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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Novembre 2011
 
   
  MAGGIORE COOPERAZIONE E MOBILITÀ AL CENTRO DELLA NUOVA STRATEGIA DELL´UE IN MATERIA DI MIGRAZIONE

 
   
  Bruxelles, 22 novembre 2011 – L´unione europea deve rafforzare le sue relazioni con i paesi terzi per avvalersi maggiormente dei reciproci vantaggi che la migrazione può apportare. Benché la migrazione sia tra le principali priorità politiche dell´Unione europea, la primavera araba e gli avvenimenti del 2011 nel sud del Mediterraneo hanno ulteriormente evidenziato la necessità che tale politica sia completa e coerente. Ecco perché oggi la Commissione europea propone di rafforzare il dialogo e la cooperazione operativa nel settore della migrazione e della mobilità con i paesi terzi partner, approfondendo le proposte contenute nella comunicazione dell´8 marzo relativa a un partenariato e a una prosperità condivisa con il Mediterraneo meridionale. Si tratta di un nuovo "approccio globale in materia di migrazione e mobilità", che pone al centro la mobilità dei cittadini dei paesi terzi e che rende il partenariato più sostenibile e aperto al futuro. La mobilità dei cittadini dei paesi terzi attraverso le frontiere esterne dell´Ue è importante poiché riguarda molte categorie di persone, come visitatori di breve durata, turisti, studenti, ricercatori, uomini d´affari o familiari in visita, ed è legata alla politica in materia di visti. " Stiamo definendo un quadro strategico chiaro e coerente in materia di migrazione e sviluppo. Solo rafforzando il dialogo e la cooperazione con i paesi partner l´Unione europea sarà meglio attrezzata per gestire il fenomeno migratorio sul suo territorio e in ambito internazionale. Il nuovo approccio globale in materia di migrazione e mobilità rappresenta il quadro strategico necessario per conferire un valore aggiunto all´azione dell´Unione e degli Stati membri in questo settore" , ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari interni. Sarà data priorità a due principali quadri operativi : In primo luogo saranno creati partenariati per la mobilità con gli immediati vicini dell´Ue, e con Tunisia, Marocco ed Egitto in un primo tempo. Questi partenariati per la mobilità offrono un quadro concreto per il dialogo e la cooperazione fra l´Unione europea e i paesi terzi, e servono fondamentalmente a facilitare e a organizzare meglio la migrazione regolare, a definire misure efficaci e umane nell´affrontare la migrazione irregolare e a predisporre misure concrete per rafforzare i benefici della migrazione in termini di sviluppo. La conclusione di accordi di riammissione e di facilitazione del visto deve essere parte di tali partenariati . Per altri paesi, l a Commissione propone la creazione di agende comuni su migrazione e mobilità, che costituiranno un livello avanzato di cooperazione basato su una serie di raccomandazioni, obiettivi e impegni comuni per il dialogo e la cooperazione. Saranno predisposti centri di risorse per la migrazione e la mobilità , per fornire risorse e assistenza ai cittadini e ai paesi partner nel settore dell´adeguamento delle qualifiche e del coordinamento fra domanda e offerta di lavoro. Il portale europeo dell´immigrazione , varato oggi sul web, aiuterà inoltre i migranti a compiere scelte più informate sulla migrazione e la mobilità verso l´Unione europea. Ogni due anni, da l giugno 2013, sarà redatta una relazione sull´approccio globale per monitorarne l´attuazione e garantirne i progressi. Contesto Il nuovo approccio globale in materia di migrazione e di mobilità (Gamm): sarà più integrato con la politica estera dell´Ue e con la cooperazione allo sviluppo. Dovrà essere attuato congiuntamente dalla Commissione europea, dal S ervizio europeo per l´azione esterna, comprese le delegazioni dell´Ue, e dagli Stati membri dell´Unione europea; sarà maggiormente in linea con gli obiettivi di politica interna dell´Ue, in particolare con la strategia Europa 2020, ma anche con le politiche in materia di occupazione e di istruzione. Per garantire il benessere, l´Europa deve diventare una destinazione più interessante nella competizione globale per i talenti; si concentrerà maggiormente sulla politica in materia di mobilità e di visti; completerà i tre pilastri tradizionali dell´originario approccio globale – migrazione regolare, migrazione irregolare, migrazione e sviluppo – con un quarto pilastro relativo alla protezione internazionale e alla dimensione esterna della politica in materia d´asilo ; incentrerà maggiormente le azioni dell´Ue sui migranti, allo scopo di renderli più autonomi e di rafforzare i diritti umani di cui godono nei paesi di origine, di transito e di destinazione. Sarà affrontata anche l a migrazione interregionale al di fuori dell´Ue; continuerà a dare la priorità alla politica di vicinato dell´Ue, al partenariat o Ue-africa e ai paesi dell´est; individuerà le preoccupazioni e gli interessi comuni all´Ue e ai suoi partner e intensificherà la cooperazione. Dal 2005, la Commissione europea ha finanziato circa 300 progetti legati alla migrazione in paesi terzi, per un importo di 800 milioni di euro (cfr. Memo/11/801 per alcuni esempi concreti). L´ originario approccio globale in materia di migrazione dell´Ue era stato adottato nel 2005 come quadro politico per affrontare tutti i rilevanti aspetti della migrazione in modo equilibrato ed esaustivo, in partenariato con i paesi terzi. È stato oggetto di una valutazione nella prima metà del 2011 attraverso un´ampia consultazione pubblica, che ne ha confermato l´utilità ma che ha anche evidenziato la necessità di una maggiore coerenza con altre aree d´azione e di un migliore equilibrio tematico e geografico. Forte di sei anni d´esperienza la Commissione oggi, con le sue proposte, riconferma inoltre le priorità politiche delineate nelle comunicazioni del 4 maggio ( Ip/11/532 e Memo/11/273 ) e del 24 maggio 2011 ( Ip/11/629 ).  
   
 

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