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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Novembre 2011
 
   
  I VINI PRODIGO ARGENTINI PREMIATI A HONG KONG IN OCCASIONE DELLA ANNUALE FIERA INTERNAZIONALE DEL VINO: “PRODIGO” MALBEC RESERVA 2007 MEDAGLIA D’ORO E MIGLIOR VINO ROSSO ALLA HONG KONG WINE COMPETITION 2009

 
   
  In una serata svoltasi a Milano presso lo studio Your Image Communication di Laura Smagliato è stata presentata un´inedita Argentina, attraverso il sapore dei suoi vini e le fotografie della sua terra. Protagonisti della serata: Alessandro Speri che ha offerto una degustazione dei suoi vini Malbec "Prodigo" e il fotografo Carlo Bistolfi che ha raccontato attraverso la sua mostra fotografica "I colori di Mendoza". “Prodigo” Malbec Reserva 2007 Medaglia D’oro e Miglior Vino Rosso alla Hong Kong Wine Competition 2009 “Parla Italiano”, e le sue origini sono in Valpolicella, il concorso enologico svoltosi a Hong Kong lo scorso novembre in occasione della annuale fiera internazionale del vino (www.Asiasbestwinesandspirits.com). Alessandro Speri di Pedemonte (Vr) conquista con il suo Prodigo Malbec Reserva 2007 un doppio riconoscimento, miglior vino argentino e miglior vino rosso presentato alla manifestazione. Pure lo scorso anno a Singapore un altro vino prodotto da Alessandro, sempre con uve malbec e sempre in Argentina, è stato protagonista arrivando alla medaglia d’oro con Prodigo Malbec Classico 2005. Al concorso di Hong Kong erano presenti più di 1.300 vini da ogni parte del mondo (tra cui Francia, Italia, Spagna, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda) ed questa manifestazione è considerata la più autorevole per l’Estremo Oriente. Il concorso promosso dalla Cathay Pacific è stato supportato dallo staff tecnico della Iwc di Londra, con la presenza di autorità quali Mw Debra E Meiburg e Tony Jordan. Alessandro appartiene alla famiglia Speri di Pedemonte di Valpolicella (Verona) coinvolta da cinque generazioni nella produzione di Valpolicella e Amarone. Dal 2002 Alessandro vive quasi stabilmente in Argentina, dove produce vino malbec sulle Ande Argentine, in un piccolo paesino della Valle de Uco, in prossimità della città di Mendoza, denominato La Consulta. In contrasto con i desideri del padre, e con il desiderio di sfidare la propria tradizione, su un terreno diverso dalla Valpolicella, nasce l’idea del nome “Prodigo” a simboleggiare il tono della sfida e la generosità delle Ande Argentine. Il Malbec, un vitigno francese su cui Alessandro ha incentrato i propri sforzi, è coltivato da più di 100 anni nella regione di Mendoza, portato dagli immigranti, tra cui tanti italiani, alla fine del secolo Xix. Oggi il malbec argentino è universalmente riconosciuto per le sue spiccate qualità, che lo rendono unico nel panorama enologico mondiale. Il perfetto abbinamento per la tanto famosa carne argentina. Alessandro produce ad oggi circa 70.000 bottiglie, fatte principalmente con uva Malbec e seguite personalmente in Argentina. I vitigni di Malbec, da dove provengono le uve, sono coltivati a circa 1.000 metri sul livello del mare. Esperienza enologica italiana e terroir argentino hanno travato forse in questa storia un paradigma valido per il futuro. Alessandro Speri: dall’Italia all’Argentina andata e ritorno … Alessandro appartiene alla quinta generazione della Famiglia Speri di Pedemonte di Valpolicella, che ha una consolidata tradizione nella produzione di vino rosso, in particolare di Amarone, una specialità della famiglia. Alessandro è cresciuto in costante contatto con i vigneti di proprietà della famiglia (60 ettari) e con il padre si è dedicato alla parte enologica dell’azienda, tra le botti, sviluppando la passione per il vino e il gusto dell’eccellenza. Quest’appartenenza fin da ragazzo nell’impresa della famiglia ha permesso ad Alessandro di acquistare un’esperienza pratica sul campo scoprendo i segreti della vigna e della vinificazione di qualità. E la convinzione che un vino con personalità non può essere fatto con uve coltivate con le più moderne tecniche e nei migliori terroir. Studia lingue (ad oggi parla fluentemente cinque lingue straniere) e a diciotto anni Alessandro decide di intraprendere gli studi in legge presso l’Università di Milano dove si laurea nel 1995. A Milano prende contatto con diverse persone del settore vinicolo tra questo l’agronomo Claudio Palchetti. Claudio, dopo aver sviluppato un interessante progetto riguardante l’uva Merlot in Toscana (Galatrona), decide di trasferirsi per sette anni in Argentina con la sua famiglia, senza lasciare però la sua passione per il vino. In Argentina Claudio entra a contatto con Mendoza e il suo Malbec, e ne parla con Alessandro dal loro primo incontro nell’anno 2000. L’impatto con questo vino fa crescere in Alessandro l’idea di sviluppare una propria cantina in Argentina e ne parla con il fratello. Il primo viaggio in Argentina di Alessandro conferma la straordinaria potenzialità della zona, vigneti ultracentenari di piè franco coltivati a circa 1.000 metri di altezza, trattamenti fitosanitari minimi (coltivazioni “quasi” biologiche), nel mezzo dell’Ande argentine. La crisi in Argentina alla fine del 2001 apre una possibilità straordinariamente importante per un investimento in questo paese e Alessandro si mette in contatto con Attilio Pagli, stella nascente dell’enologia toscana e pioniere nelle ricerche sulle uve Malbec in Argentina. Con Attilio Alessandro approfondisce la reale possibilità di realizzare un nuovo vino a Mendoza, a base di uva Malbec. Progetto che si concretizza con il trasferimento di Alessandro in Argentina dall’Agosto 2002. La decisione di cambiare e trasferirsi in Argentina provoca non poche tensioni in famiglia, soprattutto con il padre. Le incertezze politiche-economiche dopo il 2001 significano una sfida e un rischio ancora più grandi da affrontare in un contesto dover l’apporto di know-how può, per contro, rivelarsi un vero successo. La decisione per Alessandro è sofferta e a questo si aggiungono anche le perplessità in famiglia circa l’obbiettivo del progetto , ovvero se il Malbec possa raggiungere i livelli di qualità di un vino rosso con caratura internazionale. Proprio da questi contrasti sorge l’idea di dare al vino il nome di “Prodigo” a simboleggiare la sfida del protagonista della famosa storia evangelica e dei suoi molteplici significati, non ultime le analogie con il “paese lontano” (l’Argentina appunto). Ad oggi Alessandro ha completato la sua nona vendemmia in Argentina. Il papà, Benedetto, e il fratello, Marco, continuano la tradizione con la nuova cantina a Fumane di Valpolicella. Claudio Palchetti, nel frattempo rientrato in Italia, è responsabile della cantina Guado al Tasso della famiglia Antinori, a Bolgheri (Toscana)  
   
 

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