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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Novembre 2011
 
   
  L’EVOLUZIONE DEL MERCATO DEL VINO È IL MOMENTO DEL VENETO

 
   
  Venezia - “Nel mercato mondiale è il nostro momento: quello dei vini italiani e veneti autoctoni e di qualità. Dobbiamo fare soprattutto ora il massimo sforzo per valorizzare le nostre tipicità e far conoscere i nostri prodotti, in Europa e nel mondo intero, comunicando trasmettendo il valore aggiunto dei nostri vini, capaci di dare soprattutto ai giovani un mix insuperabile di innovazione nella tradizione”. Lo ha detto l’assessore all’agricoltura del veneto Franco Manzato al 1 forum di Vinum Loci sull’evoluzione del mercato del vino, svoltosi ieri a Soave, in provincia di Verona. Nel corso di una tavola rotonda che ha visto la partecipazione tra gli altri dell’assessore all’agricoltura della provincia scaligera Luigi Frigotto, di Vasco Boatto docente dell’università di Padova e del professor Attilio Scienza dell’Università di Milano, è stata posta l’attenzione non tanto sulla produzione enologica nazionale ma appunto sulle possibilità di vendita e di conquistare mercati, con l’obiettivo di definire un piano strategico integrato di filiera in grado di inserire la produzione enologica italiana all’estero nella Grande Distribuzione Organizzata. “Lo sforzo della Regione Veneto, dando per scontata la qualità come prerequisito, è´ di dotare gli agricoltori degli strumenti costruire un sistema di aziende coordinato e con obiettivi condivisi. Oltre alla regia regionale penso anche ad un ipoteti ruolo strategico di altre realtà, a partire da Veronafiere. In ogni caso come Veneto siamo diventati la prima regione esportatrice di vino con quasi il 30 per cento di quantità e valore sul totale nazionale, siamo i maggiori produttori di vini autoctoni a denominazione, abbiamo molte carte da giocare con una enologia che ha una tradizione millenaria ma che presenta in questo momento le maggiori novità mondiali”. “I grandi gruppi multinazionali – ha detto ancora Manzato – stanno puntando sul vino ma delocalizzando la produzione in zone agevolate dal punto di vista della burocrazia e dei costi, separando vinificazione e produzione dell’uva. E’ un’ulteriore sfida alla quale il nostro sistema deve rispondere evidenziando la differenziazione e il valore dei produtti di territorio, con l’appoggio delle istituzioni regionali, nazionali e sovranazionali. Noi vogliamo essere della partita”.  
   
 

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