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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Novembre 2011
 
   
  R. RAJ RAO AUTOBIOGRAFIA DI UN INDIANO IGNOTO

 
   
  Milano, 17 novembre 2011 - Raj Rao è uno dei più importanti attivisti per i diritti degli omosessuali nel suo Paese. Ma non è solo questo. Le convenzioni sociali di cui si prende gioco nei quindici racconti che compongono questa sua prima raccolta non riguardano solo i costumi sessuali: sfacciata e tagliente, la sua penna non teme nemmeno di deridere i grandi autori come Salman Rushdie. «Non posso assecondare chi è politically correct perché altrimenti la mia narrativa diventerebbe estremamente noiosa», ha dichiarato; e infatti l´umanità frenetica e colorata che popola le sue storie è bizzarra e irriverente, a volte paradossale. C´è un carrozziere di Grant Road che è il sosia del celebrato autore dei Figli della mezzanotte, una donna a cui piacciono le donne che un tempo è stata un uomo a cui piacevano gli uomini e un professore mediocre che si sente sperso a Trinidad come Naipaul in Inghilterra. Ma l´ironia non basta a capire l´India e gli indiani degli anni Novanta, ed ecco quindi la denuncia delle aggressioni ai musulmani, degli abusi di potere e della violenza. Invischiati in relazioni ossessive, attratti o disgustati dal corpo, falliti e smarriti, i protagonisti di queste storie esprimono un costante senso di inadeguatezza che li rende umani e vicini. R. Raj Rao sceglie di farci entrare nelle loro esistenze con una prosa secca, che non lascia spazi al non detto; non c´è aspetto con cui tema di confrontarsi nel tentativo di mostrare la vita che ribolle sotto le imposizioni dei valori dominanti. Ncontrare un autore che riesce a conciliare tanta arguzia e versatilità è davvero raro. Sarà perché R. Raj Rao non è solo un intellettuale militante, ma è anche uno scrittore che usa la parola per esprimere frustrazione e insicurezza, e magari esorcizzarle con una risata. «Le storie di Rao sono argute, coinvolgenti, stilisticamente ardite» Neville Hoad, The Village Voice (New York) L´autore - R. Raj Rao è nato a Bombay nel 1955 e insegna Letteratura inglese all´Università di Pune. Questa sua prima raccolta di racconti è stata pubblicata per Penguin con il titolo One Day I Locked My Flat in Soul City. Il suo romanzo Il mio ragazzo (Metropoli d´Asia, 2010) viene considerato uno dei capolavori della queer literature e ha incontrato anche in Italia il favore di lettori e critica. Mario Fortunato lo ha definito sull´Espresso «un libro che dovrebbe essere letto nelle scuole». Metropoli D´asia Editore 224 pagine, 14,50 euro Traduttori vari.  
   
 

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