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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Novembre 2011
 
   
  SEMANA MESA: SUCCESSO DI ALMA, ALL’INSEGNA DEL BINOMIO TRA CUCINA E CULTURA

 
   
  Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, con un team di sette chef italiani d’eccezione guidato da Luciano Tona, è stata grande protagonista alla “Semana Mesa” (Settimana della Tavola) di Sao Paulo. Ha riscosso grandi consensi la spedizione di Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, a Sao Paulo (Brasile), in occasione di “Semana Mesa”, la più importante manifestazione del Sud America dedicata all’enogastronomia, che si è conclusa nei giorni scorsi. Organizzata dalla rivista “Prazeres da Mesa” e dal centro Universitario Senac di São Paulo, la settimana edizione di “Semana Mesa” è stata dedicata al tema “Italia-brasile: il percorso per una cucina consapevole”: a fare da ambasciatore della Cucina Italiana è stata appunto Alma, rappresentata dall’Amministratore Delegato Riccardo Carelli e dal Direttore Didattico Luciano Tona. In Brasile Alma ha coordinato una squadra di Maestri composta da Massimo Bottura, Enrico Cerea, Pino Cuttaia, Ernesto Iaccarino, Paolo Lopriore, Luca Montersino, e Valeria Piccini. Ad aprire Semana Mesa - e, idealmente, anche il Momento Italia-brasile - è stata la “Cena delle Origini”, presso la Terraço Italia che offre una magnifica vista sulla città di San Paolo: una cena di beneficenza “firmata” da alcuni dei grandi cuochi italiani invitati da Alma, come Ernesto Iaccarino, Paolo Lopriore, Luca Montersino e Valeria Piccini, a cui si sono aggiunti anche Andrea Berton, Dario Cecchini, Moreno Cedroni, Aimo Moroni, Davide Oldani, Samuele Oliva e Davide Scabin. Piatto forte della serata è stato il marchesiano “Riso, Oro e Zafferano”, preparato da Paolo Lopriore, in onore del Maestro Gualtiero Marchesi. La cena ha visto la partecipazione del Console Generale d’Italia a San Paolo, Mauro Marsili, e di 150 imprenditori brasiliani, che hanno così avuto modo di apprezzare le creazioni e lo stile di alcuni tra i principali interpreti mondiali della nostra cucina. Martedì 25 ottobre la giornata è iniziata con un video saluto del Rettore di Alma Gualtiero Marchesi, dopo il quale il Direttore Didattico Luciano Tona ne ha sottolineato il ruolo di padre della moderna Cucina Italiana, recepita ed attuata da Alma. Poi è stata la volta degli chef e dei pasticceri. Luca Montersino ha presentato la sua pasticceria salutistica: una pasticceria “povera” negli elementi ma “vestita” con grande eleganza: una crostata realizzata senza glutine e zuccheri, con grassi solo di origine vegetale, proposta con un’elaborata scenografia a base di lamponi. Paolo Lopriore ha invece incantato i presenti con una sua personalissima interpretazione della pasta al pomodoro. Significativo il titolo scelto per il piatto: "Nada é o que parece" (“Nulla è come appare”). La pasta, infatti, appare priva della salsa al pomodoro in quanto Paolo si è limitato ad estrarre e utilizzare la parte aromatica del frutto. Mercoledì 26 ottobre tutti i riflettori sono stati puntati su, Ernesto Iaccarino e Valeria Piccini. Veramente originale la proposta di Iaccarino: un gelato di coniglio con caviale oscetra, che rivisita in chiave moderna un sapore storico, ispirato alla cucina del Sud e alla tradizione familiare. La Piccini, invece, si è fatta interprete del rispetto delle tradizioni abbinato all’alta professionalità: i suoi ceci puliti con la cenere esaltano le qualità organolettiche della materia prima e rendono le fettuccine con i ceci un’esperienza indimenticabile. La giornata è stata chiusa da Luciano Tona, affiancato da Julia Delellis, Senac: la sua è stata una lezione sul gusto italiano, valorizzato dalla cucina professionale. Un gusto definito dalla sintesi tra tecnica e cultura: la cucina è infatti parte della tradizione culturale dell’Italia. Lo chef Tona ha voluto omaggiare il Brasile firmando un risotto al prezzemolo, ornato da un motivo in lamina dorata che richiama la bandiera del Paese verdeoro. Giovedì 27 ottobre è stata la volta di Enrico Cerea, Pino Cuttaia e Massimo Bottura. Cerea ha rielaborato un tipico piatto italiano - i maccheroni ripieni - in un quadro di visione contemporanea, ottenendo un risultato di grande eleganza. Cuttaia ha invece illustrato il concetto di “cucina trasformista”, tramutando una seppia e un uovo in un risultato sorprendente per il gusto e la qualità del prodotto. A chiudere le presentazioni è stato Massimo Bottura, con la sua compressione di ossobuco con riso: l’idea è quella di una cucina capace di coniugare una visione di avanguardia con un gusto che rispecchia la tradizione italiana. Sempre all’interno della cornice di Semana Mesa, alcuni giovani cuochi brasiliani diplomatisi ad Alma, Francine Ross, Paolo Turziani, Carolina Garofani e Bianca Azevedo hanno eseguito dimostrazioni di Cucina Italiana, mentre Gloria Mainella, diplomata al Master Sommelier Alma-ais, è stata protagonista di una dimostrazione di sommelier  
   
 

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