identità, ma potranno, unendosi sul piano amministrativo, ottimizzare le proprie risorse, mantenendo uno standard accettabile dei servizi, a tutto vantaggio dei cittadini. Siamo, quindi, sempre molto attenti a creare le condizioni affinché i Comuni possano con convinzione aderire a questa riorganizzazione che, data la sempre più evidente scarsità di risorse, appare oggi irrinunciabile. A conferma di questo nostro percorso virtuoso, voglio ricordare che il disegno di legge regionale approvato dalla Giunta in materia di associazionismo dei Comuni, presentato alla prima Commissione consiliare e presto, mi auguro, all’esame dell’aula, è il primo del suo genere in Italia”.  
   
 

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