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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Gennaio 2007
 
   
  AL VIA LA COLLABORAZIONE IN MATERIA SANITARIA TRA ITALIA E CINA.

 
   
   Roma, 22 gennaio 2007 - Si è conclusa il 17 gennaio a Pechino la visita di Stato in Cina del Ministro della Salute Livia Turco. Nei tre giorni di permanenza nella Repubblica Popolare Cinese il Ministro ha incontrato diversi esponenti del governo e delle autorità competenti nei settori della tutela della salute, della sicurezza dei farmaci, del controllo ai fini delle importazioni degli alimenti, della previdenza sociale e dell’innovazione e ricerca scientifica. L’incontro segue quelli svoltisi nell’autunno scorso con le visite del Presidente del consiglio Romano Prodi del Ministro degli Esteri Massimo D’alema nell’ambito delle quali sono stati sottoscritti diversi accordi di collaborazione italo-cinese nei settori dell’economia, dell’ambiente, della cultura e della sanità. Per quanto riguarda la sanità la collaborazione con la Cina si articola in diversi ambiti e con la visita del Ministro Livia Turco si è dato il via a una serie di iniziative. In primo luogo in linea con il piano d’azione 2006-2009 si è convenuto sulla cooperazione per lo sviluppo della medicina rurale cinese, tuttora in via di sviluppo con il 50% dei contadini non ancora coperti da assicurazione sanitaria. Si è poi convenuto per lo sviluppo dei sistemi di emergenza sanitaria e pronto soccorso anche in vista delle Olimpiadi che si svolgeranno in Cina nel 2008. Proseguiranno poi le attività di formazione post-universitarie in Italia di ricercatori cinesi e si è condivisa l’opportunità di una maggiore collaborazione nel campo della medicina tradizionale cinese e nella telemedicina. Durante la visita è stato inoltre stipulato un accordo per la prevenzione e la lotta alle malattie trasmissibili tra il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) e l’omologo centro cinese, intensificando la rete di sorveglianza e di allarme, la formazione e la ricerca sulle grandi patologie infettive ma anche in campo cardiovascolare e oncologico. Per quanto riguarda la medicina tradizionale cinese è stato deciso di implementare l’attività di formazione dei medici italiani ampliando la durata dei corsi ed articolando i programmi dei master su specifiche patologie. Attualmente sono già coinvolte le Università di Milano, Roma e Firenze con il fine di formare operatori competenti e accreditati anche grazie alla collaborazione diretta delle Università statali cinesi. E’ stato inoltre accelerato il progetto di collaborazione per la validazione di 16 medicinali cinesi di origine vegetale per rendere possibile la loro futura registrazione in Italia secondo canoni di sicurezza e verifica scientifica della loro efficacia. Sempre nel campo della medicina tradizionale cinese è stato deciso di predisporre un apposito progetto per la realizzazione in Italia di un centro dedicato alla diagnosi e cura e alle indagini epidemiologiche e di ricerca clinica. Si è poi convenuto sulla possibilità di sviluppare la collaborazione in campo oncologico, promuovendo la realizzazione di materiali informativi di prevenzione e informazione sul cancro insieme alla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) e per lo sviluppo dell’iniziativa già in corso tra la Regione Toscana, l’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze e il governo cinese, per la realizzazione di un padiglione di oncologia pediatrica a Pechino di 350/400 posti letto. Sul versante della politica farmaceutica e dei dispositivi medici sono state stabilite precise modalità per consentire un costante scambio informativo sulle rispettive norme regolatorie per una maggiore integrazione commerciale. L’auspicio è quello di superare gli attuali ostacoli e le disomogeneità normative che rendono ancora alquanto difficoltosa l’attività di scambi tra i due Paesi. Per quanto riguarda la sicurezza alimentare è stato confermato l’intento da parte delle autorità cinesi di sbloccare le importazioni di prodotti suini crudi (prosciutto tipo Parma e San Daniele). Per questo sono stati attivati da subito gli uffici preposti del Ministero della salute italiano e dell’Amministrazione per la quarantena e le ispezioni alimentari del governo cinese per definire a breve le apposite certificazioni di idoneità. Sul fronte della partnership scientifica si è poi dato il via alla costituzione del primo laboratorio farmaceutico congiunto italo-cinese dove parteciperanno università e aziende italiane e cinesi, con il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) per la parte italiana e dell’Università di Tianjin per la parte cinese, sede del laboratorio. Tra le finalità dell’iniziativa: sviluppare nuovi medicinali, in particolare per il cancro, le malattie cardiovascolari e quelle immunitarie, attraverso la ricerca su composti attivi estratti dalle piante e grazie a specifici programmi di sperimentazione clinica su standard europei; curare la registrazione dei prodotti tradizionali della medicina cinese sul mercato europeo; sviluppare eventuali medicinali per il mercato cinese. E’ stato infine istituito un comitato paritetico per la verifica degli impegni e il monitoraggio delle diverse attività concordate. Un nuovo aggiornamento sulla cooperazione nel settore della sanità tra Italia e Cina avverrà in occasione del viaggio in Italia del Ministro della Sanità cinese in programma nella prima decade del prossimo mese di maggio. .  
   
 

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